Rottura parziale 4 cm quadricipite in ragazzo
Salve, ho 29 anni e un anno fa durante un allenamento di arti marziali ho ricevuto varie tibiate su un quadricipite gia' molto provato dall'allenamento dei giorni precedenti.
Ho sentito un indurimento nei giorni successivi ma mi sono continuato ad allenare per ancora varie settimane, seppur evitando di prendere altri colpi nella stessa zona.
Faccio un'ecografia dopo 3 mesi che ero a riposo e dopo che gia' avevo fatto un ciclo di 10 tecar+10ultrasuoni,ecografia che rileva la rottura parziale di 4 cm all'altezza della parte piu' esterna del vasto laterale in fase di organizzazione.
Non c'è traccia di calcificazione.
Questo il referto:
"In corrispondenza di una zona di dolorabilita', sul versante antero-laterale del terzo prossimale della coscia in oggetto, si osserva la presenza di una vasta area ipoecogena romboidale, ben delimitata, localizzata a carico del ventre medio-
posteriore del muscolo vasto laterale del quadricipite, da riferire ad ematoma, in fase di avanzata organizzazione, ma non di calcificazione, in esiti di rottura musolare parziale.
Distalmente alla lesione descritta, si segnala vasta ed evidente
contrattura dei muscoli quadricipitali.
Non evidenza di lesioni solide o liquide a carico dei tessuti molli della regione
esplorata, nè reperti ecografici a livello del tendine quadricipitale"
Come riportato quindi, sento un indurimento che riguarda non solo il vasto laterale ma anche il retto femorale, dove pero' l'ecografista non nota alterazioni.
Il riposo continua, e dopo 5 mesi faccio un altro ciclo di 10 tecar+10 ultrasuoni.
Ad oggi è passato un anno: sento meno dolore alla palpazione, a camminare non ho problemi, pero' persiste l'indurimento sul retto femorale e sento che il muscolo non è guarito.
La mia domanda é: cosa dovrei fare a questo punto?
Inoltre ho una condropatia rotula che richiede un'artroscopia: ci sono problemi se mi sottopongo ad un'artroscopia con un quadricipite che non è completamente sano e guarito?
Ho sentito un indurimento nei giorni successivi ma mi sono continuato ad allenare per ancora varie settimane, seppur evitando di prendere altri colpi nella stessa zona.
Faccio un'ecografia dopo 3 mesi che ero a riposo e dopo che gia' avevo fatto un ciclo di 10 tecar+10ultrasuoni,ecografia che rileva la rottura parziale di 4 cm all'altezza della parte piu' esterna del vasto laterale in fase di organizzazione.
Non c'è traccia di calcificazione.
Questo il referto:
"In corrispondenza di una zona di dolorabilita', sul versante antero-laterale del terzo prossimale della coscia in oggetto, si osserva la presenza di una vasta area ipoecogena romboidale, ben delimitata, localizzata a carico del ventre medio-
posteriore del muscolo vasto laterale del quadricipite, da riferire ad ematoma, in fase di avanzata organizzazione, ma non di calcificazione, in esiti di rottura musolare parziale.
Distalmente alla lesione descritta, si segnala vasta ed evidente
contrattura dei muscoli quadricipitali.
Non evidenza di lesioni solide o liquide a carico dei tessuti molli della regione
esplorata, nè reperti ecografici a livello del tendine quadricipitale"
Come riportato quindi, sento un indurimento che riguarda non solo il vasto laterale ma anche il retto femorale, dove pero' l'ecografista non nota alterazioni.
Il riposo continua, e dopo 5 mesi faccio un altro ciclo di 10 tecar+10 ultrasuoni.
Ad oggi è passato un anno: sento meno dolore alla palpazione, a camminare non ho problemi, pero' persiste l'indurimento sul retto femorale e sento che il muscolo non è guarito.
La mia domanda é: cosa dovrei fare a questo punto?
Inoltre ho una condropatia rotula che richiede un'artroscopia: ci sono problemi se mi sottopongo ad un'artroscopia con un quadricipite che non è completamente sano e guarito?
[#1]
Gentile utente,
vista la complessità, le pluri-problematiche da Lei riportate e solo con le informazioni che lei può trascrivere,
è impossibile darle una risposta deontologicamente corretta,
soprattutto perchè oltre agli eventuali esami o visite che lei può trascrivere,
è fondamentale l'esame obiettivo possibile solo con una visita "de visu" di uno specialista Fisiatra.
Di conseguenza le consiglio di concordare con il suo medico curante un controllo fisiatrico nella sua zona di residenza.
Vedrà che il collega con la valutazione obiettiva, dell'ecografia in suo possesso,eventuali altri accertamenti,
sarà in grado di poterla aiutare impostando uno specifico programma ed idoneo trattamento riabilitativo personalizzato che in seguito potrà proseguire autonomamente in palestra o a domicilio.
Cordialità
vista la complessità, le pluri-problematiche da Lei riportate e solo con le informazioni che lei può trascrivere,
è impossibile darle una risposta deontologicamente corretta,
soprattutto perchè oltre agli eventuali esami o visite che lei può trascrivere,
è fondamentale l'esame obiettivo possibile solo con una visita "de visu" di uno specialista Fisiatra.
Di conseguenza le consiglio di concordare con il suo medico curante un controllo fisiatrico nella sua zona di residenza.
Vedrà che il collega con la valutazione obiettiva, dell'ecografia in suo possesso,eventuali altri accertamenti,
sarà in grado di poterla aiutare impostando uno specifico programma ed idoneo trattamento riabilitativo personalizzato che in seguito potrà proseguire autonomamente in palestra o a domicilio.
Cordialità
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 05/10/2012.
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