Terapia educazionale rachide c 10 sedute
Buongiorno,
ho 43 anni, sesso maschile,
invio la presente per richiedere un parere circa il problema alla cervicale che mi affligge da anni.
Il tutto ha inizio nel 2002 quando rimasi bloccato con il braccio sx e con fortissimi dolori, formicolio alle dita della mano, vertigini e sensazioni di svenimento.
Effettuai quindi una RM colonna cervicale dal cui esame si evinse :
In corrispondenza dello spazio intersomatico C5-C6 è presente ernia discale paramediana-laterale sn che deforma la superficie ventrale della corda midollare e arriva a contatto con la radice C6 di sn determinando lieve dislocazione posteriore della stessa.
Rettilineizzazione della fisiologica lordosi cervicale con tendenza all’ inversione e conseguente riduzione dello spazio sub-aracnoideo ventrale C3 e C7.
Normale ampiezza dei forami di coniugazione e dei recessi laterali.
Non alterazioni focali del segnale della corda midollare né formazioni espansive endorachidee.
Sotto consiglio medico feci molti cicli di rieducazione motoria individuale segmentale (rachide cervico-dorsale) e di manipolazioni ottenendo un buon risultato e beneficio.
Quindi effettuai a distanza di un anno, ad ottobre del 2003, una seconda RM per verificare lo stato dell’ ernia.
Il referto fu il seguente :
Rettilineizzazione della lordosi cervicale con tendenza all’ inversione e conseguente riduzione dello spazio liquorale perimidollare anteriore da C3 a C7. Rispetto al precedente esame del 14/02/2002 portato in visione, appare modicamente ridotta l’ ernia del disco C5-C6 in sede paramediana laterale sn con lieve riduzione in ampiezza dl canale neurale di sn, a L4-L5 si osserva modesto bulging discale con parziale obliterazione del grasso epidurale anteriore, nei limiti i diametri del canale rachideo e dei forami neurali.
Così proseguii le manipolazioni di mantenimento per altri mesi.
A luglio del 2011 ebbi un’ altra ricaduta, questa volta fu interessato il braccio e la spalla dx.
Al proto soccorso mi fecero delle RX colonna cervicale e spalla dx ove risultarono gli spazi intersomatici conservati, rettilineizzata la fisiologia lordosi cervicale, metameri di regolare morfologia e per la spalla : non alterazione osteostrutturali , rapporti articolari conservati. Mi fu prescritta una cura cortisonica in fiale di 10 gg. e nuova RM.
A settembre effettuai la terza RM, verdetto (non sto a scrivere tutto il referto ma solo, almeno credo le parti più significative) : osteofiti spigolo somatici anteriori al tratto C5-C7, modica disidratazione dei dischi intersomatici minimamente ridotti in altezza al tratto C4-C6, in C3-C4 il disco protrude in sede paramediana dx improntando il sacco durale, C4-C5 si osserva ernia discale estrusa con segnale del nucleo polposo in sede preforaminale dx con conflittualità con la radice preforaminale da tale lato e con atteggiamento canalizzato in sede sottoligamentosa paramediana omolaterale, in C5-C6 protusione discale paramediana sx che riduce il clivaggio liquorale con il profilo anteriore della corda midollare da tale lato, in C6-C7 protusione discale paramediana intraforaminale sx che riduce il clivaggio adiposo con la radice sopinale ivi decorrente.
Rifeci quindi ad ottobre la visita specialistica con il seguente progetto riabilitativo portato a termine : Rieducazione motoria individuale segmentale 10 sedute (rachide cervico-dorsale), terapia educazionale rachide C 10 sedute, manipolazioni CD di mantenimento 20 sedute.
Mi fu inoltre prescritto Toradol gocce 10X2 die per 5 gg, Tachidol 1X2 die per 6 gg , Lansoprazolo 15mg 1/die per 5 gg.
Sta di fatto che dopo le prime 20 sedute di rieducazione motoria si la spalla sx e il braccio sx mi cominciarono a fare nuovamente tanto male e a bloccarsi con i soliti formicolii alla mano. Così nuovo ciclo di fiale di cortisone per 10 gg.
Il tutto per dire che ad oggi , anche se fortunatamente non ho più avuto dolori forti da assumere cortisone, non riesco più a vivere la mia vita in maniera serena, poiché spesso e volentieri persistono i formicolii alle dita della mano, vertigini e sensazioni di svenimento ora associati a dolore al centro della schiena tra le scapole, dolore al collo come se fosse in tensione, e dolore al muscolo del pettorale alto sx.
