Colpo di frusta, vertigini
Sono una ragazza di 29 anni, da più di 2 mesi soffro di sindromi vertiginose ricorrenti in seguito a un colpo di frusta dovuto a incidente automobilistico in ottobre (preciso che ho già avuto un colpo di frusta per tamponamento nel 2001...). Al pronto soccorso la RX cervicale evidenziava "rachide in asse con lordosi rettilineizzata" e mi veniva prescritto il collare ortopedico per 20 giorni abbinato a miorilassanti e antiinfiammatori. Dopo 20 giorni ho iniziato un primo ciclo di fisioterapia (tens, ultrasuoni, massoterapia decontratturane e mobilizzazione cervicale). Dopo 1 mese di trattamenti stavo un pò meglio ma permaneva la contrattura dei trapezi e la dolorabilità alla mobilizzazione del collo. La fisiatra mi suggeriva un ciclo di sedute dal chiropratico; ma dopo le prime 3 sedute non sentivo nessun miglioramento ed iniziavo ad accusare nausea e vertigini, senso di sbandamento.
La fisiatra allora ha fatto sospendere le manipolazioni che potevano peggiorare le vertigini e mi ha prescritto un ciclo di terapia cranio-sacrale (di cui ho fatto 1 sola seduta).
Per 2-3 settimane (durante il periodo natalizio) non ho fatto terapie, sono stata a riposo e ho provato diversi farmaci antiinfiammatori (Dicloreum) e antivertiginosi (Microser, Vertiserc, Levopraid) che mi ha prescritto il mio medico ma nessuno mi ha aiutato perchè quando mi venivano gli attacchi duravano per 3-4 giorni indipendentementa dal fatto che assumessi o no i farmaci.
Preciso meglio i sintomi che accuso: contrattura e dolore nella zona cervicale e dei trapezi (che peggiora quando sto a lungo seduta o in piedi, o davanti al pc), una specie di formicolio che dalla nuca si "irradia" alla zona dietro le orecchie fino alle tempie e alla fronte (con forti attacchi di cefalea), la persistenza del dolore mi provoca la nausea e poi le vertigini, difficoltà a concentrare lo sguardo e a guardare in alto, mi sembra di camminare su una superficie instabile.
Vista la persistenza dei sintomi il 24 gennaio ho fatto la risonanza magnetica all’encefalo (che non ha rivelato nulla di anomalo), e alla colonna cervicale:
Tendenza a inversione della lordosi.
Normale l’allineamento dei corpi vertebrali, che non presentano alterazioni di segnale.
Lieve protrusione posteriore, senza il significato di ernia, dei dischi intersomatici fra C4-C5 e C5-C6; il ligamento longitudinale posteriore a livello di tali metameri è leggermente ispessito.
L’ampiezza del canale liquorale, anteriormente, a livello di tali corpi vertebrali, centro della tendenza ad inversione della lordosi, è leggermente ridotta.
Non sono evidenti alterazioni di segnale a carico della struttura midollare.
La fisiatra dice che le vertigini sono dovute alla contrattura persistente della zona cervicale e alla inversione della lordosi, mi ha prescritto un ciclo di rieducazione posturale pancafit e tecarterapia mirata.
Per ora le 2 sedute di pancafit (1 volta a settimana) mi hanno dato un modesto miglioramento, nel senso che dopo sento un rilassamento della muscolatura del collo, ma basta poco a farmi tornare i capogiri: fare la spesa, andare in un posto affollato, sono situazioni che mi creano disagio perché mi sembra di non riuscire più a mantenere l’equilibrio.
Il medico mi ha consigliato una visita dall’ otorino per le prove vestibolari, ho appuntamento appena fra 3 settimane ma io credo che il problema sia cervicale perché appunto sento che le vertigini peggiorano quando aumenta il dolore cervicale.
Una visita neurologica secondo il mio medico non è utile visto che il risultato della rm all’encefalo, per fortuna, è negativo.
C’è qualcos’altro che potrei fare? Davvero tutto questo può essere dovuto solo alle contratture muscolari? Non riesco più a lavorare, e questa situazione prolungata mi sta causando davvero molto stress… il medico mi ha fatto provare anche con i tranquillanti, non mi fanno niente se non provocarmi sonnolenza… non credo proprio che il mio problema sia dovuto all’ansia.
Per ora non prendo più farmaci e mi affido alla fisioterapia, se qualcuno ha suggerimenti da darmi o altri esami da consigliarmi gliene sarei grata, a questo punto farei qualsiasi cosa pur di riprendere la mia vita “normale”!
Vi ringrazio fin d’ora per l’attenzione e scusate se mi sono dilungata un po’ ma era difficile sintetizzare più di così tutta la situazione…
Cordiali saluti
La fisiatra allora ha fatto sospendere le manipolazioni che potevano peggiorare le vertigini e mi ha prescritto un ciclo di terapia cranio-sacrale (di cui ho fatto 1 sola seduta).
Per 2-3 settimane (durante il periodo natalizio) non ho fatto terapie, sono stata a riposo e ho provato diversi farmaci antiinfiammatori (Dicloreum) e antivertiginosi (Microser, Vertiserc, Levopraid) che mi ha prescritto il mio medico ma nessuno mi ha aiutato perchè quando mi venivano gli attacchi duravano per 3-4 giorni indipendentementa dal fatto che assumessi o no i farmaci.
Preciso meglio i sintomi che accuso: contrattura e dolore nella zona cervicale e dei trapezi (che peggiora quando sto a lungo seduta o in piedi, o davanti al pc), una specie di formicolio che dalla nuca si "irradia" alla zona dietro le orecchie fino alle tempie e alla fronte (con forti attacchi di cefalea), la persistenza del dolore mi provoca la nausea e poi le vertigini, difficoltà a concentrare lo sguardo e a guardare in alto, mi sembra di camminare su una superficie instabile.
Vista la persistenza dei sintomi il 24 gennaio ho fatto la risonanza magnetica all’encefalo (che non ha rivelato nulla di anomalo), e alla colonna cervicale:
Tendenza a inversione della lordosi.
Normale l’allineamento dei corpi vertebrali, che non presentano alterazioni di segnale.
Lieve protrusione posteriore, senza il significato di ernia, dei dischi intersomatici fra C4-C5 e C5-C6; il ligamento longitudinale posteriore a livello di tali metameri è leggermente ispessito.
L’ampiezza del canale liquorale, anteriormente, a livello di tali corpi vertebrali, centro della tendenza ad inversione della lordosi, è leggermente ridotta.
Non sono evidenti alterazioni di segnale a carico della struttura midollare.
La fisiatra dice che le vertigini sono dovute alla contrattura persistente della zona cervicale e alla inversione della lordosi, mi ha prescritto un ciclo di rieducazione posturale pancafit e tecarterapia mirata.
Per ora le 2 sedute di pancafit (1 volta a settimana) mi hanno dato un modesto miglioramento, nel senso che dopo sento un rilassamento della muscolatura del collo, ma basta poco a farmi tornare i capogiri: fare la spesa, andare in un posto affollato, sono situazioni che mi creano disagio perché mi sembra di non riuscire più a mantenere l’equilibrio.
Il medico mi ha consigliato una visita dall’ otorino per le prove vestibolari, ho appuntamento appena fra 3 settimane ma io credo che il problema sia cervicale perché appunto sento che le vertigini peggiorano quando aumenta il dolore cervicale.
Una visita neurologica secondo il mio medico non è utile visto che il risultato della rm all’encefalo, per fortuna, è negativo.
C’è qualcos’altro che potrei fare? Davvero tutto questo può essere dovuto solo alle contratture muscolari? Non riesco più a lavorare, e questa situazione prolungata mi sta causando davvero molto stress… il medico mi ha fatto provare anche con i tranquillanti, non mi fanno niente se non provocarmi sonnolenza… non credo proprio che il mio problema sia dovuto all’ansia.
Per ora non prendo più farmaci e mi affido alla fisioterapia, se qualcuno ha suggerimenti da darmi o altri esami da consigliarmi gliene sarei grata, a questo punto farei qualsiasi cosa pur di riprendere la mia vita “normale”!
Vi ringrazio fin d’ora per l’attenzione e scusate se mi sono dilungata un po’ ma era difficile sintetizzare più di così tutta la situazione…
Cordiali saluti
[#1]
Gentile signora,
mi consentano Lei e i colleghi fisiatri di intervenire visto che un percorso fisioterapico Lei lo ha già effettuato, a quanto pare, senza tangibili successi.
Una distorsione muscolo-scheletrica (colpo di frusta) può lasciare postumi anche per molto tempo e, se non si riscontrano eventuali altre situazioni patologiche che possano mantenerla, pian piano i sintomi regrediscono.
Pur nei limiti di una consulenza on-line, non è del tutto vero che la NMR è negativa, poichè avrebbe evidenziato una situazione di canale stretto ad opera di due protrusioni discali e di un legamento ipertrofico (cioè ispessito).
E' verosimile che le protrusioni si siano verificate a seguito dell'evento traumatico e quindi essere responsabili di questa situazione clinica.
Sicuramente la visita ORL è importante, ma Le consiglierei anche una valutazione da parte di un Neurochirurgo o da parte di un Ortopedico che si occupa di chirurgia vertebrale, senza voler con questo significare che la terapia debba essere necessariamente chirurgica.
Cordialmente
mi consentano Lei e i colleghi fisiatri di intervenire visto che un percorso fisioterapico Lei lo ha già effettuato, a quanto pare, senza tangibili successi.
Una distorsione muscolo-scheletrica (colpo di frusta) può lasciare postumi anche per molto tempo e, se non si riscontrano eventuali altre situazioni patologiche che possano mantenerla, pian piano i sintomi regrediscono.
Pur nei limiti di una consulenza on-line, non è del tutto vero che la NMR è negativa, poichè avrebbe evidenziato una situazione di canale stretto ad opera di due protrusioni discali e di un legamento ipertrofico (cioè ispessito).
E' verosimile che le protrusioni si siano verificate a seguito dell'evento traumatico e quindi essere responsabili di questa situazione clinica.
Sicuramente la visita ORL è importante, ma Le consiglierei anche una valutazione da parte di un Neurochirurgo o da parte di un Ortopedico che si occupa di chirurgia vertebrale, senza voler con questo significare che la terapia debba essere necessariamente chirurgica.
