Politraumatismo
Ho 38 anni, Venerdì 17 agosto 2001, avevo un gravissimo incidente motociclistico, mi rivolgo a voi medici fisiatri perchè vorrei evitare in un prossimo "futuro" di sottopormi ad interventi chirurgici "es protesi ginocchia e anche".
Il referto medico dell'epoca così recitava "POLITRAUMATISMO CON DIASTASI SINFISI PUBICA E DIASTASI SACRO-ILLIACA SX. - FRATTURA PERTOCANTERICA E DIAFISARIA FEMORE SX.- FRATTURA DIAFISARIA FEMORE DX FRATTURA FEMORI BILATERALMENTE". Sono stato sottoposto a diverse operazioni chirurgiche per 1) riduzione e fissazione esterna al bacino per diastasi sinfisi e saro-illiaca 2) riduzione osteosintesi con chiodo femore sx. 3) riduzione e osteosintesi con chiodo femore dx. Successivamente tutti i mezzi meccanici sono stati tolti. Per riprendermi completamente ho fatto riabilitazione per circa una anno. Da allora soffro di dolori all'anca dx, alla parte lombare dx della schiena, ad entrambe le ginocchia. Proprio la scorsa settimana ho deciso "finalmente" di effettuare una serie di ragiografie per verificare quale sia la mia situazione scheletrica attuale, il referto purtroppo è stato molto severo, qui di seguito lo riporto integralmente: 1) BACINO: Artrosi sacro-illiaca bilaterale molto più
degli spigoli acetabolari con addensamento scleroticoreattivo nella fossa acetabolare stessa bilaterale. Irregolarità grossolana del tochte a sinistra per fenomeni di notevoe entesopatia residua in pregresso traumatismi ed interventi chirurgici locali. Molto minore la compromissione del troncantere controlaterale. 2) COSCIA DX E SX: esiti di frattura consolidata al III meio dei due femori con callo esuberante a destra. Parte delle calcificazioni, sempre a destra, tendono ad estendersi ai tessuti molli per cui potrebbe essere in causa anche la calcificazione di un ematoma muscolare del vasto intermedio.
3) GINOCCHIO DX E SX: Gonoartrosi in stadio estremamente avanzato a destra e lievemente minore a sinistr: osteofitosi con ipertrofia delle spine tibiali. Riduzione in ampiezza dell'emirima interna a destra. Addensamento sclerotico della faccia articolare della rotula. A sinistra si osserva un'ipertrofia delle spine ed una riduzione dell'emirima ma senza segni di grossolana osteofitosi. Quadro di gonartrsi, quindi molto più avanzata a destra. In relazione a quanto sopra esposto sono a chiedervi se qualcuna delle medicine non convezionali può essermi d'aiuto, per diminuire il dolore e dilatare del tempo l'eventualità di interventi chirurgici.
Ho effettuato una prima visita da un ortopedico che tra le altre cose mi ha detto che il mio ginocchio dx è uguale a quello di ottantenne e che l'artrosi in stato avanzato e dovuta alle fratture da me riportate nell'incidente, tra l'altro mi ha prescritto due risonanze maghetiche ad entrambe le ginocchia, per sospetti danneggiamenti del legamento collaterale dx e del crociato sx
Nella speranza che qualcuno di voi mi possa consigliare, su che tipo di cura effettuare,che attività fisica svolgere, su eventuali nuove cure, sull'efficacia di tecniche quali l'osteopatia, chinesologia, fangoterapia ecc.
Vi prego aiutatemi a migliorare la mia qualità della vita.
Vi porgo i miei più cordiali saluti e vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cordiale disponibilità
Il referto medico dell'epoca così recitava "POLITRAUMATISMO CON DIASTASI SINFISI PUBICA E DIASTASI SACRO-ILLIACA SX. - FRATTURA PERTOCANTERICA E DIAFISARIA FEMORE SX.- FRATTURA DIAFISARIA FEMORE DX FRATTURA FEMORI BILATERALMENTE". Sono stato sottoposto a diverse operazioni chirurgiche per 1) riduzione e fissazione esterna al bacino per diastasi sinfisi e saro-illiaca 2) riduzione osteosintesi con chiodo femore sx. 3) riduzione e osteosintesi con chiodo femore dx. Successivamente tutti i mezzi meccanici sono stati tolti. Per riprendermi completamente ho fatto riabilitazione per circa una anno. Da allora soffro di dolori all'anca dx, alla parte lombare dx della schiena, ad entrambe le ginocchia. Proprio la scorsa settimana ho deciso "finalmente" di effettuare una serie di ragiografie per verificare quale sia la mia situazione scheletrica attuale, il referto purtroppo è stato molto severo, qui di seguito lo riporto integralmente: 1) BACINO: Artrosi sacro-illiaca bilaterale molto più
degli spigoli acetabolari con addensamento scleroticoreattivo nella fossa acetabolare stessa bilaterale. Irregolarità grossolana del tochte a sinistra per fenomeni di notevoe entesopatia residua in pregresso traumatismi ed interventi chirurgici locali. Molto minore la compromissione del troncantere controlaterale. 2) COSCIA DX E SX: esiti di frattura consolidata al III meio dei due femori con callo esuberante a destra. Parte delle calcificazioni, sempre a destra, tendono ad estendersi ai tessuti molli per cui potrebbe essere in causa anche la calcificazione di un ematoma muscolare del vasto intermedio.
