Strappo gemello mediale

Buongiorno,
ad aprile, durante uno scatto, ho sentito un forte dolore al polpaccio. Trattato subito con acqua ghiacciata, l'indomani avevo sempre un po' di dolore ma riuscivo a camminare abbastanza bene. Non vedendo ematomi, avevo pensato ad uno stiramento.
Settimana successiva, faccio un buon riscaldamento, applico una fasciatura con benda elastica e riprovo ma, al primo scatto stessa situazione.
Mi fermo allora 3 settimane, ma di nuovo la stessa situazione.
A quel punto fermo agni attività (basket e mountain bike a livello amatoriale), pensando di ripartire dopo le ferie. nel frattempo minori impegni di lavoro e così, a metà luglio, faccio un'ecografia, più per capire cosa era successo e verificare che fosse tutto ok.
Referto:
"Nel contesto del m. gemello mediale al III distale, alla giunzione mio-tendinea, si apprezza disomogeneità ecostrutturale con ispessimento dei fasci centrali e limitate aree di ipoanecogenicità; concomita falda fluida peri-fasciale parzialmente organizzata di natura siero-ematica di lunghezza massima di circa 55 mm e spessore di ca 10mm, reperti suggestivi per lesione distrattiva sub-recente alla giunzione miotendinea del gemello mediale e raccolta ematica parzialmente organizzata perifasciale."
Si consiglia eco-color-doppler e visita specialistica.
Il successivo eco-color-doppler non ha evidenziato problemi, l'ortopedico, mi ha consigliato10 cicli di ultrasuoni, laserterapia e massoterapia, dicendo che "male non fanno".
Poi c'è stata la pausa estiva, durante la quale ho avuto la possibilità di fare 3 sedute di massaggi e 2 ionoforesi con voltaren.
Avendo ora, per motivi di lavoro, grosse difficoltà organizzative, vorrei avere la vostra opinione sul fatto che questi cicli, a distanza di così tanto tempo, servano o meno. La laserterapia, per esempio, mi hanno detto che serve per sfiammare, forse ora sarebbe inutile, però vorrei la vostra opinione
Altre domande:
- Ritenete utile fare un'ulteriore ecografia per valutare la situazione attuale? Eventualmente quando?
- Quando potrei ricominciare a fare attività? Come posso fare per valutare se effettivamente posso?
- Che precauzioni dovrei adottare alla ripartenza?
Al momento non ho dolore, ogni tanto una piccola fitta, magari camminando o salendo le scale, ma forse ci faccio caso solo perchè ora so che si è trattato di uno strappo. Inoltre, dopo aver guidato per qualche ora ho un malessere diffuso sulla gamba.
- Esiste un concreto rischio di calcificazione? Come potrei evitarlo/ridurlo?
- Il muscolo ritornerà come prima o, vista anche l'età, sarà sempre soggetto ad ulteriori infortuni?
Sono graditi consigli.
Grazie infinite,
CC
[#1]
Dr. Pasquale Bergamo Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico legale 341 11
La prima cosa da fare, a mio giudizio, è ripetere l'esame ecografico dallo stesso collega che ha eseguito il primo. Rivolgersi poi all'ortopedico o Fisiatra o Medico dello sport per farsi visitare e stabilire attaverso dei tests clinici a che punto ssta la sua guarigione (sono oramai passati 4 mesi!). Le saranno probabilmente prescitte delle sedute di ritonificazione muscolare/ della terapia fisica/ oppure un programma di ripresa funzionale.
Saluti

dr Pasquale Bergamo

[#2]
Utente
Utente
Mi scuso per la tardiva risposta, non so perchè il sistema non accettava più la mia password.

Comunque l'ho letta immediatamente dopo il suo invio e concordo col suo consiglio.
L'unica cosa è che non potrò farla fare alla stessa persona in quanto effettuato in ospedale. Spero che questo non pregiudichi la fase successiva.

La ringrazio infinitamente.

Saluti,
Claudio Camarotto.