Cordialmente
[#2]
Gnetile Utente,
i classico colpo di frusta è considerata una patolgia banale poichè nel 99% dei casi si finge solo per i rimborsi assicurativo (capisco che non è il suo caso).
In effetti se si considera la letteratura, tutto ciò che lei ha avuto in termini di fastidi neurovegetativi ( nausea -conati di vomito-ecc..) e fisici ( contratture , ecc.) sono ampiamente descritti sia come significatività che durata ( almeno 40-60) giorni. Probabilmente averlo saputo da SUBITO, le avrebbe ridotto i sintomi neurovegetativi tipo nausea, che peggiorano con l'ansia.
Personalmente sono meravigliato che una fisiatra la mandi da un chiropratico ( NON LEGALE!!) e soprattutto che le consigli una terapia cranio sacrale ( NON ESISTE!!!) La tecnica cranio -sacrale è stata INVENTATA NEGLI USA ( con ben altri scopi) ed utilizzata in Italia da persone non mediche per elaborare diagnosi e poi fanno manipolazioni o simili cose. Mi spiego meglio: NON E' una metodica riabilitativa..ma un sistema USA di 50 anni fà che serve per far fare una diagnosi a chi altrimenti non potrebbe e che comunque non può!!! NON è una metodica riabilitativa!
Ritornando al suo caso: se ha ancora fastidi tipo vertigini e nausea, si rivolga anche ad un ORL: molte volte nei colpi di frusta severi, all'interno dell'orecchio- nella coclea ( una specie di conchiglia dell'orecchio interno che contiene del liquido e serve tra le altre cose a regolare l'equilibrio) si staccano delle piccole pietruzze normalmente attaccate alle pareti: questa patolgia CURABILE si chiama CUPOLOLITIASI post traumatica, frequente dopo colpi di frusta severi.
Spero vada tutto per il meglio.
cordiali saluti
i classico colpo di frusta è considerata una patolgia banale poichè nel 99% dei casi si finge solo per i rimborsi assicurativo (capisco che non è il suo caso).
In effetti se si considera la letteratura, tutto ciò che lei ha avuto in termini di fastidi neurovegetativi ( nausea -conati di vomito-ecc..) e fisici ( contratture , ecc.) sono ampiamente descritti sia come significatività che durata ( almeno 40-60) giorni. Probabilmente averlo saputo da SUBITO, le avrebbe ridotto i sintomi neurovegetativi tipo nausea, che peggiorano con l'ansia.
Personalmente sono meravigliato che una fisiatra la mandi da un chiropratico ( NON LEGALE!!) e soprattutto che le consigli una terapia cranio sacrale ( NON ESISTE!!!) La tecnica cranio -sacrale è stata INVENTATA NEGLI USA ( con ben altri scopi) ed utilizzata in Italia da persone non mediche per elaborare diagnosi e poi fanno manipolazioni o simili cose. Mi spiego meglio: NON E' una metodica riabilitativa..ma un sistema USA di 50 anni fà che serve per far fare una diagnosi a chi altrimenti non potrebbe e che comunque non può!!! NON è una metodica riabilitativa!
Ritornando al suo caso: se ha ancora fastidi tipo vertigini e nausea, si rivolga anche ad un ORL: molte volte nei colpi di frusta severi, all'interno dell'orecchio- nella coclea ( una specie di conchiglia dell'orecchio interno che contiene del liquido e serve tra le altre cose a regolare l'equilibrio) si staccano delle piccole pietruzze normalmente attaccate alle pareti: questa patolgia CURABILE si chiama CUPOLOLITIASI post traumatica, frequente dopo colpi di frusta severi.
Spero vada tutto per il meglio.
cordiali saluti
Luigi Di Lorenzo
www.luigidilorenzo.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte.
Mi rivolgo al Dott.Migliaccio: la risonanza dell’encefalo segnalava tutto nella norma (per questo non ho trascritto il referto, ma se lo ritiene utile mi faccia sapere e lo trascriverò) per questo motivo sia la fisiatra che il medico di famiglia mi hanno dissuaso da una visita neurologica o neurochirurgica in quanto, secondo loro, lo specialista non potrebbe fare molto, forse un esame eco-doppler (ma potrebbe essere utile? Di cosa si tratta esattamente?)…
Secondo lei la riduzione del canale liquorale evidenziata dalla risonanza alla cervicale potrebbe essere una causa delle vertigini?
La ringrazio in ogni caso per il suo intervento, stavo infatti pensando di insistere con il mio medico per farmi fare una visita neurologica o neurochirurgia, a questo punto preferisco fare un controllo di più che uno in meno…
Gentile Dott. Di Lorenzo, la fisiatra che mi sta seguendo dirige un centro fisioterapico dove si praticano diverse tecniche riabilitative “convenzionali” e collabora anche con lo studio di un chiropratico americano. So che la chiropratica non è riconosciuta in Italia dalla medicina ufficiale (ma lo sono anche molte altre pratiche che non per questo sono “illegali” o dannose…), mentre negli USA lo è… Comunque volevo solo precisare che non mi sono messa nelle mani qualche strano santone, mi sono informata molto bene prima sul tipo di terapia e sulla professionalità del chiropratico, ho anche parlato con dei conoscenti che erano stati curati da questa persona ed avevano risolto molto bene i loro problemi… per questo era una strada che secondo me valeva la pena provare, sono consapevole che le manipolazioni fatte da persone non esperte sono pericolose, e non l’avrei mai fatto se non mi fossi sentita più che tranquilla…
La ringrazio comunque per le delucidazioni in merito alla cupololitiasi, sono in attesa delle visita ORL, nel frattempo continuo con la fisioterapia: rieducazione posturale Pancafit, Lei conosce questo metodo? Per ora mi sembra che mi faccia bene, mi sembra solo di fare troppo poco (1 seduta a settimana) ma purtroppo mi hanno detto che bisogna andarci piano visti i miei problemi di vertigini e che dovrò aver pazienza per vedere dei buoni risultati…
Vi ringrazio ancora per la Vostra cortese disponibilità,
Cordiali saluti
Mi rivolgo al Dott.Migliaccio: la risonanza dell’encefalo segnalava tutto nella norma (per questo non ho trascritto il referto, ma se lo ritiene utile mi faccia sapere e lo trascriverò) per questo motivo sia la fisiatra che il medico di famiglia mi hanno dissuaso da una visita neurologica o neurochirurgica in quanto, secondo loro, lo specialista non potrebbe fare molto, forse un esame eco-doppler (ma potrebbe essere utile? Di cosa si tratta esattamente?)…
Secondo lei la riduzione del canale liquorale evidenziata dalla risonanza alla cervicale potrebbe essere una causa delle vertigini?
La ringrazio in ogni caso per il suo intervento, stavo infatti pensando di insistere con il mio medico per farmi fare una visita neurologica o neurochirurgia, a questo punto preferisco fare un controllo di più che uno in meno…
Gentile Dott. Di Lorenzo, la fisiatra che mi sta seguendo dirige un centro fisioterapico dove si praticano diverse tecniche riabilitative “convenzionali” e collabora anche con lo studio di un chiropratico americano. So che la chiropratica non è riconosciuta in Italia dalla medicina ufficiale (ma lo sono anche molte altre pratiche che non per questo sono “illegali” o dannose…), mentre negli USA lo è… Comunque volevo solo precisare che non mi sono messa nelle mani qualche strano santone, mi sono informata molto bene prima sul tipo di terapia e sulla professionalità del chiropratico, ho anche parlato con dei conoscenti che erano stati curati da questa persona ed avevano risolto molto bene i loro problemi… per questo era una strada che secondo me valeva la pena provare, sono consapevole che le manipolazioni fatte da persone non esperte sono pericolose, e non l’avrei mai fatto se non mi fossi sentita più che tranquilla…
La ringrazio comunque per le delucidazioni in merito alla cupololitiasi, sono in attesa delle visita ORL, nel frattempo continuo con la fisioterapia: rieducazione posturale Pancafit, Lei conosce questo metodo? Per ora mi sembra che mi faccia bene, mi sembra solo di fare troppo poco (1 seduta a settimana) ma purtroppo mi hanno detto che bisogna andarci piano visti i miei problemi di vertigini e che dovrò aver pazienza per vedere dei buoni risultati…
Vi ringrazio ancora per la Vostra cortese disponibilità,
Cordiali saluti
[#4]
Allora:
Il dr.Di Lorenzo non ha tutti i torti, anche perchè i danni terapeutici non li fanno solo i chirurghi, anche se solo questi sono più presi di mira,la gente non considerando la differenza tra complicanza di un intervento e la eventuale malpratica.
Vi sono casi di danni molto gravi da manipolazione vertebrale per es., che passano inosservati ai più.
Non dilunghiamoci su questo argomento e torniamo al Suo caso:
quanto meno la valutazione (se vuole puo' inviarmi le immagini per posta)della RMN è importante per capire quale terapia consigliare.
L'eco-Doppler è un esame non invasivo per lo studio del flusso sanguigno arterioso al cervello, ma non credo che possa servire molto nel Suo caso.
Cordialmente
Il dr.Di Lorenzo non ha tutti i torti, anche perchè i danni terapeutici non li fanno solo i chirurghi, anche se solo questi sono più presi di mira,la gente non considerando la differenza tra complicanza di un intervento e la eventuale malpratica.
Vi sono casi di danni molto gravi da manipolazione vertebrale per es., che passano inosservati ai più.
Non dilunghiamoci su questo argomento e torniamo al Suo caso:
quanto meno la valutazione (se vuole puo' inviarmi le immagini per posta)della RMN è importante per capire quale terapia consigliare.
L'eco-Doppler è un esame non invasivo per lo studio del flusso sanguigno arterioso al cervello, ma non credo che possa servire molto nel Suo caso.
Cordialmente
[#5]
Utente
Gent. Dott. Migliaccio,
ecco l’esito della risonanza del cervello e del tronco encefalico:
Si eseguono scansioni sul piano coronale ed assiale.
Normale l’ampiezza degli spazi subracnoidei della volta e delle cisterne della base, con aspetto simmetrico da ambo i lati.
