Le ferie iniziai

Buongiorno,
sono un ragazzo di 24 anni e gioco a pallacanestro da quando ne avevo 8. Dallo scorso marzo soffro di pubalgia bilaterale che mi impedisce di svolgere qualsiasi attività sportiva.
Ad inizio marzo, durante una partita, ho sentito un fastidio muscolare sull'inguine sinistro, ma ciò non mi impedì di proseguire e concludere la suddetta gara.
Nei giorni successivi avvertivo però ancora lo stesso dolore che, nel giro di pochi giorni, si era portato su entrambi gli aduttori. Andai allora ad una visita dal mio ortopedico di fiducia che mi disse di riposare per almeno 7gg sostenendo che i miei aduttori fossero contratti forse a causa della intensa attività agonistica.
Passati questi giorni però, il dolore non tendeva ad attenuarsi. Tornato dallo stesso ortopedico egli mi consigliò allora un ciclo di Tecar Terapia. Dopo circa una decina di sedute di questa terapia dal fisioterapista ripresi gli allenamenti dato che il dolore si era pian piano alleviato. Alla ripresa dell attività fisica avvertivo ancora però un po di dolore ad entrambi gli aduttori, dolore che però consideravo normale dato che, tra riposo e tecar terapia, ero rimasto fermo per oltre un mese.
Ad inizio maggio, dopo circa 10 giorni dalla ripresa effettiva della mia attività agonistica, giocai interamente una partita. Questo mio sforzo scatenò definitivamente la pubalgia che mi colpì in maniera così molto forte nei giorni successivi alla gara in questione.
Dovetti stare per circa 4 giorni a casa nel letto imbottito di antinfiammatori dato che la patologia era diventata cosi forte da colpire anche la punta del pene dandomi dei dolori davvero molto forti per diversi giorni.
Appena questi dolori fortissimi si alleviarono andai da un medico specialista per farmi visitare. La sua diagnosi fu la seguente: “il paziente è affetto da qualche tempo di sintomatologia dolorosa localizzata al distretto pelvico in particolar modo alla ragione pubica nella sua parte mediale. Il dolore è intermittente e legato alle sollecitazioni motorie specie a fine carico. Alla palpazione non dolore ai tendini aduttori e piramidali, dolore invece alla pressione a livello centro pubico sulla sindesmosi. A mio parere si tratta di una pubalgia subacuta dovuta ad iperlordosi lombare con disnmetria funzionale del bacino in soggetto con carico esterno retropodalico”. Feci, come prescrittomi dallo stesso dottore, una radiografia del bacino incentrata sul pube e presi per il primo periodo del Naprosyn 500mg associato ad un inibitore della pompa protonica per 20gg.
Passati poi i successivi 40 gg di riposo assoluto che il medico stesso mi aveva consigliato, visto che non notavo nessun tipo di sensibile miglioramento iniziai un ciclo di mesoterapia al pube con prodotti omotossicologici (mercurius e drocerinum mi pare…). Contemporaneamente alla mesoterapia iniziai anche un ciclo di ginnastica posturale di rieducazione con esercizi analitici/segmentari, esercizi di rieducazione posturale globale e di rieducazione della massa muscolare. Lavorai quindi molto sulle classiche posture a terra, sulla tavoletta in equilibrio per aumentare la mobilità del bacino che, secondo il massofisioterapista che mi seguiva andava migliorata ed era una delle cause che mi aveva portato a questo tipo di dolore, ed inoltre altri tipi di esercizi sempre legati alla mobilità del bacino e alla rieducazione posturale.
Durante l estate, pur avendo fatto sia la mesoterapia che avendo continuato questo tipo di ginnastica in palestra, il dolore era diventato praticamente cronico e mi perseguitava per tutta la durata del giorno sia che stessi a letto coricato che in piedi con epicentro nella zona del pube, dolore che si protraeva anche verso il basso colpendo entrambi gli aduttori.
Passate le ferie iniziai a settembre anche un ciclo di laser terapia, dallo stesso massiofisoterapista, che però dopo poche sedute interruppi perché non diede alcun risultato. L’unico miglioramento riuscii ad averlo grazie alla digitopressione locale (a cui sono sottoposto ancora adesso) ad inserzione pubica e il massaggio trasversale profondo. Il dolore era davvero forte durante questo tipo di intervento però, nel corso della settimana ne traevo benefici poichè il dolore si era leggermente attenuato e spostato di zona. All’inizio di questa terapia manuale, infatti, il dolore era diffuso proprio sull’inserzione addominale cioè nella parte, diciamo, alta del pube. Ora, invece, il dolore si è abbassato proprio sull’osso pubico, nella parte inferiore del pube, mentre nella parte alta ormai il problema non persiste più. Attualmente il dolore sorge spesso quando mi trovo seduto in determinate posizioni mentre se cammino oppure sto in piedi anche per diverso tempo non sento nulla di strano. Qualche volta mi capita anche di sentire dolore se divarico le gambe in maniera ampia oppure se faccio movimenti magari un po bruschi.
Durante tutte queste sedute in palestra di ginnastica posturale e di digitopressione il massofisioterapista ha provato anche ad introdurre qualche minuto di corsa leggera per iniziare a rimettere in moto i miei muscoli e, soprattutto, per vedere come reagivo a tale sollecitazione.
Durante lo sforzo, che non si può davvero considerare prolungato, non avvertivo (e non avverto tutt ora) alcun tipo di dolore particolare ma solo, al massimo, qualche leggero fastidio. Il problema però sore nelle ore successive all’ attività. Infatti il giorno dopo, di solito, il dolore inizia a farsi sentire per almeno 48 ore sempre incentrato sul pube e sugli aduttori.
Ho anche effettuato una visita osteopatica, ma l’osteopata in questione non ha rilevato particolari problemi su cui potesse lavorare sostenendo che il mio problema non poteva sorgere da una causa traumatologica e che la mia mobilità sulla schiena e sul bacino era buona.
A monte di tutto ciò c’è però da dire che, nell anno 2006, iniziai a soffrire di una discopatia scoperta anch essa dopo un infortunio di gioco. La Rnm che feci nel luglio 2006 trovò “il IV disco lombare ipointenso con devordo ad ampia base del profilo posteriore reperto più evidente in sede mediana dove si apprezzano una piccola lesione ernaria ancora contenuta che non determina conflitti disco radicolari. Il V disco invece è normale per dimensione ed intensità segnale e debordodel profilo posteriore che determina la scomparsa dei piani dei clivaggio adiposi peridurali ma senza conflitti disco radicolari”.
Questa piccola ernia mi fece infiammare il nervo sciatico alla radice dandomi per tutta l estate del 2006 un forte dolore dal gluteo fino al ginocchio nella parte posteriore.
Il mio ortopedico di fiducia mi consigliò quindi un ciclo di ginnastica metodo Mezieres che svolsi per diversi mesi tra il 2006 e il 2007 e che mi diede una maggiore mobilita ed elasticità alla schiena, cosa che non avevo mai avuto prima d ora. Infatti lavorando soprattutto sui flessori di entrambe le gambe riuscii ad avere maggiore mobilità della mia schiena tanto che ora riesco senza problemi a toccarmi le punte dei piedi con le mani cosa che prima proprio non riuscivo a fare.
Dopo aver raccontato tutti i problemi che ho avuto negli ultimi anni, vorrei sapere, dato che il dolore è ancora presente e non sembra volersene andare,se fosse il caso di eseguire determinate tipologie di esami che possano evidenziare se effettivamente il mio dolore è portato da un problema di pubalgia vera e propria o se per caso ci fosse un problema di un altro tipo.
In pratica vorrei sapere se, visto il mio quadro clinico, è il caso o meno di essere sottoposto ad esami relativi ad esmpio ad intestino o testicoli che potrebbero magari portare questo tipo di disturbo. Premetto però che non ho mai avvertito alcun sintomo particolare né ai testicoli, né alle vie urinarie né tanto meno al mio intestino nel corso di questi mesi. Inoltre vorrei sapere se sia il caso o meno di effettuare una RNM o una TAC nella zona di dolore per vedere eventuali problemi ossei o dei tessuti.
Secondo il mio ortopedico e il massofisioterapista non serve fare questo tipo di esami dato che il mio problema, secondo loro, è sorto dal mutamento che ha avuto la mia schiena nell’arco di questo ultimo anno, mutamento che ha portato il pube a lavorare in maniera diversa rispetto a quanto faceva negli anni precedenti da cui poi è nata questo tipo di sofferenza.
Sono ormai nove mesi che questo problema mi affligge e non mi da tregua e inizio ad essere seriamente preoccupato e vorrei avere un parere da un altro medico specializzato.
Grazie per una eventuale risposta.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. sig. Stefano, consulti uno specialista ortopedico ed un fisiatra per curare la sua sindrome degli adduttori della coscia o pubalgia.
E' importante fare fisioterapia, laser, ultrasuoni, ionoforesi, rifaccia l'ecografia , ginnastica specifica e terapia farmacologica topica.
Ed abolizione dell'attività ginnico-sportiva per almeno tre mesi.
Curi la discopatia lombare con protrusione discale e/o ernia contenuta con cure farmacologiche e fisiochinesiche specifiche.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra//Medicina dello Sport
Messina


