Riabilitazione post ictus

Salve,
mia mamma (68) nel giugno 2010 ha avuto un grave ictus, riportando un’emiplegia sinistra.Ha seguito diversi cicli di riabilitazione intensiva in cliniche specializzate(la prima volta alla Fondazione S.Raffaele di Ceglie Messapica (BR) e poi due volte al S.Raffaele di Sulmona) oltre alla riabilitazione che ha fatto nei periodi in cui è stata a casa.
Ora sta per terminare il secondo ricovero a Sulmona e ci hanno suggerito di non attendere troppo per un successivo ricovero che non potrà essere però nella stessa struttura (dove mia mamma si è trovata molto bene). Non siamo riusciti a trovare strutture adeguate o che la accettino in Puglia (dove mia mamma risiede) e per questo stiamo pensando a ricoveri presso altre regioni.
Ci hanno suggerito Ferrara come centro di alta qualità per queste patologie, ma stiamo anche cercando nella zona di Roma poiché lei ha un fratello da quelle parti e sicuramente sarebbe più contenta se andasse in un posto in cui potrebbe ricevere una visita giornaliera.

Proprio a tale scopo volevo chiedere un suggerimento su quali cliniche sarebbero adatte alla riabilitazione intensiva e quali, tra le tante che ci saranno nella zona di Roma, sarebbero consigliabili per alta specializzazione e anche per la qualità dell’assistenza infermieristica (mia mamma durante questi mesi ha avuto talvolta esperienze non positive).

Grazie per l’attenzione

Cordiali Saluti

Luigi Pistoni
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4
Egregio signore,
per quanto riguarda il suggerimento su Roma non saprei cosa riponderLe, altri Colleghi iscritti che operano sul luogo, sapranno essere più precisi di me, eventualmente potrebeb anche chiedere ai Colleghi a Sulmona avendo una rete sdi Strutture afferenti alla stessa casa madre, presenti anche su Roma.
Intervengo in merito alla Sua richiesta dato che lavoro in una struttura in Puglia, Regione che come anche altre, presenta alcune specifiche Normative in ambito Sanitario, non sapendo se Sua madre è residente in Puglia o meno; in particolare il paziente Riabilitativo può accedere in Strutture di tipologia Intensiva per un periodo massimo di sessanta giorni e che, tra un ricovero ed un altro, deve intercorrere un periodo non inferiore ai sei mesi
In caso contrario il ricovero risulta "incongruo" e pertanto la richiesta non può essere accolta
Il trattamento può essere invece svolto presso Strutture di Riabilitazione "Estensiva" per periodi più lunghi e non vincolato ai canonici sessanta giorni

Mi è sembrato corretto farLe questa precisazione al fine di non incorrere in fastidiosi ritardi di ordine non clinico, ma burocratico, che potrebebro ritardare l'esecuzione dei trattamenti suggeriti alla paziente

Cordiali saluti

Dr. Mirko Parabita

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