Normale l’ampiezza delle cavità ventricolari; ventricoli in asse.
Non sono evidenti alterazioni densitometriche parenchimali, sia in sede sopra che sottetentoriale.
Normale l’ampiezza delle strutture endocanalari dei condotti uditivi interni, simmetriche bilateralmente.
Normale l’aspetto delle strutture retro-bulbari delle orbite.
Normale la trasparenza delle cavità para-nasali.
Non intendevo assolutamente dar torto al Dott. Di Lorenzo, comprendo la “diffidenza” dei medici verso le pratiche considerate “alternative”, ma personalmente penso che se una cosa è utile e fa guarire poco importa se sia ufficialmente riconosciuta o no…(parlo solo dal mio punto di vista di paziente, non mi azzarderei mai ad esprimere pareri medici) è vero che il mondo è pieno di ciarlatani che approfittano dei guai della gente ma purtroppo questi esistono anche tra i medici, o in ogni caso anche loro purtroppo possono sbagliare e quindi a questo punto non fa molta differenza… comunque come giustamente dice lei non è il caso di dilungarsi troppo su questo argomento.
Non è nel mio interesse difendere nessuno, tanto più che il chiropratico non ha risolto il mio problema, quindi… meglio non pensarci e andare avanti.
Aggiungo solo un altro dettaglio che ho tralasciato: anche la mandibola è un po’ contratta, all’apertura della bocca (es. sbadiglio) a volte fa una specie di click; anche in seguito al trauma di 6 anni fa avevo avuto questo fastidio (ma non le vertigini), il fisiatra di allora aveva evidenziato un movimento a “S” all’apertura; il fastidio poi si era risolto facilmente una volta sciolte le contratture cervicali con laser e massoterapia. Può essere una normale conseguenza del mio quadro clinico oppure un dettaglio da prendere in considerazione più a fondo per quanto riguarda le vertigini? Non ho fatto cure dentistiche di recente (l’ultima 2 anni fa).
Vi ringrazio ancora per i Vostri preziosi consigli.
Cordiali saluti
ecco l’esito della risonanza del cervello e del tronco encefalico:
Si eseguono scansioni sul piano coronale ed assiale.
Normale l’ampiezza degli spazi subracnoidei della volta e delle cisterne della base, con aspetto simmetrico da ambo i lati.
Normale l’ampiezza delle cavità ventricolari; ventricoli in asse.
Non sono evidenti alterazioni densitometriche parenchimali, sia in sede sopra che sottetentoriale.
Normale l’ampiezza delle strutture endocanalari dei condotti uditivi interni, simmetriche bilateralmente.
Normale l’aspetto delle strutture retro-bulbari delle orbite.
Normale la trasparenza delle cavità para-nasali.
Non intendevo assolutamente dar torto al Dott. Di Lorenzo, comprendo la “diffidenza” dei medici verso le pratiche considerate “alternative”, ma personalmente penso che se una cosa è utile e fa guarire poco importa se sia ufficialmente riconosciuta o no…(parlo solo dal mio punto di vista di paziente, non mi azzarderei mai ad esprimere pareri medici) è vero che il mondo è pieno di ciarlatani che approfittano dei guai della gente ma purtroppo questi esistono anche tra i medici, o in ogni caso anche loro purtroppo possono sbagliare e quindi a questo punto non fa molta differenza… comunque come giustamente dice lei non è il caso di dilungarsi troppo su questo argomento.
Non è nel mio interesse difendere nessuno, tanto più che il chiropratico non ha risolto il mio problema, quindi… meglio non pensarci e andare avanti.
Aggiungo solo un altro dettaglio che ho tralasciato: anche la mandibola è un po’ contratta, all’apertura della bocca (es. sbadiglio) a volte fa una specie di click; anche in seguito al trauma di 6 anni fa avevo avuto questo fastidio (ma non le vertigini), il fisiatra di allora aveva evidenziato un movimento a “S” all’apertura; il fastidio poi si era risolto facilmente una volta sciolte le contratture cervicali con laser e massoterapia. Può essere una normale conseguenza del mio quadro clinico oppure un dettaglio da prendere in considerazione più a fondo per quanto riguarda le vertigini? Non ho fatto cure dentistiche di recente (l’ultima 2 anni fa).
Vi ringrazio ancora per i Vostri preziosi consigli.
Cordiali saluti
[#7]
sAlve
in riferimento ai trattamenti manipolativi..non sono assolutamente contro.La chiropratica è fondamentalmente equivalente alla nostra medicina manuale...è la stessa cosa! Negli USA i chiropratici fanno un 'analogo corso di medicina della durata di 5 anni, solo che dopo il triennio (fino alla patologia generale) si occupano prevalentemente di patologie osteoarticolari.In Italia non esiste alcuna suola riconsciuta.
PROBLEMA mandibolare:
L'articolazione tempro mandibolare è frequentemente coinvolta nei problemi posturali . Difficile dire se primari o secondari: certo è che se lei prima non avvertiva fastidi, probabile sia iniziato dopo ( looica da bando a volte utile, no?).
Cmq, il click che avverte può essere dovuto ad un piccolo mensco che si trova nell'articolazione.
Dia una occhiata a questo link: http://digilander.libero.it/angelikos/patologie_atm.htm
Potrebbe, una volta attenuatiti i sintomi più fastidiosi, rivolgersi ad un Odonotiotra che si occupa di ATM
Cordiali saluti
in riferimento ai trattamenti manipolativi..non sono assolutamente contro.La chiropratica è fondamentalmente equivalente alla nostra medicina manuale...è la stessa cosa! Negli USA i chiropratici fanno un 'analogo corso di medicina della durata di 5 anni, solo che dopo il triennio (fino alla patologia generale) si occupano prevalentemente di patologie osteoarticolari.In Italia non esiste alcuna suola riconsciuta.
PROBLEMA mandibolare:
L'articolazione tempro mandibolare è frequentemente coinvolta nei problemi posturali . Difficile dire se primari o secondari: certo è che se lei prima non avvertiva fastidi, probabile sia iniziato dopo ( looica da bando a volte utile, no?).
Cmq, il click che avverte può essere dovuto ad un piccolo mensco che si trova nell'articolazione.
Dia una occhiata a questo link: http://digilander.libero.it/angelikos/patologie_atm.htm
Potrebbe, una volta attenuatiti i sintomi più fastidiosi, rivolgersi ad un Odonotiotra che si occupa di ATM
Cordiali saluti
[#9]
Gentile signora, ho trattato tante volte tale argomento, sia da specialista ortopedico che da Fisiatra, ed ho risposto a tanti quesiti simili, come potrà leggere nel mio link cliccando sul mio nome e scorrendo i miei consulti forniti ( 22-23 /04/07; 31/03/07;22/02/07 ) per citarne alcuni riguardo il rachide cervicale) . Mi legga nei post.
Le riferisco alcuni stralci di un lavoro scientifico della Clinica Ortopedica Traumatologica Universitaria di Messina nel 2000 al riguardo, avvalorato da una casistica clinica rilevante, ( eseguito e pubblicato dal sottoscritto con i colleghi ortopedici Cicala e Milano), che le saranno utili per comprendere la sua patologia.
Il problema suo è caratterizzato da una situazione clinica determinata o esacerbata dai postumi di un “ un colpo di frusta cervicale “ , o “ trauma da contraccolpo o trauma distorsivo del rachide cervicale “.
Il colpo di frusta cervicale o trauma distorsivo rachide cervicale
Si tratta di una lesione, di grado solo apparentemente minore, per nulla banale, spesso sottovalutata o addirittura trascurata nell’immediatezza del trauma, ma la cui evoluzione nei giorni e/o addirittura nelle settimane successive può dar luogo a molteplici e complesse sindromi morbose clinico-funzionali.
Il trauma distorsivo del rachide cervicale, classificato per frequenza al 3°
posto nelle lesioni della traumatologia della strada, è una lesione apparentemente di grado minore, molto complessa, a genesi multifattoriale dai molteplici aspetti anatomo-patologici, clinico-funzionali con tali varietà di sindromi e con un polimorfismo sintomatologico multidisciplinare,
Bisogna saper distinguere i tanti casi di poco riscontro clinico, se non addirittura pretestuosi, da quelli veri e significativi, prescindendo ovviamente da quei casi di dubbio significato clinico e/o tendenti alla ricerca di un indebito risarcimento.
===================================
I disturbi che lei ha, come ho già spiegato tantissime volte anche in questo sito a tanti pazienti con gli stessi suoi problemi, sono stati determinati almeno inizialmente dalla irritazione, dalla distrazione a livello della nuca di tante strutture anatomiche esistenti nel collo : i muscoli ed i legamenti nucali,il simpatico cervicale e l'arteria vertebrale e il sistema dei propriocettori cervicali.
Lei ha la classica,detta comunemente in maniera popolare e generica,
" cervicale " con riduzione o scomparsa della lordosi fisiologica cervicale, un’uncopatia o uncoartrosi, una discopatia, nel suo caso si parla di lieve protrusione discale, tutte patologie che a volte possono avere come fattore etiologico predisponente o scatenante, una patologia traumatica come un " colpo di frusta cervicale " o trauma distorsivo del rachide stesso. Come è nel suo caso. Spesso vi si residuano delle turbe come una sindrome cefalalgica,ovvero una cefalea di tipo cervicogenetico,ossia derivante dal rachide cervicale, spesso vi è una sindrome vertiginosa, spesso vi sono altre sindromi associate . Spesso vi è contrattura anche del rachide dorsale alto con cellulo-mialgie diffuse.
Questi sintomi possono esserci tutti,spesso solo alcuni di essi :
1° Turbe del simpatico cervicale : o " sindrome simpatosica "
(turbe del sonno, dell'umore,dell'attenzione,della memoria,della concentrazione.ecc.)
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne ( Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale)
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni e/o irritazioni dell'arteria vertebrale, l'unico vaso del corpo umano che passa nel contesto di un tessuto scheletrico:
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale, tinniti.
4° Turbe dell'ATM ( articolazione temporo mandibolare )
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup.
ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicobrachialgia mono o bilaterale con sensazioni di stanchezza e pesantezza del collo e del capo.
