Gestione corretta di 3 ernie cervicali
Da una RMN effettuata il mese scorso mi sono state riscontrate tre ernie cervicali sottolegamentose (C4-C5, C5-C6, C6-C7) di origine posturale, le quali, però, non hanno destato particolare preoccupazione nel mio medico di base, il quale ritiene non necessaria la visita specialistica, consigliandomi semplicemente di curare molto la postura, di dormire con cuscino adatto e di fare quotidianamente alcuni esercizi per migliorare la mobilità cervicale.
Attualmente gli unici sintomi che avverto sono una sensazione di lieve intorpidimento alle dita della mano sinistra, ed una fastidiosa contrattura in zona trapezio-sottospinato (sempre a sinistra) che, però, sembra migliorare con massaggi con pomate a base di arnica.
Va anche detto che ho sempre fatto molto sport, e non me la sento di rinunciarvi del tutto, anche se ho limitato di molto le mie attività: corro solo una volta alla settimana (e non più tre) su tapis roulant (non più su strada), mantenendo velocità molto moderate; faccio esercizi coi pesi stando attenta ad isolare molto il muscolo coinvolto, diminuendo molto i carichi ed aumentando il numero delle ripetizioni, e, soprattutto, abolendo esercizi ritenuti gravosi per la colonna (squat, stacchi da terra, lento avanti, lento dietro etc.).
Curare la postura non è semplice come sembra, perché sebbene io stia molto attenta a come siedo al pc, a come cammino etc., di notte ho problemi a mantenere una posizione adeguata: dormo su materasso di lattice con letto a doghe, uso un cuscino basso, ma non rendendomi conto di come mi muovo mi ritrovo sempre ad assumere posizioni sbagliate, pagandone le conseguenze a prima mattina.
Mi chiedevo se il mio modo di gestire la situazione sia essenzialmente corretto, se, nel mio caso, qualche manipolazione osteopatica potesse aiutarmi ulteriormente e, soprattutto, se devo imparare a convivere con le ernie o se queste possono in qualche modo regredire.
Grazie mille!
Attualmente gli unici sintomi che avverto sono una sensazione di lieve intorpidimento alle dita della mano sinistra, ed una fastidiosa contrattura in zona trapezio-sottospinato (sempre a sinistra) che, però, sembra migliorare con massaggi con pomate a base di arnica.
Va anche detto che ho sempre fatto molto sport, e non me la sento di rinunciarvi del tutto, anche se ho limitato di molto le mie attività: corro solo una volta alla settimana (e non più tre) su tapis roulant (non più su strada), mantenendo velocità molto moderate; faccio esercizi coi pesi stando attenta ad isolare molto il muscolo coinvolto, diminuendo molto i carichi ed aumentando il numero delle ripetizioni, e, soprattutto, abolendo esercizi ritenuti gravosi per la colonna (squat, stacchi da terra, lento avanti, lento dietro etc.).
Curare la postura non è semplice come sembra, perché sebbene io stia molto attenta a come siedo al pc, a come cammino etc., di notte ho problemi a mantenere una posizione adeguata: dormo su materasso di lattice con letto a doghe, uso un cuscino basso, ma non rendendomi conto di come mi muovo mi ritrovo sempre ad assumere posizioni sbagliate, pagandone le conseguenze a prima mattina.
Mi chiedevo se il mio modo di gestire la situazione sia essenzialmente corretto, se, nel mio caso, qualche manipolazione osteopatica potesse aiutarmi ulteriormente e, soprattutto, se devo imparare a convivere con le ernie o se queste possono in qualche modo regredire.
Grazie mille!
[#1]
GENTILE SIGNORA .
I MUSCOLI QUANDO SOTTOPOSTI A RINFORZO COME FA LEI CON ATTIVITA' SPORTIVA SI RACCIORCIANO OLTRE CHE INGROSSARSI E CREANO SOVRACCARICO SULLE ARTICOLAZIONI INTERESSATE AUMENTANDO IL RISCHIO A LIVELLO DELLA COLONNA DI DISCOPATIE E ERNIE DISCALI .
PER EVITARE QUESTO E CURARE IL PROBLEMA E' MOLTO IMPORTANTE LO STIRAMENTO LENTO E PROLUNGATO DI TUTTI I MUSCOLI INTERESSATI DALLA ATTIVITA' SPORTIVA PRIMA E DOPO .