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie mille Dottore,
Lunedi scorso ho fatto una visita da un fisiatra specialista che mi ha diagnosticato "una spiccata retrazione della muscolatura flessoria del ginocchio e degli psoas in assenza di segni di sofferenze radicolari in atto".
In pratica secondo il dottore la causa della mia patologia è il problema allo ileopsoas (o psoas) che, essendo molto corto e contratto, ha causato questa forte tendinopatia ai miei aduttori e al pube.
Mi ha consigliato di fare moltissimo stretching prendendo spunto dal libro di Anderson "Esercizi di streching". Praticamente secondo lui facendo molti di questi esercizi per la parte lombare e per la parte di inguine anca e pube dovrei guadagnare un miglioramento nella elasticità dello psoas e degli aduttori che sono molto contratti da sempre in modo tale da evitare in futuro di incorrere ancora in problemi di questo tipo.
Attualmente sono ormai 6 mesi che non pratico nessuna attività sportiva dato che la semplice corsa mi provoca dolore subito dopo lo sforzo, dolore che si protrae per diversi giorni successivi.
Inoltre mi è stato consigliato, dal massofisioterapista che mi sta curando, di iniziare a mettere in moto un po il mio fisico praticando un po di nuoto almeno due volte la settimana dato che la parte degli esercizi segmentali è ormai terminata e il ciclo di digitopressione locale è stato sufficentemente lungo.
Sul nuoto penso proprio di non avere problemi dato che d estate spesso ho nuotato traendo beneficio per quanto riguarda il dolore che avevo. Durante questi mesi come le ho gia scritto ho fatto molta fisioterapia e anche del laser ma senza aver trovato dei giovamenti sensibili.
Pensa che questo tipo di fisioterapia (ossia stretching e nuoto) sia utile veramente per risolvere la causa dei miei problemi?
Invece per quanto riguarda il dolore vero e proprio posso intervenire con qualche altro tipo di cura, come onde d urto o ancora la mesoterapia, oppure basta il riposo?
Per quanto riguarda, infine, esami clinici ad esempio su testicoli o intestino posso non eseguirli o è meglio farli?

Grazie ancora per la pazienza.