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza alle spalle
8° Turbe visive
La letteratura al riguardo spiega bene tutto, come una patologia del rachide cervicale sia da addebitare raramente ad una patologia dentaria, quasi tutti i pazienti con problemi più o meno seri al rachide, non hanno alcuna patologia odontoiatrica. Quasi sempre sono altri e già tutti arcinoti e spiegati dalla letteratura specialistica i motivi etiopatogenetici della rigidità posteriore del collo con contrattura nucale ed irrigidimento e verticalizzazione del rachide cervicale con tante turbe algico-disfunzionali connesse Ecco perché inizialmente una collaborazione multispecialistica tra ortopedici - fisiatri - neurologi otoiatri - oculisti - risulta essenziale per risolvere i diversi quadri clinici, interessanti vari distretti anatomo-funzionali, che possono derivare dalla patologia traumatica.
Vi sono da fare diverse cose : una consulenza specialista ortopedica per una Valutazione approfondita dell'esame clinico-funzionale del rachide cervicale e degli arti superiori.
poi fare altri esami diagnostici :
* Es. rx statico e dinamico del rachide cervicale.
* Ecografia dei muscoli lunghi del collo
* Ecodoppler delle arterie vertebrali
* Es. cocleo-vestibolare
* Es.stabilometrico
” RMN
Lei va valutata attentamente, scrupolosamente con un esame clinico-funzionale da uno specialista ortopedico prima, poi si affidi ad uno specialista Fisiatra; esegua con uno specialista otoiatra l’esame cocleovestibolare, si faccia escludere dallo stesso specialista che non vi sia interessamento del sistema orecchio, che non sia una crisi parossistica vestibolare benigna otolitica, che andrebbe risolta con manovre specifiche liberatorie di questi otoliti; e poi si faccia curare con terapie specifiche fisiochinesiche, da uno specialista Fisiatra. Ideali per lei : Massaggi, ionoforesi, radar, Tens, Chinesi funzionale attiva e passiva, mobilizzazioni articolari. Le manipolazioni vertebrali, serie e difficili in mani non valide, fanno solo bene quando occorrono. Se necessarie vanno eseguite da specialista medico ortopedico o Fisiatra , esperto in medicina manuale, e vanno eseguite secondo la tecnica " del non dolore e del movimento contrario." Concordo appieno nel punto con il collega Dott. Di Lorenzo, E' ovvio, come ogni cosa in Medicina, se fatta male o da persone non esperte e tecniche della disciplina, possono essere pericolose.
Poi specifica ginnastica del rachide cervicale e terapia farmacologica.
Né certamente non risolvere inizialmente o definitivamente con una fisiochinesiterapia, a volte impropria o non completa, non significa dover ricorrere ad altri percorsi, sopratutto di tipo chirurgico, che nel caso clinico suo vanno esclusi, come tutte le patologie similai e similari, a meno che non si tratti di un’ernia discale con deficit neurologici periferici evidenti e convalidati all’elettromiografia.
Cordiali saluti
Le riferisco alcuni stralci di un lavoro scientifico della Clinica Ortopedica Traumatologica Universitaria di Messina nel 2000 al riguardo, avvalorato da una casistica clinica rilevante, ( eseguito e pubblicato dal sottoscritto con i colleghi ortopedici Cicala e Milano), che le saranno utili per comprendere la sua patologia.
Il problema suo è caratterizzato da una situazione clinica determinata o esacerbata dai postumi di un “ un colpo di frusta cervicale “ , o “ trauma da contraccolpo o trauma distorsivo del rachide cervicale “.
Il colpo di frusta cervicale o trauma distorsivo rachide cervicale
Si tratta di una lesione, di grado solo apparentemente minore, per nulla banale, spesso sottovalutata o addirittura trascurata nell’immediatezza del trauma, ma la cui evoluzione nei giorni e/o addirittura nelle settimane successive può dar luogo a molteplici e complesse sindromi morbose clinico-funzionali.
Il trauma distorsivo del rachide cervicale, classificato per frequenza al 3°
posto nelle lesioni della traumatologia della strada, è una lesione apparentemente di grado minore, molto complessa, a genesi multifattoriale dai molteplici aspetti anatomo-patologici, clinico-funzionali con tali varietà di sindromi e con un polimorfismo sintomatologico multidisciplinare,
Bisogna saper distinguere i tanti casi di poco riscontro clinico, se non addirittura pretestuosi, da quelli veri e significativi, prescindendo ovviamente da quei casi di dubbio significato clinico e/o tendenti alla ricerca di un indebito risarcimento.
===================================
I disturbi che lei ha, come ho già spiegato tantissime volte anche in questo sito a tanti pazienti con gli stessi suoi problemi, sono stati determinati almeno inizialmente dalla irritazione, dalla distrazione a livello della nuca di tante strutture anatomiche esistenti nel collo : i muscoli ed i legamenti nucali,il simpatico cervicale e l'arteria vertebrale e il sistema dei propriocettori cervicali.
Lei ha la classica,detta comunemente in maniera popolare e generica,
" cervicale " con riduzione o scomparsa della lordosi fisiologica cervicale, un’uncopatia o uncoartrosi, una discopatia, nel suo caso si parla di lieve protrusione discale, tutte patologie che a volte possono avere come fattore etiologico predisponente o scatenante, una patologia traumatica come un " colpo di frusta cervicale " o trauma distorsivo del rachide stesso. Come è nel suo caso. Spesso vi si residuano delle turbe come una sindrome cefalalgica,ovvero una cefalea di tipo cervicogenetico,ossia derivante dal rachide cervicale, spesso vi è una sindrome vertiginosa, spesso vi sono altre sindromi associate . Spesso vi è contrattura anche del rachide dorsale alto con cellulo-mialgie diffuse.
Questi sintomi possono esserci tutti,spesso solo alcuni di essi :
1° Turbe del simpatico cervicale : o " sindrome simpatosica "
(turbe del sonno, dell'umore,dell'attenzione,della memoria,della concentrazione.ecc.)
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne ( Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale)
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni e/o irritazioni dell'arteria vertebrale, l'unico vaso del corpo umano che passa nel contesto di un tessuto scheletrico:
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale, tinniti.
4° Turbe dell'ATM ( articolazione temporo mandibolare )
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup.
ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicobrachialgia mono o bilaterale con sensazioni di stanchezza e pesantezza del collo e del capo.
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza alle spalle
8° Turbe visive
La letteratura al riguardo spiega bene tutto, come una patologia del rachide cervicale sia da addebitare raramente ad una patologia dentaria, quasi tutti i pazienti con problemi più o meno seri al rachide, non hanno alcuna patologia odontoiatrica. Quasi sempre sono altri e già tutti arcinoti e spiegati dalla letteratura specialistica i motivi etiopatogenetici della rigidità posteriore del collo con contrattura nucale ed irrigidimento e verticalizzazione del rachide cervicale con tante turbe algico-disfunzionali connesse Ecco perché inizialmente una collaborazione multispecialistica tra ortopedici - fisiatri - neurologi otoiatri - oculisti - risulta essenziale per risolvere i diversi quadri clinici, interessanti vari distretti anatomo-funzionali, che possono derivare dalla patologia traumatica.
Vi sono da fare diverse cose : una consulenza specialista ortopedica per una Valutazione approfondita dell'esame clinico-funzionale del rachide cervicale e degli arti superiori.
poi fare altri esami diagnostici :
* Es. rx statico e dinamico del rachide cervicale.
* Ecografia dei muscoli lunghi del collo
* Ecodoppler delle arterie vertebrali
* Es. cocleo-vestibolare
* Es.stabilometrico
” RMN
Lei va valutata attentamente, scrupolosamente con un esame clinico-funzionale da uno specialista ortopedico prima, poi si affidi ad uno specialista Fisiatra; esegua con uno specialista otoiatra l’esame cocleovestibolare, si faccia escludere dallo stesso specialista che non vi sia interessamento del sistema orecchio, che non sia una crisi parossistica vestibolare benigna otolitica, che andrebbe risolta con manovre specifiche liberatorie di questi otoliti; e poi si faccia curare con terapie specifiche fisiochinesiche, da uno specialista Fisiatra. Ideali per lei : Massaggi, ionoforesi, radar, Tens, Chinesi funzionale attiva e passiva, mobilizzazioni articolari. Le manipolazioni vertebrali, serie e difficili in mani non valide, fanno solo bene quando occorrono. Se necessarie vanno eseguite da specialista medico ortopedico o Fisiatra , esperto in medicina manuale, e vanno eseguite secondo la tecnica " del non dolore e del movimento contrario." Concordo appieno nel punto con il collega Dott. Di Lorenzo, E' ovvio, come ogni cosa in Medicina, se fatta male o da persone non esperte e tecniche della disciplina, possono essere pericolose.
Poi specifica ginnastica del rachide cervicale e terapia farmacologica.
Né certamente non risolvere inizialmente o definitivamente con una fisiochinesiterapia, a volte impropria o non completa, non significa dover ricorrere ad altri percorsi, sopratutto di tipo chirurgico, che nel caso clinico suo vanno esclusi, come tutte le patologie similai e similari, a meno che non si tratti di un’ernia discale con deficit neurologici periferici evidenti e convalidati all’elettromiografia.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#10]
Utente
Vi ringrazio per le numerose informazioni fornite.
Mi riconosco in molti dei sintomi descritti, ma il peggiore e più invalidante in questo momento è proprio la sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia…
Aggiungo solo che oltre al disagio e allo stress che comporta vivere una tale situazione (da ormai 4 mesi!) che impedisce di svolgere una vita normale, si somma anche in cinismo di alcune persone (non competenti) che pensano si esagerino i sintomi… mi sono spesso sentita dire che devo “tirarmi su di morale” come se il mio stato fosse dovuto all’ansia e non viceversa… comunque cerco di stare su con l’umore, ho capito che si tratta di una cosa risolvibile, anche se lunga. (So che 4 mesi non sono poi molti, ma a me sembrano una vita!)
Cercherò di fare ulteriori accertamenti e Vi terrò informati, grazie ancora.
