Sindrome miofasciale e osteoartrosi
Da molti anni soffro di ricorrenti dolori cervicali per via di una protrusione c6-c7. In un paio di occasioni a distanza di 7-8 anni ho avuto dolori insopportabili trattatti con cortisone + miorilassanti e antidolorifici in fiale. Con il primo episodio ho avuto perdita di forza al braccio sx con evidente assottigliamento dell'arto. Poi a luglio 2012 ho avuto lo stesso dolore e perdita di forza,al braccio destro, anche se appena un poco più attenuato, trattato con identica terapia. Nel tempo la forza è stata recuperata.
Da due anni addietro avverto una sensazione di prurito ( perestesie?) tra il pollice e l'indice della mano destra e da 6 mesi prurito/formicolio anche tra il pollice e l'indice della mano sinistra, nonchè una sensazione di dolore alle dita di entrambe le mani allorquando le piego. Inoltre soprattutto quando sono a letto avverto come un camminamento/ formicolio al collo a sx che si irradia alla spalla e al muscolo pettorale. La mattina mi alzo senza forza alle mani e con dolori sia pure non molto intesi. Ciò stante, siccome il medico di famiglia sospettava una artrite psoriasica ovvero un tunnel carpale, ho eseguito una Elettromiografia gli arti superiori (esito normale :ai limiti alti); esami del sangue ripetuti tre volte: ves-pcr- Ana-Qsp:tutti negativi.RX bacino e tratto lombare: segni di artrosi. Il Reumatologo dopo aver esaminato tutti gli esami e avergli fatto una puntuale desrizione dei sintomi, congiunto al fatto che di notte non riposo bene (evidentemente la dolenzia agli arti mi impedisce di dormire in modo profondo: ciò ho dedotto dal fatto che se estemporaneamente assumevo un coefferalgan 500 riposavo meglio), ritiene trattarsi una sindrome miofasciale e di osteoartrosi e mi ha prescritto una cpr di tachipirina 1000 dopo pranzo per venti giorni. Ho cominciato da quattro giorni la terapia, anche se il medico di famiglia ha espresso dubbi e perplessità sulla sua appropriatezza.
Chiedo di conoscere il VS punto di vista
Da due anni addietro avverto una sensazione di prurito ( perestesie?) tra il pollice e l'indice della mano destra e da 6 mesi prurito/formicolio anche tra il pollice e l'indice della mano sinistra, nonchè una sensazione di dolore alle dita di entrambe le mani allorquando le piego. Inoltre soprattutto quando sono a letto avverto come un camminamento/ formicolio al collo a sx che si irradia alla spalla e al muscolo pettorale. La mattina mi alzo senza forza alle mani e con dolori sia pure non molto intesi. Ciò stante, siccome il medico di famiglia sospettava una artrite psoriasica ovvero un tunnel carpale, ho eseguito una Elettromiografia gli arti superiori (esito normale :ai limiti alti); esami del sangue ripetuti tre volte: ves-pcr- Ana-Qsp:tutti negativi.RX bacino e tratto lombare: segni di artrosi. Il Reumatologo dopo aver esaminato tutti gli esami e avergli fatto una puntuale desrizione dei sintomi, congiunto al fatto che di notte non riposo bene (evidentemente la dolenzia agli arti mi impedisce di dormire in modo profondo: ciò ho dedotto dal fatto che se estemporaneamente assumevo un coefferalgan 500 riposavo meglio), ritiene trattarsi una sindrome miofasciale e di osteoartrosi e mi ha prescritto una cpr di tachipirina 1000 dopo pranzo per venti giorni. Ho cominciato da quattro giorni la terapia, anche se il medico di famiglia ha espresso dubbi e perplessità sulla sua appropriatezza.
Chiedo di conoscere il VS punto di vista
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I sintomi da Lei riferiti mi avrebbero condotto a supporre una delle diagnosi escluse dagli approfondimenti effettuati (in particolare EMG arti superiori); mi lascia perplesso la perdita di tono muccolare che ha riferito in relazione all'arto superiore sinistro, in relazione ai quali non avrei escluso (ripeto, senza visitarla, però e desumendolo dalla semplice descrizione anamnestica che Lei fa) una sindrome dello stretto toracico superiore. Tra gli esami effettuati non ci riporta l'esecuzione di RMN del tratto cervicale (che ritengo abbia effettuato avendo segnalato la presenza di protrusioni discali cervicali basse) e che, se non effettuata, potrebbe essere utile ai fini di una corretta diagnosi
Per quanto attiene la terapia, l'associazione di codeina e paracetamolo danno buone risposte sulle problematiche algiche di origine neurologica (compressioni midollari), cpondizione che sembra essere realizzata da quanto riporta in merito ai sintomi
In ultimo: le linee EULAR prevedono, come primo approccio farmacologico relativo ai sintomi secondari ai processi artrosici, la somministrazione di paracetamolo fino a 3 g/die in maniera protratta, pertanto il collega Reumatologo ha, a mio modo di vedere, prescritto una adeguata terapia
Cordiali saluti
Per quanto attiene la terapia, l'associazione di codeina e paracetamolo danno buone risposte sulle problematiche algiche di origine neurologica (compressioni midollari), cpondizione che sembra essere realizzata da quanto riporta in merito ai sintomi
In ultimo: le linee EULAR prevedono, come primo approccio farmacologico relativo ai sintomi secondari ai processi artrosici, la somministrazione di paracetamolo fino a 3 g/die in maniera protratta, pertanto il collega Reumatologo ha, a mio modo di vedere, prescritto una adeguata terapia
Cordiali saluti
Dr. Mirko Parabita
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 17/07/2013.
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