Condropatia femoro rotulea

Buongiorno, so che il mio problema è tutt'altro che originale, e a dire la verità in Internet è molto trattato, ma secondo me non in maniera non del tutto soddisfacente e anche confusa.

Lo scorso febbraio, mentre ero al lavoro e secondo me senza aver compiuto nessun movimento particolare, ho sentito un improvviso ed abbastanza intenso dolore al ginocchio destro. In seguito il ginocchio si è gonfiato ed il dolore è naturalmente rimasto per alcuni giorni. Non ho smesso di andare a lavorare. Lavoro in un reparto ospedaliero, sempre in piedi, ferma o camminando, e si tratta di un lavoro faticoso. In passato sono sempre stata abastanza sedentaria, inoltre sono sovrappeso.

Mi sono resa conto di avere un po' di valgismo alle ginocchia. In seguito a visita ortopedica mi è stata prescritta una ginocchiera, che non ho portato molto, perchè mi causava un po' di dolore e scendeva un po' sul ginocchio dopo qualche ora (la misura era giusta), ed esercizi per il vaso mediale obliquo, che ho eseguito per qualche tempo in un centro privato di fisioterapia, assieme ad esercizi ad una macchina chiamata "Vector" ed esercizi propriocettivi sui cuscini. Dopo quasi 2 mesi mi è stato consigliato di smettere e di continuare a casa con bicicletta, o acquagym, o nuoto o Nordic Walking (che avevo da pochissimo iniziato prima dell'episodio al ginocchio).

Nel frattempo ho applicato qualche impacco di argilla al ginocchio. Sentendomi un pochino disorientata, solo dopo un po' di tempo andata da una fisiatra, che mi ha consigliato di imparare degli esercizi per il vasto mediale da eseguire a casa, nonchè sedute di laser e magnetoterapia di 10 minuti ciascuna. La fisioterapista invece non mi ha praticamente mai fatto fare esercizi ma ha solo manipolazioni, massaggi e "stiramenti" con una cinghia: alla fine dei 10 giorni mi ha detto che secondo lei gli esercizi non potevano più servirmi ma che dovevo invece munirmi di un plantare. Sono quindi tornata dalla fisiatra che mi ha detto invece di continuare gli esercizi (nel frattempo comunque mi sono fatta fare il plantare, che porto da quasi 2 mesi).

La fisioterapista mi ha insegnato un paio di esercizi ma mi ha detto di essere d'accordo con la sua collega precedente e che comunque di esercizi, che servirbbero a poco, ne dovrei fare un'infinità; inoltre, senza delle previe manipolazioni o massaggi gli esercizi contribuirebbero solo ad usurare la cartilagine; una sua collega mi ha detto che dovrò rimanere così, che al momento ho tra l'altro il tendine un po' infiammato.

Cosa mi rimane da fare adesso? Conosco una fisioterapista che ha risolto la sua sindrome con il nuoto, ma leggo in internet che il vasto mediale nel nuoto non è quai per nulla sollecitato, non capisco se venga consigliato semplicemente perchè è un'attività in scarico o perchè aiuta con questa patologia. La mia risonanza: "non evidenti significative alterazioni del segnale a provenienza dai segmenti ossei esplorati.

Nei limiti gli spessori cartilagini articolari alcompartimento femoro tibiale. Modesta irregolarità del profilo della cartilagine articolare della cresta rotulea e della faccetta articolare mediale della rotula in rapporto a sofferenza condriale. La rotula è leggermente laterodeviata con ridotto angolo di tilt ed iperpressione esterna. non significativo versamente intraarticolare. Conservato il cuscinetto adiposo di Hoffa ed i tendini rotuleo e quadricipitale. Si riconoscono come di norma i menischi. Regolari i legamenti crociati e collaterali."

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Dr. Luca Pace Medico fisiatra 80
Buongiorno,
premesso che è necessaria sempre la visita da uno specialista distinguerei nell'ambito del trattamento del problema una prima fase nella quale è importante ridurre il dolore e l'infiammazione ( terapia fisica mirata ma anche ciclo di trattamento infiltrativo con ac. ialuronico cross-linkato o steroide se possibile e necessario ) e solo successivamente la rieducazione motoria con trattamento mirato al rinforzo selettivo del vasto mediale, ma prima di tutto ciò è necessario prendere coscienza del fatto che perdere il peso in eccesso è necessario per impedire un sovraccarico articolare costante che renderebbe inutili i trattamenti, specialmente se la sua attività lavorativa è gravativa per le ginocchia.Saluti. Dott.Luca Pace

Dr. Luca Pace