Mi riconosco in molti dei sintomi descritti, ma il peggiore e più invalidante in questo momento è proprio la sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia…
Aggiungo solo che oltre al disagio e allo stress che comporta vivere una tale situazione (da ormai 4 mesi!) che impedisce di svolgere una vita normale, si somma anche in cinismo di alcune persone (non competenti) che pensano si esagerino i sintomi… mi sono spesso sentita dire che devo “tirarmi su di morale” come se il mio stato fosse dovuto all’ansia e non viceversa… comunque cerco di stare su con l’umore, ho capito che si tratta di una cosa risolvibile, anche se lunga. (So che 4 mesi non sono poi molti, ma a me sembrano una vita!)
Cercherò di fare ulteriori accertamenti e Vi terrò informati, grazie ancora.
[#11]
Complimenti al Prof Caruso.
Penso che il suo intervento descriva chiaramente ed in maniera esaustiva tutti i problemi che un reale colpo di frusta presenta.
Aggiungerei che è scritto in un "medichese" chiaro e dirimente soprattutto per il paziente ( e per tanti noi colleghi) che come visto si riconoscono nella complessa sintomatologia. E tutti sappiamo come il già prender coscienza del problema (e comprenderlo) riduce in maniera significativa l'ansia ed il corredo sintomatologico neurovegetativo del dolore che ad essa è ascrivibile.
La sintesi del problema è esaustiva: magari esistessero equipes che potessero sintetizzare in un solo team i bisogni assistenziali dei pazienti...i quali purtroppo frequentamente girano da uno specialista all'altro.
Necessita, come tante altre patologie, di una maggior attenzione e di una "consensus " allargata a più specialisti ( Ortopedici, fisiatria, NCH e terapisti del dolore) per una completa condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici così come brillantemente descritti dal Prof Caruso. E' una utopia?
Cordiali saluti
Penso che il suo intervento descriva chiaramente ed in maniera esaustiva tutti i problemi che un reale colpo di frusta presenta.
Aggiungerei che è scritto in un "medichese" chiaro e dirimente soprattutto per il paziente ( e per tanti noi colleghi) che come visto si riconoscono nella complessa sintomatologia. E tutti sappiamo come il già prender coscienza del problema (e comprenderlo) riduce in maniera significativa l'ansia ed il corredo sintomatologico neurovegetativo del dolore che ad essa è ascrivibile.
La sintesi del problema è esaustiva: magari esistessero equipes che potessero sintetizzare in un solo team i bisogni assistenziali dei pazienti...i quali purtroppo frequentamente girano da uno specialista all'altro.
Necessita, come tante altre patologie, di una maggior attenzione e di una "consensus " allargata a più specialisti ( Ortopedici, fisiatria, NCH e terapisti del dolore) per una completa condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici così come brillantemente descritti dal Prof Caruso. E' una utopia?
Cordiali saluti
[#12]
Anzitutto un grazie di cuore al caro Collega Di Lorenzo.
Mi fa piacere che abbia apprezzato, da fisiatra ed esperto in Medicina manuale, il mio elaborato.
Anche se quanto scritto rappresenta uno stralcio del mio lavoro scientifico, ed esposto ovviamente in termini a volte non tecnici, incompleti e ridotti al minimo, per essere comprensibile alla paziente, che dalla risposta data ho notato aver gradito quanto da me detto ed aver compreso il suo problema.
Nel lavoro completo c'è proprio il dettaglio della interdisciplinarietà di tale patlogia traumatica, ove escludendo il terapista del dolore, include al bisogno, secondo il quadro clinico instauratosi, anche l'otoiatra ed il neurologo.
Ho trattato sia nel privato, abbiamo sempre trattato in Clinica tali patologie, quando di sovente è stato necessario, in maniera multidisciplinare, coinvolgendo sempre altri specialisti o essendone coinvolti noi stessi, sia da Ortopedici che da Fisiatri. Non è per nulla un'utopia quanto dici, collega Di Lorenzo, sulla stretta collaborazione tecnica tra specialisti se la patologia lo richiede e se vi sono le basi morali e caratteriali, oltre che intellettive e tecniche per un vero, costruttivo, e non fittizio, interscambio di pareri scientifici ovviamente e di competenze.
Cordialmente
Mi fa piacere che abbia apprezzato, da fisiatra ed esperto in Medicina manuale, il mio elaborato.
Anche se quanto scritto rappresenta uno stralcio del mio lavoro scientifico, ed esposto ovviamente in termini a volte non tecnici, incompleti e ridotti al minimo, per essere comprensibile alla paziente, che dalla risposta data ho notato aver gradito quanto da me detto ed aver compreso il suo problema.
Nel lavoro completo c'è proprio il dettaglio della interdisciplinarietà di tale patlogia traumatica, ove escludendo il terapista del dolore, include al bisogno, secondo il quadro clinico instauratosi, anche l'otoiatra ed il neurologo.
Ho trattato sia nel privato, abbiamo sempre trattato in Clinica tali patologie, quando di sovente è stato necessario, in maniera multidisciplinare, coinvolgendo sempre altri specialisti o essendone coinvolti noi stessi, sia da Ortopedici che da Fisiatri. Non è per nulla un'utopia quanto dici, collega Di Lorenzo, sulla stretta collaborazione tecnica tra specialisti se la patologia lo richiede e se vi sono le basi morali e caratteriali, oltre che intellettive e tecniche per un vero, costruttivo, e non fittizio, interscambio di pareri scientifici ovviamente e di competenze.
Cordialmente
[#13]
Sta sindrome simpatosica che io non riesco a trovare........
Per cortesia mi spegate cos'è?
grazie
Daniele Tonlorenzi
Per cortesia mi spegate cos'è?
grazie
Daniele Tonlorenzi
[#14]
Per la paziente: "Qualora vi sia un'alterazione della percezione posturale, il paziente non sarà in grado di mantenere la stazione eretta a piedi uniti e a occhi chiusi (Test di Romberg)." http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez14/1651446.html è un importante testo di medicina (manuale Merck). Nel caso non riuscisse a mantenere la stazione eretta ad occhi chiusi, se ha necessità di misurare il danno è possibile effettuare una valutazione particolare che si chiama statochinesiogramma con uno strumento per indagini posturali. Per caso ha vertigini quando gira la testa?
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#15]
Gentile signora , essendo lei come ho notato molto interessata, indirizzo nel suo post la risposta alla domanda del Collega odontoiatra, rendendola partecipe alla discussione tecnica con il collega, che ringrazio ancora per l'opportunità.
Egr. Collega Tonlorenzi, ti riporto quanto mi hai chiesto anche in qualche altro post, non ricordo adesso dove, alcuni concetti basilari riportati in tanta letteratura.
Quando parlo della letteratura specialistica, non parlo di internet, ove non trovi tutto e sempre soprattutto i lavori scientifici più accreditati di certi argomenti superspecialistici.
Ovviamente parlo delle riviste superspecializzate, parlo dei trattati specialistici, parlo delle relazioni specialistiche dei congressi, degli abstract dei lavori scientifici e delle bibliografie autorevoli nazionali ed internazionali.
E' la sindrome da irritazione e/o compressione del simpatico cervicale, dei gangli del sistema del simpatico cervicale.
Parlo anche del coinvolgimento del sistema propriocettivo di cui è ricco il segmento nucale .
Ecco perchè tante turbe algo-disfunzionali, che spiegano come il rachide cervicale sia una struttura unica e particolare segmento bersaglio.
Non c'entra nulla, ma proprio nulla in tali manifestazioni cliniche la teoria del trigemino ed altro.
Così come Non c’entra nulla la sindrome di Barrè Lieu, che è completamente un’altra patologia .
============================================
“ Fra le articolazioni interapofisarie e l'apparato capsulo-mio-legamentoso del rachide cervicale esistono delle intime connessioni con strutture del collo quali l'arteria vertebrale ed il sistema del simpatico cervicale .
Occorre ricordare che l' arteria vertebrale, l'unica struttura vascolare che decorre in un contesto scheletrico, rappresenta la principale vascolarizzazione del sistema vestibolare; altresì va sottolineato che i muscoli ed i legamenti sotto- occipitali presiedono alla stabilizzazione passiva ed al controllo attivo del rachide cervicale e contribuiscono, grazie alla numerosa presenza dei propriocettori cervicali localizzati nel distretto muscolare posteriore del collo, al controllo tonico e posturale del capo, del tronco e degli arti oltre che al mantenimento dell' equilibrio
Infatti in virtù degli stretti legami esistenti tra il sistema propriocettivo cervicale, il sistema visivo ed il sistema vestibolare, le afferenze cervicali si integrano a livello tronco-encefalico, cerebellare ed a livello corticale per contribuire al mantenimento della postura, dell'equilibrio ed alla rappresentazione statica e dinamica dello schema corporeo, in maniera che praticamente la muscolatura del rachide cervicale insieme al sistema vestibolare e visivo si trova a far parte di un circuito chiuso di cui costituisce sia la parte afferente che l'efferente.
E ciò spiega come il sistema propriocettivo localizzato nei muscoli posteriori cervicali, vulnerato da un’entità traumatica, inviando informazioni propriocettive deformate al S.N.C. ed alterando il fisiologico programma motorio efferente, determini un'alterazione dell' equilibrio e dell'atteggiamento posturale corporeo.
Ecco perché una lesione irritativa del sistema propriocettivo cervicale, dovuta ad una sollecitazione meccanica dell'apparato mio-legamentoso del collo, o un processo degenerativo, o un dismorfismo, o una marcata contrattura pe r tanti motivi, con interferenza sulle strutture afferenti a livello del sistema vestibolare, rappresenta la base patogenetica delle alterazioni delle vie vestibolo - cervico - spinali .
Un altro momento patogenetico delle sindromi di carattere otoiatrico, che si possono instaurare a seguito di un colpo di frusta cervicale, è rappresentato dalla distrazione traumatica delle strutture coinvolgenti l'arteria vertebrale, con alterazione del vaso stesso e riduzione dell'apporto ematico all'apparato uditivo con conseguenti turbe dell'equilibrio su base emodinamica .
===================================
Ti scrivo un po’ di bibliografia internazionale :
* Antonacci F. et al. : “ Distorsione del rachide cervicale, aspetti clinico –strumentali “ , Atti Convegno Parma 1997 .
* Bjorgen I.A. : “ Late whiplash syndrome “. Lancet, 348, 9020 : 124 - 6, 1996 .