A questo punto, visto che oltretutto mi hanno sconsigliato l’ operazione, non saprei più che pesci prendere.
Ringraziando anticipatamente per la Vostra attenzione al caso, porgo
Cordiali saluti.
ho 43 anni, sesso maschile,
invio la presente per richiedere un parere circa il problema alla cervicale che mi affligge da anni.
Il tutto ha inizio nel 2002 quando rimasi bloccato con il braccio sx e con fortissimi dolori, formicolio alle dita della mano, vertigini e sensazioni di svenimento.
Effettuai quindi una RM colonna cervicale dal cui esame si evinse :
In corrispondenza dello spazio intersomatico C5-C6 è presente ernia discale paramediana-laterale sn che deforma la superficie ventrale della corda midollare e arriva a contatto con la radice C6 di sn determinando lieve dislocazione posteriore della stessa.
Rettilineizzazione della fisiologica lordosi cervicale con tendenza all’ inversione e conseguente riduzione dello spazio sub-aracnoideo ventrale C3 e C7.
Normale ampiezza dei forami di coniugazione e dei recessi laterali.
Non alterazioni focali del segnale della corda midollare né formazioni espansive endorachidee.
Sotto consiglio medico feci molti cicli di rieducazione motoria individuale segmentale (rachide cervico-dorsale) e di manipolazioni ottenendo un buon risultato e beneficio.
Quindi effettuai a distanza di un anno, ad ottobre del 2003, una seconda RM per verificare lo stato dell’ ernia.
Il referto fu il seguente :
Rettilineizzazione della lordosi cervicale con tendenza all’ inversione e conseguente riduzione dello spazio liquorale perimidollare anteriore da C3 a C7. Rispetto al precedente esame del 14/02/2002 portato in visione, appare modicamente ridotta l’ ernia del disco C5-C6 in sede paramediana laterale sn con lieve riduzione in ampiezza dl canale neurale di sn, a L4-L5 si osserva modesto bulging discale con parziale obliterazione del grasso epidurale anteriore, nei limiti i diametri del canale rachideo e dei forami neurali.
Così proseguii le manipolazioni di mantenimento per altri mesi.
A luglio del 2011 ebbi un’ altra ricaduta, questa volta fu interessato il braccio e la spalla dx.
Al proto soccorso mi fecero delle RX colonna cervicale e spalla dx ove risultarono gli spazi intersomatici conservati, rettilineizzata la fisiologia lordosi cervicale, metameri di regolare morfologia e per la spalla : non alterazione osteostrutturali , rapporti articolari conservati. Mi fu prescritta una cura cortisonica in fiale di 10 gg. e nuova RM.
A settembre effettuai la terza RM, verdetto (non sto a scrivere tutto il referto ma solo, almeno credo le parti più significative) : osteofiti spigolo somatici anteriori al tratto C5-C7, modica disidratazione dei dischi intersomatici minimamente ridotti in altezza al tratto C4-C6, in C3-C4 il disco protrude in sede paramediana dx improntando il sacco durale, C4-C5 si osserva ernia discale estrusa con segnale del nucleo polposo in sede preforaminale dx con conflittualità con la radice preforaminale da tale lato e con atteggiamento canalizzato in sede sottoligamentosa paramediana omolaterale, in C5-C6 protusione discale paramediana sx che riduce il clivaggio liquorale con il profilo anteriore della corda midollare da tale lato, in C6-C7 protusione discale paramediana intraforaminale sx che riduce il clivaggio adiposo con la radice sopinale ivi decorrente.
Rifeci quindi ad ottobre la visita specialistica con il seguente progetto riabilitativo portato a termine : Rieducazione motoria individuale segmentale 10 sedute (rachide cervico-dorsale), terapia educazionale rachide C 10 sedute, manipolazioni CD di mantenimento 20 sedute.
Mi fu inoltre prescritto Toradol gocce 10X2 die per 5 gg, Tachidol 1X2 die per 6 gg , Lansoprazolo 15mg 1/die per 5 gg.
Sta di fatto che dopo le prime 20 sedute di rieducazione motoria si la spalla sx e il braccio sx mi cominciarono a fare nuovamente tanto male e a bloccarsi con i soliti formicolii alla mano. Così nuovo ciclo di fiale di cortisone per 10 gg.
Il tutto per dire che ad oggi , anche se fortunatamente non ho più avuto dolori forti da assumere cortisone, non riesco più a vivere la mia vita in maniera serena, poiché spesso e volentieri persistono i formicolii alle dita della mano, vertigini e sensazioni di svenimento ora associati a dolore al centro della schiena tra le scapole, dolore al collo come se fosse in tensione, e dolore al muscolo del pettorale alto sx.
