Ernia al disco-quale terapia?

Un anno fa, a seguito di una lombalgia cronica non derivante da traumi, il medico di base mi ha prescritto una RM rachide lombo sacrale. A seguito della RM il fisiatra mi ha prescritto solo gocce di Diazepam e di camminare molto ma non ci sono stati miglioramenti. La scorsa primavera il medico di base mi ha prescritto prima compresse di Colodrex e Muscoril e poi iniezioni di Muscoriol e Voltaren. Nessun miglioramento. In seguito ho iniziato un ciclo di esercizi posturali presso un centro convenzionato di Riabilitazione ma, a seguito di un peggioramento, il fisiatra mi ha intimato di smettere.Oggi Il dolore persiste da un anno con continuità, più forte il giorno e meno la notte; al mattino ho già mal di schiena. Il dolore è localizzato in corrispondenza delle ernie; è maggiore a destra e talvolta si irradia al fianco; più raramente si associa ad esso un dolore dorsale che dal centro si irradia ai lati della schiena. Svolgo un lavoro di scrivania. Circa ogni mezz'ora devo alzarmi e camminare per lenire il "bruciore" alla lombare. Il dolore si avverte anche se mantengo per un pò la posizione in piedi e se cammino molto, dopo un pò avverto la necessità di sederm e stirarmi. Ora, quando il dolore nn è forte, svolgo qualche esercizio di streching con le gambe piegate e da un mese e mezzo sono in cura presso un fisiatra che mi sta curando con iniezioni di mesoterapia direttamente nei punti nevralgici, aspettando la riabilitazione di Gennaio (percorso 2 COD. 724.0 pacchetto B). Per il momento i miglioramenti in termini di dolore sono impercettibili ma il fisiatra sostiene che non ho deficit motori agli arti inferiori (nè dolore) e che ho una buona mobilità, ma il dolore è ancora considerevole.Vorrei sapere quale terapia, alternativa a questa, si consiglia per lenire il dolore. Dovrò sostenere l'intervento chirurgico? Gli esercizi di ginnastica posturale o il pilates possono essermi utili? Riporto di seguito il referto della RM: "Scoliosi lombare sinistro convessa cui si associa un aspetto dismorfico su verosimile natura congenita dell'articolazione interapofisaria L5-S1 e dell'arco posteriore di S1 e di L5 a destra, referti da confermare con esame TC mirato da L4 a S1. Segni di Ipetrofia degenerativa interapofisaria a L4-L5 e L5-S1 bilateralmente con asimmetrico orientamento delle faccette a L4-L5. A L4-L5 il canale rachideo è di dimensioni ai limiti inferiori per la concomitante presenza di alterazioni degenerative osteodiscali e brevità congenita dei peduncoli. Modesta disidratazione e assottigliamento dei dischi intersomatici L4-L5 e L5-s1. A L4-L5 il disco mostra una protrusione posteriore ad ampio raggio cui si associa una piccola focalità erniaria mediana che risulta minimamente scesa in basso, che determina impronta sul sacco durale. A L5-S1 il disco mostra una protrusione posteriore ad ampio raggio con minima focalizzazione erniaria mediana che impronta il sacco durale. Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda.
Molte grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
senza vedere le immagini e senza visitarLa, non è possibile esprimere giudizi diagnostici e ancor meno terapeutici.
Si può intuire che la Sua colonna lombare è affetta da fenomeni discoartrosici che non sono emendati nè dalla terapia medica nè da quella fisiatrica, pur da tempo attuate.
E' probabile che la soluzione sia l'intervento chirurgico,ma a distanza non è possibile confermarlo.

Cordialmente
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Utente
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Grazie comunque per la sua risposta.
Cordiali saluti.