* Bonelli et al. : “ Test strumentali per la valutazione del colpo di frusta “,
Atti Convegno Parma 1997
* Caillet R. – “ Il dolore cervico-brachiale “ - Ed. Lombardo - Roma 1990
* Caretta S. : ” Whiplash injury and chronic neck pain .” N. Eng. J. Med. 1994 .
* Caroli G. : “ Epidemiologia dei Traumi vertebrali ” in Bolelli S. ed al. :- Il traumatizzato vertebro-midollare - a cura di Parisini P.,
Edizioni Borsetti, Ferrara,1997 , 59-62
* Costanzo A. et al. : Analisi biomeccanica ed indagine clinico-statistica delle lesioni traumatiche cervicali nell’automobilista “ ,
Atti del IV° Congresso Nazionale SOC.I.TRA.S.
Roma 12 Novembre 1989 .
* Costanzo A. “ Biomeccanica degli impatti “
Emergency 99, Pesaro 8/9 Ottobre 1999 .
* Costanzo A. “ Il colpo di frusta cervicale : aspetti biomeccanici e preventivi negli impatti a temponamento . “, 55°
Conferenza del Traffico e della Circolazione, Riva del
Garda, 27-30 Ottobre 1999 .
* Di Luca N.M., Cavalli A.: “ La sindrome algico - disfunzionale dell’A.T.M. “
Jura Medica , 2 : 413 - 21, 1991 .
* Cesarani A., Alpini D., Boniver R., Claussen C.F., Gogey P.M., Magnusson L.,Odkvist L.M.: “ Whiplash injures.Diagnosis treatment “.
Springer-Verleg Italia 1996 .
* Ferrari R., Leonard MS., : “ Wisplash and temporomandibular disorders: a critical review. “,J.Am. Dent.Assoc., 129: 1739 - 45,
Dec. 1998 .
* Galetti G., Guidetti G. : “ Etiopatogenesi della vertigine cervicale. “
Acta Otorhinol. Ital., Suppl. 1,2,3,1982 .
* Hinoki M., Hine S., Tada Y., : “ Neuro-otological study on vertigo due to whisplash “
* Lafisca S., Ricciardi L. : “ Il colpo di frusta cervicale. Dalla clinica alla valutazione medico – legale “ .
Edit. Keyword Europa 1999.
* Maigne R. : “ La chéphalée sus-orbitaire . Sa frequente origine cervicale. Son traitment . “ Ann. Med. Phys. 1968, 11, 241 - 246 .
* Maigne R.. Maigne J.Y.: “ Semeiologie des cephalées cervicales ou diagnostic clinique des cèphalèes cervicales “. in : Simon L. “ Actualitès en reeducation fonctionelle et rèadaption, pp. 123-130 Paris. Masson 1982
* Maigne R. : “ Cephalèes Cervicales “ in - Diagnostic et traitment des douleurs communes d’origine rachidienne – Espansion Scientifique Francaise, pag. 332 - 341, 1989 .
* Martucci E., Spota A., Brunori M. : “ Patologia disfunzionale dell’A.T.M.da colpo di frusta cervicale “. Atti del XV° Congresso Nazionale SOC.I.TRA.S. 7 Novembre 1999 Roma
* Mira E. : “ Inquadramento ed aspetti otoneurologici del colpo di frusta “. Atti XII giorn. Ital. Otoneurologia. Pavia 29 – 9 - 1995
* Monteleone M., Caserta G., Cavana R., De Luise G. : “ Il colpo di frusta cervicale : considerazioni etiopatogenetiche e valutazione medico-legale dei postumi “. in “ Le cervico-brachialgie “, Aggiornamenti in chirurgia ortopedica, pag. 255-258 ed. Aulo Gaggi, Bologna 1991.
* Negrini S., Sibilla P., Atanasio S. : “ Classificazione dei colpi di frusta ed impostazione del trattamento riabilitativo “
* Pearce J.M. : “ Wisplash injury “ BMJ 301 (6752): 610, 1990
* Pettorossi V.E. : “ Colpo di frusta : possibili meccanismi che inducono vertigine ”. Atti Consensus Conference “ Il colpo di frusta cervicale ” Venezia 1999, 195- 210 .
* Quebec Task Force : Wiplash Associated Disorders, Spine, 20 – 8 Suppl: , 1995 . * Ricciardi L. : “ Introduzione a “ Il colpo di frusta cervicale : dalla clinica alla valutazione medico-legale “. Atti Consensus Conference Polidisciplinare Venezia 16/17 Aprile 1999 .
* Ricciardi L., Ricciardi A. : “ Diagnosi e valutazione ortopedica del colpo di frusta cervicale “. Atti XV° Congresso SOC.I.TRA.S. 7 Novembre 1999 .
* Sjastaad O., Fredriksen A, Pfanffenrath V.: “ Cervicogenic Headache: Diagnostic Criteria: “ Headache 38: 442-445, 1998.
* Spitzer W.O. et al :“Scientific Monograph of the Quebec Task Force on Whiplash Associated Disordes . Redefining
whiplash and its management “ :
Spine Vol. 20, n° 88. 1995
Cordiali saluti
Egr. Collega Tonlorenzi, ti riporto quanto mi hai chiesto anche in qualche altro post, non ricordo adesso dove, alcuni concetti basilari riportati in tanta letteratura.
Quando parlo della letteratura specialistica, non parlo di internet, ove non trovi tutto e sempre soprattutto i lavori scientifici più accreditati di certi argomenti superspecialistici.
Ovviamente parlo delle riviste superspecializzate, parlo dei trattati specialistici, parlo delle relazioni specialistiche dei congressi, degli abstract dei lavori scientifici e delle bibliografie autorevoli nazionali ed internazionali.
E' la sindrome da irritazione e/o compressione del simpatico cervicale, dei gangli del sistema del simpatico cervicale.
Parlo anche del coinvolgimento del sistema propriocettivo di cui è ricco il segmento nucale .
Ecco perchè tante turbe algo-disfunzionali, che spiegano come il rachide cervicale sia una struttura unica e particolare segmento bersaglio.
Non c'entra nulla, ma proprio nulla in tali manifestazioni cliniche la teoria del trigemino ed altro.
Così come Non c’entra nulla la sindrome di Barrè Lieu, che è completamente un’altra patologia .
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“ Fra le articolazioni interapofisarie e l'apparato capsulo-mio-legamentoso del rachide cervicale esistono delle intime connessioni con strutture del collo quali l'arteria vertebrale ed il sistema del simpatico cervicale .
Occorre ricordare che l' arteria vertebrale, l'unica struttura vascolare che decorre in un contesto scheletrico, rappresenta la principale vascolarizzazione del sistema vestibolare; altresì va sottolineato che i muscoli ed i legamenti sotto- occipitali presiedono alla stabilizzazione passiva ed al controllo attivo del rachide cervicale e contribuiscono, grazie alla numerosa presenza dei propriocettori cervicali localizzati nel distretto muscolare posteriore del collo, al controllo tonico e posturale del capo, del tronco e degli arti oltre che al mantenimento dell' equilibrio
Infatti in virtù degli stretti legami esistenti tra il sistema propriocettivo cervicale, il sistema visivo ed il sistema vestibolare, le afferenze cervicali si integrano a livello tronco-encefalico, cerebellare ed a livello corticale per contribuire al mantenimento della postura, dell'equilibrio ed alla rappresentazione statica e dinamica dello schema corporeo, in maniera che praticamente la muscolatura del rachide cervicale insieme al sistema vestibolare e visivo si trova a far parte di un circuito chiuso di cui costituisce sia la parte afferente che l'efferente.
E ciò spiega come il sistema propriocettivo localizzato nei muscoli posteriori cervicali, vulnerato da un’entità traumatica, inviando informazioni propriocettive deformate al S.N.C. ed alterando il fisiologico programma motorio efferente, determini un'alterazione dell' equilibrio e dell'atteggiamento posturale corporeo.
Ecco perché una lesione irritativa del sistema propriocettivo cervicale, dovuta ad una sollecitazione meccanica dell'apparato mio-legamentoso del collo, o un processo degenerativo, o un dismorfismo, o una marcata contrattura pe r tanti motivi, con interferenza sulle strutture afferenti a livello del sistema vestibolare, rappresenta la base patogenetica delle alterazioni delle vie vestibolo - cervico - spinali .
Un altro momento patogenetico delle sindromi di carattere otoiatrico, che si possono instaurare a seguito di un colpo di frusta cervicale, è rappresentato dalla distrazione traumatica delle strutture coinvolgenti l'arteria vertebrale, con alterazione del vaso stesso e riduzione dell'apporto ematico all'apparato uditivo con conseguenti turbe dell'equilibrio su base emodinamica .
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Ti scrivo un po’ di bibliografia internazionale :
* Antonacci F. et al. : “ Distorsione del rachide cervicale, aspetti clinico –strumentali “ , Atti Convegno Parma 1997 .
* Bjorgen I.A. : “ Late whiplash syndrome “. Lancet, 348, 9020 : 124 - 6, 1996 .
* Bonelli et al. : “ Test strumentali per la valutazione del colpo di frusta “,
Atti Convegno Parma 1997
* Caillet R. – “ Il dolore cervico-brachiale “ - Ed. Lombardo - Roma 1990
* Caretta S. : ” Whiplash injury and chronic neck pain .” N. Eng. J. Med. 1994 .
* Caroli G. : “ Epidemiologia dei Traumi vertebrali ” in Bolelli S. ed al. :- Il traumatizzato vertebro-midollare - a cura di Parisini P.,
Edizioni Borsetti, Ferrara,1997 , 59-62
* Costanzo A. et al. : Analisi biomeccanica ed indagine clinico-statistica delle lesioni traumatiche cervicali nell’automobilista “ ,
Atti del IV° Congresso Nazionale SOC.I.TRA.S.
Roma 12 Novembre 1989 .
* Costanzo A. “ Biomeccanica degli impatti “
Emergency 99, Pesaro 8/9 Ottobre 1999 .
* Costanzo A. “ Il colpo di frusta cervicale : aspetti biomeccanici e preventivi negli impatti a temponamento . “, 55°
Conferenza del Traffico e della Circolazione, Riva del
Garda, 27-30 Ottobre 1999 .