PUO' ESSERE UTILE UNA VALUTAZIONE SPECIALISTICA PER EVIDENZIARE EVENTUALI ALTERAZIONE POSTURALI CHE POSSONO AUMENTARE I SOVRACCARICHI ARTICOLARI E CURABILI ALLA SUA ETA' ANCORA GIOVANE .
A DISPOSI ZIONE
I MUSCOLI QUANDO SOTTOPOSTI A RINFORZO COME FA LEI CON ATTIVITA' SPORTIVA SI RACCIORCIANO OLTRE CHE INGROSSARSI E CREANO SOVRACCARICO SULLE ARTICOLAZIONI INTERESSATE AUMENTANDO IL RISCHIO A LIVELLO DELLA COLONNA DI DISCOPATIE E ERNIE DISCALI .
PER EVITARE QUESTO E CURARE IL PROBLEMA E' MOLTO IMPORTANTE LO STIRAMENTO LENTO E PROLUNGATO DI TUTTI I MUSCOLI INTERESSATI DALLA ATTIVITA' SPORTIVA PRIMA E DOPO .
PUO' ESSERE UTILE UNA VALUTAZIONE SPECIALISTICA PER EVIDENZIARE EVENTUALI ALTERAZIONE POSTURALI CHE POSSONO AUMENTARE I SOVRACCARICHI ARTICOLARI E CURABILI ALLA SUA ETA' ANCORA GIOVANE .
A DISPOSI ZIONE
Dr. ANDREA MALVICINI
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio innanzi tutto per la sua cortese risposta e per la sua disponibilità.
In effetti faccio già molto stretching (però solo dopo l'allenamento, non prima. Pensavo che farlo a freddo fosse rischioso!) e tra l'altro ho una muscolatura già molto elastica (dono della danza classica e della ginnastica artistica fatte da ragazzina), per cui quando allungo i muscoli sono anche "costretta" ad assumere posizioni estreme!
Alla mia solita routine di stretching ho aggiunto gli esercizi consigliatimi dal mio medico di base, che consistono essenzialmente in rotazioni del collo, estensione e flessione del capo, flessioni laterali, anche con l'aiuto delle mani. Ho però notato che alcuni esercizi (in particolare, la flessione del collo verso sinistra) mi provocano un aumento della brachialgia e della sensazione di lieve intorpidimento alla mano sinistra. E' possibile che alcuni di questi esercizi siano controindicati a seconda della posizione delle ernie o è opportuno che io li esegua comunque?
Per quanto riguarda la postura, è consigliabile che io mi faccia visitare da un fisiatra o anche un fisioterapista può effettuare tale tipo di valutazione?
La ringrazio ancora per la cortesia.
la ringrazio innanzi tutto per la sua cortese risposta e per la sua disponibilità.
In effetti faccio già molto stretching (però solo dopo l'allenamento, non prima. Pensavo che farlo a freddo fosse rischioso!) e tra l'altro ho una muscolatura già molto elastica (dono della danza classica e della ginnastica artistica fatte da ragazzina), per cui quando allungo i muscoli sono anche "costretta" ad assumere posizioni estreme!
Alla mia solita routine di stretching ho aggiunto gli esercizi consigliatimi dal mio medico di base, che consistono essenzialmente in rotazioni del collo, estensione e flessione del capo, flessioni laterali, anche con l'aiuto delle mani. Ho però notato che alcuni esercizi (in particolare, la flessione del collo verso sinistra) mi provocano un aumento della brachialgia e della sensazione di lieve intorpidimento alla mano sinistra. E' possibile che alcuni di questi esercizi siano controindicati a seconda della posizione delle ernie o è opportuno che io li esegua comunque?
Per quanto riguarda la postura, è consigliabile che io mi faccia visitare da un fisiatra o anche un fisioterapista può effettuare tale tipo di valutazione?
La ringrazio ancora per la cortesia.
[#3]
Tutti gli esercizi che lei descrive vanno bene ,anche se è meglio evitare quelli che le provocano disturbi ..
la visita dovrebbe essere eseguita da un medico fisiatra anche se un bravo fisiterapista è in grado di eseguire una valutazione statica posturale
cordiali saluti
la visita dovrebbe essere eseguita da un medico fisiatra anche se un bravo fisiterapista è in grado di eseguire una valutazione statica posturale
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.1k visite dal 29/05/2012.
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