A questo punto, visto che oltretutto mi hanno sconsigliato l’ operazione, non saprei più che pesci prendere.
Ringraziando anticipatamente per la Vostra attenzione al caso, porgo
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
la dovizia di informazioni inviate, purtroppo non può essere ricambiata da una risposta altrettanto ricca di soluzioni.
Ha due possibilità:
1) proseguire nei periodi di acuzie della sintomatologia algica, con l'assunzione di farmaci per controllare tali fasi;
che comunque sono sempre scatenate da movimenti, atteggiamenti, posture particolari che sarebbe utile riuscire ad individuare, in modo da evitare/prevenire tali fasi di acuzie.
La ginnastica, la fisioterapia effettuata con supervisione saltuaria anche del fisioterapista va sempre effettuata.
2) Affidarsi alle mani del Neurochirurgo per valutare la fattibilità di un trattamento chirurgico.
Consiglio del tutto personale,
vista la sua giovane età e la possibilità di riassorbimento del contenuto "acquoso" che compone il nucleo polposo con il passare degli anni (è il nucleo polposo la causa della protrusione e dell'impronta a livello del sacco durale che scatena la sintomatologia dolorosa e parestesie da Lei lamentati).
Se riesce a controllare tali disturbi, in modo conservativo con la fisioterapia e la terapia farmacologica,
potrebbe essere possibile procrastinare e/o evitare il trattamento chirurgico.
Tenga presente che è da ben 10 anni che lamenta la sintomatologia e sino ad ora è riuscito a controllarla.
In ogni caso un consulto con il Neurochirurgo con tutte le RMN già in suo possesso ed una ev. elettromiografia degli arti superiori potrebbero essere utili per meglio valutare il suo stato.
In bocca al lupo!
la dovizia di informazioni inviate, purtroppo non può essere ricambiata da una risposta altrettanto ricca di soluzioni.
Ha due possibilità:
1) proseguire nei periodi di acuzie della sintomatologia algica, con l'assunzione di farmaci per controllare tali fasi;
che comunque sono sempre scatenate da movimenti, atteggiamenti, posture particolari che sarebbe utile riuscire ad individuare, in modo da evitare/prevenire tali fasi di acuzie.
La ginnastica, la fisioterapia effettuata con supervisione saltuaria anche del fisioterapista va sempre effettuata.
2) Affidarsi alle mani del Neurochirurgo per valutare la fattibilità di un trattamento chirurgico.
Consiglio del tutto personale,
vista la sua giovane età e la possibilità di riassorbimento del contenuto "acquoso" che compone il nucleo polposo con il passare degli anni (è il nucleo polposo la causa della protrusione e dell'impronta a livello del sacco durale che scatena la sintomatologia dolorosa e parestesie da Lei lamentati).
Se riesce a controllare tali disturbi, in modo conservativo con la fisioterapia e la terapia farmacologica,
potrebbe essere possibile procrastinare e/o evitare il trattamento chirurgico.
Tenga presente che è da ben 10 anni che lamenta la sintomatologia e sino ad ora è riuscito a controllarla.
In ogni caso un consulto con il Neurochirurgo con tutte le RMN già in suo possesso ed una ev. elettromiografia degli arti superiori potrebbero essere utili per meglio valutare il suo stato.
In bocca al lupo!
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
[#2]
Utente
Egr. Dott. Urbano,
La ringrazio per la risposta e credo, anzi, sicuramente seguirò il Suo consiglio, ovvero prenderò appuntamento per effettuare un consulto dal Neurochirurgo ed una elettromiografia degli arti superiori oltre a continuare con le sedute di fisioterapia.
Non appena avrò effettuato la visita e la elettromiografia Le invierò i risultati.
Cordialmente
[#3]
Utente
Buongiorno Dott. Urbano,
la presente per comunicarLe che effettuerò l' elettromiografia sabato 10/03 e successivamente il medico mi farà l' impegnativa per la visita con il Neurochirurgo.
Comunque non appena avrò il risultato dell' elettromiografia Le invierò il msg.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Saluti.
la presente per comunicarLe che effettuerò l' elettromiografia sabato 10/03 e successivamente il medico mi farà l' impegnativa per la visita con il Neurochirurgo.
Comunque non appena avrò il risultato dell' elettromiografia Le invierò il msg.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Saluti.