* Di Luca N.M., Cavalli A.: “ La sindrome algico - disfunzionale dell’A.T.M. “
Jura Medica , 2 : 413 - 21, 1991 .
* Cesarani A., Alpini D., Boniver R., Claussen C.F., Gogey P.M., Magnusson L.,Odkvist L.M.: “ Whiplash injures.Diagnosis treatment “.
Springer-Verleg Italia 1996 .
* Ferrari R., Leonard MS., : “ Wisplash and temporomandibular disorders: a critical review. “,J.Am. Dent.Assoc., 129: 1739 - 45,
Dec. 1998 .
* Galetti G., Guidetti G. : “ Etiopatogenesi della vertigine cervicale. “
Acta Otorhinol. Ital., Suppl. 1,2,3,1982 .
* Hinoki M., Hine S., Tada Y., : “ Neuro-otological study on vertigo due to whisplash “
* Lafisca S., Ricciardi L. : “ Il colpo di frusta cervicale. Dalla clinica alla valutazione medico – legale “ .
Edit. Keyword Europa 1999.
* Maigne R. : “ La chéphalée sus-orbitaire . Sa frequente origine cervicale. Son traitment . “ Ann. Med. Phys. 1968, 11, 241 - 246 .
* Maigne R.. Maigne J.Y.: “ Semeiologie des cephalées cervicales ou diagnostic clinique des cèphalèes cervicales “. in : Simon L. “ Actualitès en reeducation fonctionelle et rèadaption, pp. 123-130 Paris. Masson 1982
* Maigne R. : “ Cephalèes Cervicales “ in - Diagnostic et traitment des douleurs communes d’origine rachidienne – Espansion Scientifique Francaise, pag. 332 - 341, 1989 .
* Martucci E., Spota A., Brunori M. : “ Patologia disfunzionale dell’A.T.M.da colpo di frusta cervicale “. Atti del XV° Congresso Nazionale SOC.I.TRA.S. 7 Novembre 1999 Roma
* Mira E. : “ Inquadramento ed aspetti otoneurologici del colpo di frusta “. Atti XII giorn. Ital. Otoneurologia. Pavia 29 – 9 - 1995
* Monteleone M., Caserta G., Cavana R., De Luise G. : “ Il colpo di frusta cervicale : considerazioni etiopatogenetiche e valutazione medico-legale dei postumi “. in “ Le cervico-brachialgie “, Aggiornamenti in chirurgia ortopedica, pag. 255-258 ed. Aulo Gaggi, Bologna 1991.
* Negrini S., Sibilla P., Atanasio S. : “ Classificazione dei colpi di frusta ed impostazione del trattamento riabilitativo “
* Pearce J.M. : “ Wisplash injury “ BMJ 301 (6752): 610, 1990
* Pettorossi V.E. : “ Colpo di frusta : possibili meccanismi che inducono vertigine ”. Atti Consensus Conference “ Il colpo di frusta cervicale ” Venezia 1999, 195- 210 .
* Quebec Task Force : Wiplash Associated Disorders, Spine, 20 – 8 Suppl: , 1995 . * Ricciardi L. : “ Introduzione a “ Il colpo di frusta cervicale : dalla clinica alla valutazione medico-legale “. Atti Consensus Conference Polidisciplinare Venezia 16/17 Aprile 1999 .
* Ricciardi L., Ricciardi A. : “ Diagnosi e valutazione ortopedica del colpo di frusta cervicale “. Atti XV° Congresso SOC.I.TRA.S. 7 Novembre 1999 .
* Sjastaad O., Fredriksen A, Pfanffenrath V.: “ Cervicogenic Headache: Diagnostic Criteria: “ Headache 38: 442-445, 1998.
* Spitzer W.O. et al :“Scientific Monograph of the Quebec Task Force on Whiplash Associated Disordes . Redefining
whiplash and its management “ :
Spine Vol. 20, n° 88. 1995
Cordiali saluti
[#16]
Intervengo nella discussione come odontoiatra e osteopata per chiarire solo alcuni punti.
La figura del chiropratico è stata recentissimamente riconosciuta in Italia come figura professionale.
Negli USA non ci sono facoltà universitarie di Chiropratica, ma solo colleges privati. Sono gli osteopati ad essere laureati come i medici.
La correlazione tra colpo di frusta e problemi ATM (= dell'articolazione della bocca, per la signora) è piuttosto frequente ed è una delle cose normalmente richieste nell'anamnesi del paziente disfunzionale. In questi casi a nulla valgono le terapie raibilitative della bocca con bite o altro se prima non si "sblocca" la situazione vertebrale.
Distinti saluti
La figura del chiropratico è stata recentissimamente riconosciuta in Italia come figura professionale.
Negli USA non ci sono facoltà universitarie di Chiropratica, ma solo colleges privati. Sono gli osteopati ad essere laureati come i medici.
La correlazione tra colpo di frusta e problemi ATM (= dell'articolazione della bocca, per la signora) è piuttosto frequente ed è una delle cose normalmente richieste nell'anamnesi del paziente disfunzionale. In questi casi a nulla valgono le terapie raibilitative della bocca con bite o altro se prima non si "sblocca" la situazione vertebrale.
Distinti saluti
[#17]
Il collega Colasanto, specialista odontoiatra, a mio modesto parere, dice proprio bene e quanto afferma, ribadisce concetti noti da tempoe sempre confermati anche di recente.
Ma egr. Colleghi, continuiamo la discussione privatamente, non volendo tediare oltre la gentile signora di Gorizia, alla quale chiediamo scusa se ci siamo lasciati prendere dalla dialettica scientifica .
Per fortuna sua la signora non ha questi problemi all'A.T.M.(Artic. Temporo-mandibolare) ma i suoi sintomi sono quelli sopratutto della cervicalgia e delle vertigini, oltre ad un corteo sintomatologico neurovegetativo che invito di nuovo a farsi curare, come già ampiamento consigliato.
Cordiali saluti alla signora ed ai Colleghi Odontoiatri.
Ma egr. Colleghi, continuiamo la discussione privatamente, non volendo tediare oltre la gentile signora di Gorizia, alla quale chiediamo scusa se ci siamo lasciati prendere dalla dialettica scientifica .
Per fortuna sua la signora non ha questi problemi all'A.T.M.(Artic. Temporo-mandibolare) ma i suoi sintomi sono quelli sopratutto della cervicalgia e delle vertigini, oltre ad un corteo sintomatologico neurovegetativo che invito di nuovo a farsi curare, come già ampiamento consigliato.
Cordiali saluti alla signora ed ai Colleghi Odontoiatri.
[#18]
Utente
Grazie di cuore a tutti per il partecipe interessamento al mio caso…
Rispondo alla domanda del Dott.Tonlorenzi: la fisiatra mi aveva sottoposta al test di Romberg, notando che avevo difficoltà a mantenere la posizione eretta: in pratica con il busto “ruoto” leggermente (in senso orario) e dopo un po’ comincio a perdere l’equilibrio.
Sto continuando con la rieducazione posturale e va un po’ meglio, è diminuita la frequenza degli episodi di vertigini e delle nausee, ma ho ancora delle contratture cervicali e del trapezio (dx) dure da sbloccare… sicuramente esistevano prima del colpo di frusta. Per il resto sono in attesa (tra qualche giorno) della visita neurologica e ORL.
Rispondo alla domanda del Dott.Tonlorenzi: la fisiatra mi aveva sottoposta al test di Romberg, notando che avevo difficoltà a mantenere la posizione eretta: in pratica con il busto “ruoto” leggermente (in senso orario) e dopo un po’ comincio a perdere l’equilibrio.
Sto continuando con la rieducazione posturale e va un po’ meglio, è diminuita la frequenza degli episodi di vertigini e delle nausee, ma ho ancora delle contratture cervicali e del trapezio (dx) dure da sbloccare… sicuramente esistevano prima del colpo di frusta. Per il resto sono in attesa (tra qualche giorno) della visita neurologica e ORL.
[#19]
Ah quanti ricordi... e che piacere vedere quel lavoro.
Complimenti prof. Caruso.
Volevo solo aggiungere, anche se qualsiasi ulteriore "aggiunta" ha il rischio di sembrare pleonastica, che sta cambiando radicalmente il trattamento della distrazione del rachide cervicale.
E' ormai consenso unanime impiegare il collare cervicale quale elemento di immobilizzazione il meno possibile, consapevoli che il neutralizzare l'azione dei muscoli del rachide rendava ancora più difficile la ripresa funzionale.
Le ultime linee guida ora prevedono l'applicazione di collare solo di giorno e in caso di miglioramento della sintomatologia il completo abbandono.
Un saluto
Complimenti prof. Caruso.
Volevo solo aggiungere, anche se qualsiasi ulteriore "aggiunta" ha il rischio di sembrare pleonastica, che sta cambiando radicalmente il trattamento della distrazione del rachide cervicale.
E' ormai consenso unanime impiegare il collare cervicale quale elemento di immobilizzazione il meno possibile, consapevoli che il neutralizzare l'azione dei muscoli del rachide rendava ancora più difficile la ripresa funzionale.
Le ultime linee guida ora prevedono l'applicazione di collare solo di giorno e in caso di miglioramento della sintomatologia il completo abbandono.
Un saluto
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#20]
Gentile Prof io conosco la sindrome simpatica: l'acetilcolina attiva la parte eccitatoria del sistema reticolare (disturbi del sonno e tutti gli altri che Lei dice), questo meccanismo è stato scoperto nel Dipartimento di Fisiologia di Pisa (da Giuseppe Moruzzi) in cui insegno. La sindrome simpatosica io non sono riuscito a trovarla. Comunque continuerò a cercare.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#21]
Al collega Tonlorenzi credo di avere chiarito ogni dubbio, su quanto richiesto, anche con una ampia documentazione bibliografica.
Così come hanno fatto altri autorevoli colleghi intervenuti con i loro dotti interventi in una cordiale discussione scientifica nella finestra privata dedicata ai medici, sia qui che in un'altro post con argomento simile: https://www.medicitalia.it/consulti/ortopedia/27797-cervicale-e-suoi-sintomi.html
A lei gentile signora ripeto di ascoltare già quanto le ho detto giorni addietro e le porgo i miei migliori auguri.
