Riassumendo ho fatto 6 visite ortopediche e sono state provate tutte le manovre e tutti hanno

Salve
a fine dicembre sono caduto con il ginocchio piegato e aperto in varo,ho sentito un dolore e ho continuato a fare sport pensando che non era cosi grave. Dopo un ora abbondante mi sono messo un antinfiammatorio e il ginocchio era gia' gonfio.
Nei giorni successivi ho effettuato alcune visite ortopediche e mi assicuravano che era una distorsione senza complicanza dei legamenti crociati ma solo il LCM e forse il menisco interno.Mi e' stato detto chi di non camminare e chi invece che ci potevo camminare. Preciso che appoggiarlo o camminarci anche a gamba tesa mi provocava dolore ma il dottore mi ha assicurato che era meglio camminarci .Ho camminato il minimo indispensabile per poter effettuare e faccende minime quotidiane tipo andare alla macchina, fare la spesa,per il resto ero sempre a letto anche perche' non e' che chi vive da solo puo' arrivare alla fine del periodo di riposo disponendo di un organizzazione per risolvere ogni problema quotidiano e poi pure le cure.Dopo un mese la rmn mostrava soltanto un edema a livello delle parti molli e un incrinatura del menisco mediale,tutto il resto e' ok e il chirurgo ortopedico mi operera' tra un po' .Riassumendo ho fatto 6 visite ortopediche e sono state provate tutte le manovre e tutti hanno concordato che era una-fortunatamente-distorsione senza grosse complicazioni .Il problema e' che c'e' come una protuberanza che e' un po' sotto il menisco ed al lato interno ed io sento dolorino su questo punto quando giro il piede verso l interno tutto al massimo.
In questo periodo di 2 mesi ,ho messo poche volte il ghiaccio ma usato antinfiammatori artrosilene schiuma,tenuto la gamba distesa ma non tutta, anche di notte e spesso alzata,dopo 2 settimane ho iniziato a andare in palestra per fare stretching e attivita' fisica con esercizi isometrici ma anche per allenare il resto del corpo,cyclette molto moderata, ho recuperato moltissimo, Da pochi giorni ho iniziato a fare ultrasuonoterapia con una macchina a noleggio e lo eseguo due volte al giorno per 15 minuti (al 50% 3 mhz) ,evito di camminare troppo e sto molto a casa , tutto sta migliorando ,a breve ho la visita fisiatrica.Quello che vorrei sapere e' di questa protuberanza dura dovuta al versamento ,cioe' all edema che,sta dentro il menisco e che, quando cammino sento il ginocchio tirato nei movimenti e mi fa camminare solo a brevi passi non mi permette neppure di stare seduto appoggiando con la gamba piegata altrimenti mi provoca dolenzia che si estende a lato sotto la rotula. Insomma come andra' via questo liquido se in tutto questo tempo non e' andato via? Se la presenza dell edema e' in funzione del danno al menisco,non se ne andra' via fino a che non si opera?Cioe' come faccio a farla riassorbire?
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Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
Buongiorno,
la descrizione verbale di una " protuberanza " in sede articolare o para-articolare non vuol dire molto.
Occorre effettuare una visita che è fatta di osservazione , palpazione, manovre specifiche .
La visita viene - se necessario e se è possibile - confrontata con gli accertamenti diagnostici strumentali.
Ritengo che in occasione delle visite che ha effettuato ogni dubbio sarà stato fugato dai colleghi che
ha consultato.
Ritengo ancora che, in attesa dell'intervento che ha programmato, occorre comunque aspettare con pazienza la progressiva risoluzione dei postumi del trauma che in fondo non è avvenuto da troppo tempo.
Per la fisioterapia non mi fiderei del " fai da te " ( è sicuro che la sola terapia con ultrasuoni vada proprio bene ? e gli esercizi in palestra sono appropriati ? perchè fa poco uso del ghiaccio ? ............) , ma consulterei un fisiatra che stabilirà il trattamento fisioterapico più approrpiato da affidare alle mani competenti di un terapista della riabilitazione .
Rimango a disposizione di eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.

Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA