Disco disidratato l5s1- atteggiamento scoliotico sindrome miofasciale

buongiorno ho 48 anni, normopeso, da circa 3 anni soffro di mal dischiena cronico con contrattura dalle spalle alle gambe, ho tentato ogni tipo di terapia senza risultato. il dolore è h24 posso camminare poco perchè subito inizia il mal di gambe a vado avanti con antidolorifici oppioidi. in pratica ho dovuto ridimensionare tutto nella vita quotidiana. questi sono i miei referti:
RISONANZA MAGNETICA LOMBO SACRALE -– 2010
Esiti chirurgici a livello l5/s1
A livello l5/s1 si apprezza protusione discale ad ampio raggio dell’anello fibroso, a sviluppo circonferenziale con estrusione in sede mediana, responsabile di una obliterazione dello spazio epidurale anteriore, compressione sulla superficie ventrale del sacco durale ed impegno intraforaminale bilaterale con conflitto neurale. Ulteriore piccola protusione discale in sede l1/l2 senza segni di compressione radicolare.
Fenomeni di disidratazione discale con associata spondilosi delle contrapposte limitante somatiche a livello l5/l1
Canale vertebrale di dimensioni nei limiti della norma
Aspetto dismorfico del coccige.

RISONANZA MAGNETICA BACINO– 2010
Non evidenti alterazioni di segnale a carico delle articolazioni coxo femorali bilateralmente.
Nella norma per morfologia ed intensità di segnale le strutture tendinee ed i muscoli del cingolo pelvico.
Non alterazioni ossee focali a carico dei segmenti scheletrici esaminati. Non versamento intra-articolare.

STUDIO RADIOGRAFICO DEL RACHIDE IN TOTO S.C.
L’indagine è stata condotta sotto carico nelle due proiezioni ortogonali su radiogramma con reticolo.
Deviazione scoliotica cervico-dorsale con strapiombo occipito sacrale sinistro (15mm); bacino in asse.
Riduzione delle curve di postura ai livelli cervicali e dorsali; incremento della lordosi lombare.

vorrei sapere se è possibile un trattamenti chirurgico al disco per ridimensionare il dolore alle gambe magari in labaroscopia, sono ancora giovane e mi spaventa la vecchiaia con questi presupposti o altre possibilità
grazie lds
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
fermo restando che è necessaria la visita diretta per porre una diagnosi,dalla Sua descrizione si può intuire la necessità di un intervento chirurgico per l'ernia L5-S1 che sembrerebbe configurarsi come recidiva.
Anche per le eventuali tecniche e metodiche chirurgiche è necessario un attento studio complessivo della colonna al fine di scegliere quelle più idonee.
Di sicuro l'eventuale intervento per via laparoscopica, se con questo termine intende la via anteriore (cioè addominale) per raggiungere lo spazio L5-S1, è una scelta possibile, ma che non deve essere considerata,assoluta.
Seppur percorribile la scelta di questa via va ponderata in modo molto accorto, valutando rischi ed effettivi vantaggi e benefici.

Per quanto riguarda la "situazione" dei rimanenti tratti della colonna vertebrale, è opportuna la valutazione di un Fisiatra.
Trasferisco quindi la Sua richiesta in tale specialità dove anche sia Fisiatri che Ortopedici possono esprimere il loro parere.
Con cordialità
[#2]
Utente
Utente
la ringrazio per la sollecita risposta.
in tutte le visite fatte nessuno mi aveva detto che avrei dovuto levare questa nuova protusione dopo aver già operato l'ernia nel 2005.
con questa eventualtà il disco disidratatoe il dolore alla gamba potrebbe beneficiarne?
la ringrazio
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
le terapie mediche,riabilitative o chirurgiche si attuano per migliorare una situazione patologica.
La scelta di una o dell'altra di queste metodiche non è discrezionale,ma ha ben precise indicazioni che possono essere formulate solo dopo aver studiato complessivamente il caso.
Le recidive,seppur relativamente rare,sono possibili e vanno trattate.
Con cordialità
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora, concordo pienamente con quanto le ha già detto in maniera ineccepibile il neurochirurgo Dott. Migliaccio, che correttamente ha postato il consulto in Medicina Fisica e Riabilitativa e/o Ortopedia, e le faccio notare che solo una visita specialistica ortopedica, la valutazione visiva della rmn del rachide lombare le può dire ogni dettaglio in merito.
Esegua un consulto ortopedico, poi fisiatrico, è importante.
Bisogna valutare se lei ha un deficit radicolare o meno, se vi sono dei segni deficitari neurologici o meno, che segni clinici ci sono.

Bisogna valutare la Elettromiografia degli arti inferiori, per stabilire se lei è da operare o meno.
Altrimenti delle cure idonee e complete di fisiochinesiterapia, della terapia mirata farmacologica per breve tempo, una settimana -10 gg.
potrebbero farla stare bene.
Il nuoto e la ginnastica medica inoltre le daranno solo beneficio, sempre se lei non ha una patologia chirurgica e ciò deve essere appurato visitandola molto attentamente.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -