Dolori al polpaccio

Buonasera,
sono empiplegico sinistro da oltre 30 anni.
Dal diversi anni mi capita con cadenza di 2 o 3 volte al mese, che al risveglio dopo aver fatto alcuni metri (senza problemi) mi inizia un forte dolore al polpaccio della gamba destra (gamba non emiplegica). Sono costretto a coricarmi subito perchè il dolore è molto forte ed arriva sino al dorso del piede.
Dopo una mezz'oretta di riposo e qualche massaggio il dolore in genere passa.
Questo si ripete pari pari, ciclicamente
Ho fatto i seguenti esami:

RMN - leggera periostite che non sembra la causa;
RX - no problem
Circolazione venosa (ecodopler) è ok;
Esami del sangue per tiroide e sali. Solo il fosforo è un po basso 2,3 (contro da 2,5 a 4,5).

Mi hanno visitato - fisiatra- reumoatologo-ortopedico.
Nessuno è riuscito a fare una diagnosi precisa.
Ho fatto laser e tecar terapia, senza risultati
Gradirei il Vostro parere.
Grazie tanto.
Saluti
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Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
Buonasera,
in una persona emiplegica da oltre 30 anni , un dolore con caratteristiche simili a quelle da Lei riferite , mi potrebbe far pensare ad
una possibile patologia lombare con una probabile patologia compressiva radicolare da parte di una protrusione discale o di un osteofita artrosico del corpo di una vertebrale.

Le alterazioni posturali e strutturali della colonna vertebrale in una persona emiplegica da lungo tempo sono sempre possibili.
In tali occasioni si possono verificare a lungo termine fenomeni artrosici con la produzione di spigoli o veri e propri becchi ossei, detti osteofiti, responsabili della compressione delle radici nervose emergenti dai forami posti tra una vertebra e l'altra.

Tali compressioni possono essere determinate anche dalla presenza di degenerazioni dei dischi intervertebrali che " protrudono " comprimendo a loro volta le radici nervose.

Osteofiti e protrusioni discali possono contribuire inoltre a restringere il cosiddetto " canale vertebrale " , il canale osseo attraverso il quale scorre il midollo nervoso che può essere anch'esso più o meno compresso.

Sarebbe pertanto opportuno ripetere la visita fisiatrica con lo specialista di fiducia specificando meglio le caratteristiche del dolore alla gamba che si irradia al piede.

E' importante specificare il tipo del dolore : trafigge, comprime, morde, brucia, scalda, pesa, come " una scossa " o " scarica elettrica ", come un crampo, profondo, superficiale, .....................
Come esordisce? come regredisce ? passa soltanto perché riposa circa mezz'ora o perché assume una posizione diversa da quella che l'ha causato ? quanto dura ? assume farmaci ?
Soffre di mal di schiena ?
Percepisce parestesie e /o alterazioni della sensibilità superficiale ?

Le rammento che talvolta in una persona emiplegica ( in funzione della sede specifica della lesione encefalica e della sua estensione ) , si possono anche manifestare i sintomi di un particolare dolore neuropatico negli arti controlaterali ( soprattutto all'arto inferiore ) , la cui origine non è sempre chiara.

Rimanendo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, Le porgo cordiali saluti.

Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA