Trauma contusivo-distorsivo del dito mignolo della mano destra

Buongiorno,
vi scrivo per sottoporvi un problema che mi sta abbastanza angustiando.
A inizio maggio durante una partita a pallavolo con un pallone molto pesante ho subito un trauma al dito mignolo della mano destra. Subito dopo la fitta di dolore mi sono accorto che il dito era viola e l'ho messo subito sotto l'acqua gelata. La sera sono andato al pronto soccorso perchè mi faceva molto male ed era tutto violaceo. Il medico di turno mi ha fatto le radiografie e non riscontrando nessuna rottura mia ha dato un ometto di ferro in cui tenere il dito per una settimana consigliando bagni in acqua e sale.
Dopo una settimana il dito era sempre molto gonfio e non riuscivo a piegarlo (sentivo dolore). Dopo 1 mese le cose non erano cambiate così mi sono recato di nuovo al pronto soccorso per avere un aiuto. Ma mi è stato risposto malamente di rivolgermi a un ambulatorio dopo 3 settimane continuando i bagni in acqua e sale.
Dopo 2 mesi ho deciso di recarmi da un fisiatra che mi ha prescritto 10 sedute di ultrasuoni e la pomata Arnica Gel.
Dopo 7 sedute il dito è ancora gonfio (non riesco a tenerlo dritto) però lo piego piuttosto bene anche se non del tutto.

Ho la sensazione che le cose non si sistemeranno e che gli ultrasuoni e la pomata prescritta non servano a molto.

La mia domanda è se è normale che dopo più di 2 mesi il mio dito si trovi ancora ad essere in questa situazione e se forse alla prima visita al pronto soccorso possano aver sottovalutato la cosa quando magari si sarebbero dovuti prendere altri provvedimenti.

Cosa posso fare ora?Secondo voi ci sono responsabilità da parte del medico del pronto soccorso?

Vi ringrazio e attendo la vostra risposta.

Carlo