3) GINOCCHIO DX E SX: Gonoartrosi in stadio estremamente avanzato a destra e lievemente minore a sinistr: osteofitosi con ipertrofia delle spine tibiali. Riduzione in ampiezza dell'emirima interna a destra. Addensamento sclerotico della faccia articolare della rotula. A sinistra si osserva un'ipertrofia delle spine ed una riduzione dell'emirima ma senza segni di grossolana osteofitosi. Quadro di gonartrsi, quindi molto più avanzata a destra. In relazione a quanto sopra esposto sono a chiedervi se qualcuna delle medicine non convezionali può essermi d'aiuto, per diminuire il dolore e dilatare del tempo l'eventualità di interventi chirurgici.
Ho effettuato una prima visita da un ortopedico che tra le altre cose mi ha detto che il mio ginocchio dx è uguale a quello di ottantenne e che l'artrosi in stato avanzato e dovuta alle fratture da me riportate nell'incidente, tra l'altro mi ha prescritto due risonanze maghetiche ad entrambe le ginocchia, per sospetti danneggiamenti del legamento collaterale dx e del crociato sx
Nella speranza che qualcuno di voi mi possa consigliare, su che tipo di cura effettuare,che attività fisica svolgere, su eventuali nuove cure, sull'efficacia di tecniche quali l'osteopatia, chinesologia, fangoterapia ecc.
Vi prego aiutatemi a migliorare la mia qualità della vita.
Vi porgo i miei più cordiali saluti e vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cordiale disponibilità
[#1]
Egr. paziente: lo specialista a cui deve sempre rivolgeri pe r queste patologie da lei descritte è l'ortopedico-traumatologo.
Bisogna valutare clinicamente e dallo studio degli esami per immagini, quale tipo di trattamento eseguire.
Ma perchè ha quesa gonartrosi bilaterale, s e ha avuto delle fratture diafisarie dei femori ?
Forse ha avuto nel politrauma anche delle lesioni alle ginocchia ?
Occorre prima fare una diagnosi clinica completa e certa; dtabilire il bilancio lesionale globale e gli esiti reliquati non emendabili, cioà che non vanno più via.
Quindi fare delle terapie idonee ed appropriate di riabilitazione funzionale e di fisiochinesiterapia affidandosi allo specialista Fisiatra con i fisioterapisti.
Cordialmente
Bisogna valutare clinicamente e dallo studio degli esami per immagini, quale tipo di trattamento eseguire.
Ma perchè ha quesa gonartrosi bilaterale, s e ha avuto delle fratture diafisarie dei femori ?
Forse ha avuto nel politrauma anche delle lesioni alle ginocchia ?
Occorre prima fare una diagnosi clinica completa e certa; dtabilire il bilancio lesionale globale e gli esiti reliquati non emendabili, cioà che non vanno più via.
Quindi fare delle terapie idonee ed appropriate di riabilitazione funzionale e di fisiochinesiterapia affidandosi allo specialista Fisiatra con i fisioterapisti.
Cordialmente
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Gentile Professone, la ringrazio per la sua risposta. Effettivamente oltre a quello che ho già in precedenza esposto, ho recentemente effettuto anche una RM S.MCD. Le riporto integralmente il referrto "RM ginocchio DX: Estrema irregolarità dei capi articoari con segni di incipiente artrosi post traumatici. In particolare si osserva netto infossamento dell'emipiatto tibiale esterno. Diffusa condropatia femore tibiale. Il menisco esterno risulta estremamente disomogeneo ed in parte espulso al di fuori della rima articolare. Di tale fibrocartilagine persiste una porzione solo a livello del corno posteriore. Il menisco mediale appare estremamemnte assottigliato e disomogeneo per meniscopatia avanzata. Legamento crociato anteriore sottile ma non interotto del tutto. Non lesioni del crociato anteriore o dei collaterali. Segni di evidente cndropatia femore rotulea. Minima quantità di liquido articolar nei recessi femorali. Non lesioni del tendine rotuleo." "RX ginocchio SX:Aspetto assottigliato e sfrangiato per meniscopatia avanzata del corpo e corno posteriore del menisco mediale che appare a livello del passaggio in parte slaminato con fissurazione pressochè completa della superficie inferiore. Modesta meniscopatia del menisco esterno.Legamento crociato completamente lesionato o pressochè assente. Aspetto deflesso ma integro del legamento crociato posteriore. Non lesione dei collaterali. Minimo edema osseo persiste a livello della porzione posteriore del condilo femorale mediale. Segni di contropatia femoro rotulea diffusi. Minima raccolta di liquido articolare nei recessi femorali. Non lesioni del tendine rotuleo".In ordine di gravità la mia sintomatologia è la seguente:"Dolore anca dx quando dormo sul lato dx, dolore periodico alla parte terminale della schiena lato dx; ginocchio sx cedimenti a sinistra se faccio piccoli salti moderata sofferenza quando cammino in salita, ad ogni gradino che faccio sento un click (ndr per spiegarmi sento lo stesso rumore di quando si "srocchiano le dita"; ginocchio dx rigità del ginocchio, (ndr quando mi metto in ginocchio non riesco a sedermi sui talloni a causa del dolore al ginocchio, quando piego il ginocchio o salgo le scale sento rumori articolari. Subito dopo aver ricevuto l'esito della RM ho effettuato una visita ortopedica esponendo la mia sintomatologia, il medico mi diceva che al momento non vedeva la neccesità di interventi chirurgici. A mia richiesta se fosse possibile una cura per preservare il più possile quel che rimane delle mie articolazioni, mi prescriveva. Amedial bustine per tre mesi. Riferisco inoltre che da quando ho incominciato ad effettuare esami clinici e visite (ndr luglio2008)ho contestualmente iniziato ad andare in piscina e a perdere peso da 102 kg a 98 kg, sono alto 180 cm. Nella speranza che queste ulteriori informazioni possano esserle d'aiuto per una consiliarmi un eventuale ulteriore cura o riabilitazione funzionale, colgo l'occassione per ringrazioarla nuovamente per la sua cortese disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 01/08/2008.
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