Cordiali saluti
Così come hanno fatto altri autorevoli colleghi intervenuti con i loro dotti interventi in una cordiale discussione scientifica nella finestra privata dedicata ai medici, sia qui che in un'altro post con argomento simile: https://www.medicitalia.it/consulti/ortopedia/27797-cervicale-e-suoi-sintomi.html
A lei gentile signora ripeto di ascoltare già quanto le ho detto giorni addietro e le porgo i miei migliori auguri.
Cordiali saluti
[#22]
Ho detto nel vertebrato l'esperimento parlava di ratto: "Projections from the nucleus oralis to the thoracic and lumbosacral segments are entirely crossed, lighter and less extensive than those to cervical levels." Quando parlavo di vertebrato non ho detto uomo. riguardo nervo o fascio ho copiato: "Dal Prometheus Atlante di anatomia UTET edizione 2007 volume testa e sistema nervoso pag 68 riquadro in grigio “Nuclei sensitivi (nuclei in cui terminano le fibre afferenti o sensitive……
Nucleo sensitivo del nervo trigemino (V) in cui si distinguono:
-nucleo del nervo mesencefalico del trigemino (sensibilità propriocettiva incosciente)
-nucleo principale pontino del trigemino sensibilità propriocettiva cosciente e tattile epicritica;
-nucleo della radice discendente del n. trigemino nel bulbo e nel midollo spinale (sensibilità tattile, termica e dolorifica nella regione della testa)." Il nervo del Luska (nel collo) è evidente che mi sono sbagliato finisce nel lemnisco spino-talamico, tanti colleghi illustri non possono sbagliare. Io invece pensavo che finisse nel lemnisco trigemino-talamico.
Avrò di sicuro sbagliato qualche termine, tra un paziente e l'altro mi sarò di sicuro sbagliato. Comunque ho imparato che la sensibilità del collo finisce nel lemnisco spino talamico.
Chiedo scusa degli errori
Daniele Tonlorenzi
Nucleo sensitivo del nervo trigemino (V) in cui si distinguono:
-nucleo del nervo mesencefalico del trigemino (sensibilità propriocettiva incosciente)
-nucleo principale pontino del trigemino sensibilità propriocettiva cosciente e tattile epicritica;
-nucleo della radice discendente del n. trigemino nel bulbo e nel midollo spinale (sensibilità tattile, termica e dolorifica nella regione della testa)." Il nervo del Luska (nel collo) è evidente che mi sono sbagliato finisce nel lemnisco spino-talamico, tanti colleghi illustri non possono sbagliare. Io invece pensavo che finisse nel lemnisco trigemino-talamico.
Avrò di sicuro sbagliato qualche termine, tra un paziente e l'altro mi sarò di sicuro sbagliato. Comunque ho imparato che la sensibilità del collo finisce nel lemnisco spino talamico.
Chiedo scusa degli errori
Daniele Tonlorenzi
[#23]
Molte volte leggo anche altri quesiti. Se uno può aggiungere qualcosa di utile...perchè non farlo.
Io per esempio sono stato d'aiuto in un caso di ch.vascolare/ ematologia perchp avevo una utile esperienza nl caso specifico.
Anzi, in maniera un pò presuntuosa direi ch nessun altro collega era stato di valido supporto o non aveva letto il quesito. Perchè non avrei dovuto rispondere?
C'è qualche collega che leggendo il link citato può dirmi che non dovevo risondere?
ecco il link:
quesito:Churg-strauss- pregrsso ictus e dimer test
https://www.medicitalia.it/consulti/pneumologia/25460-sindrome-di-churg-straus-e-pregresso-ictus-d-dimero.html
In questo caso Migliaccio ha ragione.
NON HA PER nulla ragione quando invece finge di ignorare la dfferenza tra terapista della riabilitazione /fisioterapista e medico laureato in medicina e specializzato in Fisiatria.
In che sito siamo?
Magari può anche esserci qualche intervento opportuno di qualche fisioterapista, come opportuno (secondo me) è talvolta fuori luogo il persistente consiglio di visita neurochirurgica quando non se ne vede il motivo.
Insomma...
Io per esempio sono stato d'aiuto in un caso di ch.vascolare/ ematologia perchp avevo una utile esperienza nl caso specifico.
Anzi, in maniera un pò presuntuosa direi ch nessun altro collega era stato di valido supporto o non aveva letto il quesito. Perchè non avrei dovuto rispondere?
C'è qualche collega che leggendo il link citato può dirmi che non dovevo risondere?
ecco il link:
quesito:Churg-strauss- pregrsso ictus e dimer test
https://www.medicitalia.it/consulti/pneumologia/25460-sindrome-di-churg-straus-e-pregresso-ictus-d-dimero.html
In questo caso Migliaccio ha ragione.
NON HA PER nulla ragione quando invece finge di ignorare la dfferenza tra terapista della riabilitazione /fisioterapista e medico laureato in medicina e specializzato in Fisiatria.
In che sito siamo?
Magari può anche esserci qualche intervento opportuno di qualche fisioterapista, come opportuno (secondo me) è talvolta fuori luogo il persistente consiglio di visita neurochirurgica quando non se ne vede il motivo.
Insomma...
[#25]
Utente
Negli ultimi giorni mi sono sottoposta a visita otorino e visita neurologica e sono risultate negative, nel senso che entrambi gli specialisti hanno confermato che i miei sintomi non hanno altre cause che non dipendano dalla cervicale.
Il neurologo mi ha prescritto Debrum come miorilassante da associare alla fisioterapia decontratturante che sto già seguendo, ma siccome mi provoca sonnolenza l'ho preso solo per qualche giorno poi ho smesso, preferisco evitare di assumere farmaci se non strettamente necessario.
Nel frattempo sto continuando con la rieducazione posturale 1 volta a settimana: si sono notevolmente ridotti gli episodi di vertigini e anche la mobilità del collo è buona, soffro ancora delle contratture
alle spalle... ma il terapista dice che si sbloccheranno un pò alla volta.
Tra qualche giorno dovrei riprendere il lavoro e spero che vada tutto bene.
La ringrazio per l'interessamento,
Cordiali saluti
Il neurologo mi ha prescritto Debrum come miorilassante da associare alla fisioterapia decontratturante che sto già seguendo, ma siccome mi provoca sonnolenza l'ho preso solo per qualche giorno poi ho smesso, preferisco evitare di assumere farmaci se non strettamente necessario.
Nel frattempo sto continuando con la rieducazione posturale 1 volta a settimana: si sono notevolmente ridotti gli episodi di vertigini e anche la mobilità del collo è buona, soffro ancora delle contratture
alle spalle... ma il terapista dice che si sbloccheranno un pò alla volta.
Tra qualche giorno dovrei riprendere il lavoro e spero che vada tutto bene.
La ringrazio per l'interessamento,
Cordiali saluti
[#26]
Continui a curarsi cosi' gentile signora, senza cercare strade errate e/o contorte, affidandosi allo specialista Fisiatra e facendo trattamenti completi di fisiochinesiterapia,
come le avevo già chiaramente detto e ribadito . Come fanno d'altronde con ottimi risultati, ovviamente con variabilità specifiche terapeutiche farmacologiche e fisiochinesiche, tutti quei pazienti che come lei hanno simili patologie del rachide cervicale ed hanno la fortuna di essere ben indirizzati ad un percorso terapeutico.
Cordialmente
come le avevo già chiaramente detto e ribadito . Come fanno d'altronde con ottimi risultati, ovviamente con variabilità specifiche terapeutiche farmacologiche e fisiochinesiche, tutti quei pazienti che come lei hanno simili patologie del rachide cervicale ed hanno la fortuna di essere ben indirizzati ad un percorso terapeutico.
Cordialmente
[#27]
Utente
Buonasera, dopo diverse settimane sono di nuovo qui a chiedervi un gentile consulto.
La mia situazione stava pian piano migliorando, la sindrome vertiginosa si era attenuata (con qualche ricaduta)…
Da circa 2-3 settimane però ho avuto un lieve peggioramento dei sintomi, con episodi di forte cervicalgia e spasmi muscolari in particolare alla regione laterocervicale destra, irradiati alla mandibola. Inoltre febbricola soprattutto alla sera (37°) e sensazione di freddo generale e brividi a cui si associa però anche la sensazione di calore alla testa e al collo. Da 2-3 giorni la febbre persiste durante tutto il giorno (sempre intorno ai 37°).
Mi è stata consigliata una visita reumatologica che farò tra 3 settimane; nel frattempo si può azzardare qualche ipotesi? Mi conviene fare intanto delle analisi del sangue generali o meglio aspettare la prescrizione dello specialista?
Grazie per la Vostra attenzione…
La mia situazione stava pian piano migliorando, la sindrome vertiginosa si era attenuata (con qualche ricaduta)…
Da circa 2-3 settimane però ho avuto un lieve peggioramento dei sintomi, con episodi di forte cervicalgia e spasmi muscolari in particolare alla regione laterocervicale destra, irradiati alla mandibola. Inoltre febbricola soprattutto alla sera (37°) e sensazione di freddo generale e brividi a cui si associa però anche la sensazione di calore alla testa e al collo. Da 2-3 giorni la febbre persiste durante tutto il giorno (sempre intorno ai 37°).
Mi è stata consigliata una visita reumatologica che farò tra 3 settimane; nel frattempo si può azzardare qualche ipotesi? Mi conviene fare intanto delle analisi del sangue generali o meglio aspettare la prescrizione dello specialista?
Grazie per la Vostra attenzione…
[#28]
Gentile signora, è corretto quanto le hanno consigliato. Esegua il consulto reumatologico, faccia tutti gli esami ematochimici; se dovesse continuare la febbre vada a fondo al problema, facendosi curare bene.
Non azzardiamo nulla, intanto nell'attesa ne parli con il suo medico di fiducia e si faccia visitare e valutare da lui lo stato attuale.
Solo una visita medica completa ed accurata può inquadrare bene ogni cosa.
Cordiali saluti
Non azzardiamo nulla, intanto nell'attesa ne parli con il suo medico di fiducia e si faccia visitare e valutare da lui lo stato attuale.
Solo una visita medica completa ed accurata può inquadrare bene ogni cosa.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 52.3k visite dal 08/02/2008.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.