[#4]
Utente
Buongiorno Dottore,
ho eseguito l' elettromiografia arti superiori ed inferiori ed il risultato è stato il seguente :
ENG : LAT ONDA F n.SPI ALLUNGATA BILAT. RESTANTI REPERTI NELLA NORMA
EMG : ALL' ESAME AD AGO DEL m. BRACHIORADIALE SX E m.I INTEROSSO DORSALE SX LIEVI SEGNI DI SOFFERENZA NEUROGENA PERIFERICA DI TIPO CRONICO. ATTIVITA' AL RIPOSO ASSENTE. NEI LIMITI DELLA NORMA I REPERTI AL m. BICIPITE BRACHIALE SX E m. DELTOIDE SX
CONCLUSIONI : LIEVI SEGNI DI SOFFERENZA NEUROGENA PERIFERICA DI TIPO CRONICO NEL TERRITORIO C6-C7-C8 SX, IN ASSENZA DI SEGNI DI DENERVAZIONE IN ATTO. NEI LIMITI DELLA NORMA I REPERTI AGLI ARTI INFERIORI.
Io comunque, malgrado il suddetto risultato, continuo a non sentirmi affatto bene, anche perchè il tutto è peggiorato ora la mia sitomatologia si presenta quasi tutti i giorni, anche adesso che le stò scrivendo, ovvero :
1 Senso di dolore tipo spilli al pettorale alto sx al braccio sx sino alla mano con formicolii sulle dita associato ad un dolore alla scapola sx (costante per tutta la giornata)
2 Difficoltà a piegare la gamba sx tipo per indossare le calze (prevalentemente al risveglio)
3 Senso di pesantezza e pressione alla nuca che aumenta se alzo la testa per guardare il alto o se mi piego/chino in avanti (costante per tutta la giornata)
4 Collo rigido e nodo alla gola (costante per tutta la giornata)
5 Fastidio tipo scossa/spilli che partono dalla pianta del piede sx e si irradiano sino al pettorale alto sx al braccio sx ed alla mano sx ( se cammino per almeno 15/20 minuti)
6 Sensazione di aria fredda nelle cavità nasali che aumenta se inspiro forte (costante per tutta la giornata)
7 Sensazione di sapore di sangue in bocca ( frequentemente)
8 Salivazione accentuata, tipo “acquolina” quando mi accingo a mangiare (solo alcune volte)
9 Sensazione di dondolio/instabilità se in piedi fermo nello stesso punto per più di 5/8 minuti (es. in fila ad uno sportello)
10 Dolore alle ginocchia ed alle cosce, solo se sono in piedi, soprattutto dopo essere stato seduto o sdraiato anche solo per 15/20 minuti, e comunque il dolore si mantiene anche se meno forte altresì se sono in piedi e cammino ( sintomo che riscontro da circa 2/3 gg e che comunque rimane per gran parte della giornata se non tutta)
TUTTI I SINTOMI SOPRA DESCRITTI TENDONO A LENIRE SOLITAMENTE VERSO SERA O DOPO CENA PER POI SCOMPARIRE E RICOMPARIRE IN MANIERA GRADUALE DAL RISVEGLIO IN POI.
Domani alle ore 14:00 ho appuntamento per la visita con il neurologo, poi Le faccio sapere.
In attesa di una Sua risposta, porgo
cordiali saluti.
ho eseguito l' elettromiografia arti superiori ed inferiori ed il risultato è stato il seguente :
ENG : LAT ONDA F n.SPI ALLUNGATA BILAT. RESTANTI REPERTI NELLA NORMA
EMG : ALL' ESAME AD AGO DEL m. BRACHIORADIALE SX E m.I INTEROSSO DORSALE SX LIEVI SEGNI DI SOFFERENZA NEUROGENA PERIFERICA DI TIPO CRONICO. ATTIVITA' AL RIPOSO ASSENTE. NEI LIMITI DELLA NORMA I REPERTI AL m. BICIPITE BRACHIALE SX E m. DELTOIDE SX
CONCLUSIONI : LIEVI SEGNI DI SOFFERENZA NEUROGENA PERIFERICA DI TIPO CRONICO NEL TERRITORIO C6-C7-C8 SX, IN ASSENZA DI SEGNI DI DENERVAZIONE IN ATTO. NEI LIMITI DELLA NORMA I REPERTI AGLI ARTI INFERIORI.
Io comunque, malgrado il suddetto risultato, continuo a non sentirmi affatto bene, anche perchè il tutto è peggiorato ora la mia sitomatologia si presenta quasi tutti i giorni, anche adesso che le stò scrivendo, ovvero :
1 Senso di dolore tipo spilli al pettorale alto sx al braccio sx sino alla mano con formicolii sulle dita associato ad un dolore alla scapola sx (costante per tutta la giornata)
2 Difficoltà a piegare la gamba sx tipo per indossare le calze (prevalentemente al risveglio)
3 Senso di pesantezza e pressione alla nuca che aumenta se alzo la testa per guardare il alto o se mi piego/chino in avanti (costante per tutta la giornata)
4 Collo rigido e nodo alla gola (costante per tutta la giornata)
5 Fastidio tipo scossa/spilli che partono dalla pianta del piede sx e si irradiano sino al pettorale alto sx al braccio sx ed alla mano sx ( se cammino per almeno 15/20 minuti)
6 Sensazione di aria fredda nelle cavità nasali che aumenta se inspiro forte (costante per tutta la giornata)
7 Sensazione di sapore di sangue in bocca ( frequentemente)
8 Salivazione accentuata, tipo “acquolina” quando mi accingo a mangiare (solo alcune volte)
9 Sensazione di dondolio/instabilità se in piedi fermo nello stesso punto per più di 5/8 minuti (es. in fila ad uno sportello)
10 Dolore alle ginocchia ed alle cosce, solo se sono in piedi, soprattutto dopo essere stato seduto o sdraiato anche solo per 15/20 minuti, e comunque il dolore si mantiene anche se meno forte altresì se sono in piedi e cammino ( sintomo che riscontro da circa 2/3 gg e che comunque rimane per gran parte della giornata se non tutta)
TUTTI I SINTOMI SOPRA DESCRITTI TENDONO A LENIRE SOLITAMENTE VERSO SERA O DOPO CENA PER POI SCOMPARIRE E RICOMPARIRE IN MANIERA GRADUALE DAL RISVEGLIO IN POI.
Domani alle ore 14:00 ho appuntamento per la visita con il neurologo, poi Le faccio sapere.
In attesa di una Sua risposta, porgo
cordiali saluti.
[#5]
Credo che in prima istanza,
vista la sintomatologia da Lei descritta,
sia più indicata la visita con lo Specialista Neurochirurgo.
Se il Collega non ritiene opportuno un ev. trattamento neurochirurgico,
potrebbe essere utile rivolgersi al neurologo e poi ritornare dal suo Fisiatra di riferimento per individuare un programma rieducativo idoneo con tutti gli ulteriori accertamenti effettuati e già in suo possesso.
Cordialità.
vista la sintomatologia da Lei descritta,
sia più indicata la visita con lo Specialista Neurochirurgo.
Se il Collega non ritiene opportuno un ev. trattamento neurochirurgico,
potrebbe essere utile rivolgersi al neurologo e poi ritornare dal suo Fisiatra di riferimento per individuare un programma rieducativo idoneo con tutti gli ulteriori accertamenti effettuati e già in suo possesso.
Cordialità.
[#6]
Utente
Buongiorno Dott. Urbano,
venerdì sono andato dal Neurologo per la visita.
Effettivamente mi ha chiesto se prima fossi stato già visitato da un Neurochirurgo, cosa che di fatto non è stata (ma a questo punto visto che sia Lei che il Neurologo ipottizate una visita dal Neurochirurgo,crede sia opportuno che io la faccia ?)
Comunque ha visionato tutti i risultati RM e dell' elettromiografia e dopo avermi visitato ha appurato il seguente referto :
CONTRATTURA AL TRAPEZIO SX E PARESTESIE ARTO SUPERIORE SX.
Mi ha prescritto :
Tachipirina 1000 mg per 15 gg
Xanax 5 ggt 3/die
Reipostazione di fisioterapia ed attività fisica costante (si consiglia nuoto)
Cordilamente
venerdì sono andato dal Neurologo per la visita.
Effettivamente mi ha chiesto se prima fossi stato già visitato da un Neurochirurgo, cosa che di fatto non è stata (ma a questo punto visto che sia Lei che il Neurologo ipottizate una visita dal Neurochirurgo,crede sia opportuno che io la faccia ?)
Comunque ha visionato tutti i risultati RM e dell' elettromiografia e dopo avermi visitato ha appurato il seguente referto :
CONTRATTURA AL TRAPEZIO SX E PARESTESIE ARTO SUPERIORE SX.
Mi ha prescritto :
Tachipirina 1000 mg per 15 gg
Xanax 5 ggt 3/die
Reipostazione di fisioterapia ed attività fisica costante (si consiglia nuoto)
Cordilamente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4k visite dal 16/02/2012.
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