Rmn lombo sacrale e dolore,aiuto....
Egregi dottori
è da circa un paio di mesi che ho dolore alla zona lombare e anca dx,la notte spesso mi sveglio dal dolore e i Fans non hanno un grande effetto.Non ho avuto incidenti ne cadute.Ho 35 anni,pochissima attività fisica e passo molte ore davanti al pc.
Ho preso un appuntamento presso un fisioterapista ma fino al 29 dovrò attendere.Ieri ho ritirato la RMN eseguita pochi giorni fa e questo è il referto
"Tutti i dischi intersomatici lombari presentano alterazioni degenerative con spessore ridotto e segnale RM modificato per disidratazione;concomitano alterazioni degenerative dei corpi vertebrali,specie a livello dei piatti e fatti degenerativi delle faccette articolari con osteofitosi marginali.Modesta sporgenza posteriore mediana del disco L3-L4 ed L4-L5 lambisce il sacco durale e contatta le tasche radicolari contigue.I fenomeni degenerativi discali e somatici si estendono al passaggio dorso-lombare senza però sporgenze tali da determinare impegno durale e mieloradicolare.Le faccette articolari hanno configurazione ipertrofica con fatti degenerativi associati a produzioni osteofitarie dirette anche antero-medialmente tanto da contattare da dietro le tasche radicolari corrispondenti"
Qualcuno può illustrarmi la mia situazione e consigliarmi l'iter da seguire??Grazie a tutti
BENEDETTA
è da circa un paio di mesi che ho dolore alla zona lombare e anca dx,la notte spesso mi sveglio dal dolore e i Fans non hanno un grande effetto.Non ho avuto incidenti ne cadute.Ho 35 anni,pochissima attività fisica e passo molte ore davanti al pc.
Ho preso un appuntamento presso un fisioterapista ma fino al 29 dovrò attendere.Ieri ho ritirato la RMN eseguita pochi giorni fa e questo è il referto
"Tutti i dischi intersomatici lombari presentano alterazioni degenerative con spessore ridotto e segnale RM modificato per disidratazione;concomitano alterazioni degenerative dei corpi vertebrali,specie a livello dei piatti e fatti degenerativi delle faccette articolari con osteofitosi marginali.Modesta sporgenza posteriore mediana del disco L3-L4 ed L4-L5 lambisce il sacco durale e contatta le tasche radicolari contigue.I fenomeni degenerativi discali e somatici si estendono al passaggio dorso-lombare senza però sporgenze tali da determinare impegno durale e mieloradicolare.Le faccette articolari hanno configurazione ipertrofica con fatti degenerativi associati a produzioni osteofitarie dirette anche antero-medialmente tanto da contattare da dietro le tasche radicolari corrispondenti"
Qualcuno può illustrarmi la mia situazione e consigliarmi l'iter da seguire??Grazie a tutti
BENEDETTA
[#1]
Innanzi tutto le consiglio di prendere appuntamento con Fisiatra prima di recarsi da un fisioterapista,per ciò che concerne il suo quadro diagnostico deve essere comunque relazionato ad un quadro clinico e soprattutto semeiologico acquisibile mediante un'accurata visita del suo rachide, perchè i problemi che lei palesa potrebbero dipendere da problematiche muscolari, conflitto disco-radicolare, ecc ecc e per ognuna di queste patologie c'è un ben codificato quadro sintomatico-semeiologico. Rimanendo a disposizione per ogni altro chiarimento le invio i miei saluti.
Dott.Antonio Cobisiero
Dott.Antonio Cobisiero
[#2]
concordo con il collega Corbisiero, prima di andare da un fisioterapista bisognerebbe andare sempre da un fisiatra, non per interesse di categoria ma per correttezza diagnostica e di conseguenza terapeutica.
Nel caso esposto non è possibile dare un piano terapeutico adeguato e specifico, vi sono sicuramente delle componenti posturali da valutare e di conseguenza la terapia deve essere fatta specificamente sulla paziente mediante una visita.
Sicuramente saranno utili i classici presidi farmacologici con FANS e di medicina fisica con TENS e correnti diadinamiche e genericamente dei massaggi ma la parte manipolativa e chinesiologica vera e propria può essere stabilita solo dopo un esame clinico.
Cordiali saluti
Nel caso esposto non è possibile dare un piano terapeutico adeguato e specifico, vi sono sicuramente delle componenti posturali da valutare e di conseguenza la terapia deve essere fatta specificamente sulla paziente mediante una visita.
Sicuramente saranno utili i classici presidi farmacologici con FANS e di medicina fisica con TENS e correnti diadinamiche e genericamente dei massaggi ma la parte manipolativa e chinesiologica vera e propria può essere stabilita solo dopo un esame clinico.
Cordiali saluti
Dr. med. Cosimo SAVOIA
[#3]
Concordo con il parere dei colleghi. Bisogna vedere se il quadro di RMN ha un corrispettivo con quello clinici, in quanto le sporgenze dei dischi vanno a lambire i nervi, pertanto bisogna vedere se oltre al dolore questo può darle sintomi scarsamente avvertiti da chi ne soffre ma che con usame obiettivo potrebbero emergere e da lì vedere se l'approccio terapeutico deve anche essre farmacologico. Questo come esempio generale, nel suo caso la situazione va valutata con una visita che solo un medico specialista può farle (es. fisiatra) ed eventualmente contattare un fisioterapista, se esiste una specifica indicazione fisioterapica.
Cordiali saluti
Alberto Giattini
Cordiali saluti
Alberto Giattini
Dr Alberto Giattini
Fisiatra
[#4]
Medico fisiatra
tutto cio' che i miei colleghi hanno detto mi trova pienamente d'accordo. Come fisiatra ritengo che per i disturbi presentati da Lei possano trovare un miglioramento con tecniche di rieducazione posturale globale o con Mckenzei che sono trattamenti molto indicati per il suo problema, ma sempre e comunque dopo una attenta valutazione fisiatrica, saluti
[#5]
Gentile signora Benedetta, intervengo in questo contesto nella qualità di Specialista Fisiatra e Docente Universitario di Medicina Fisica e Riabilitativa, nella Scuola di Specializzazione per Medici Fisiatri e nei Corsi di Laurea per Tecnici Fisioterapisti, non certo per i motivi tecnici da lei chiesti, avendo espresso già il loro parere autorevoli Colleghi Fisiatri, ma solo per chiarire a lei ed agli utenti, quanto già accennato dagli stessi Colleghi intervenuti, e non certamente per interesse di categoria o per consociativismo professionale,ma per realtà tecnico-scientifica, istituzionale e legale.
Ossia che il Fisioterapista, o Terapista della Riabilitazione, non è un Medico Specialista, ma è l'importante ed indispensabile collaboratore tecnico del Fisiatra, l'attuatore, l'esecutore materiale di ogni programma terapeutico riabilitativo prescritto dallo Specialista del settore anatomo-funzionale da riabilitare o dal Fisiatra dopo un consulto specialistico. Naturalmente in quelle pratiche e manovre riabilitative di sua competenza e non in altre ove non può intervenire, in quanto è necessaria la " manu medica " dello Specialista Fisiatra .
Così come il tecnico radiologo per il Medico Radiologo, l'ostetrica/o per il Medico Ginecologo, il tecnico gessista per il Medico Ortopedico-Traumatologo, il tecnico elettro-ecocardiografista per il Cardiologo, il tecnico di laboratorio per il Medico Analista, il Microbiologo, ecc. ecc.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Ossia che il Fisioterapista, o Terapista della Riabilitazione, non è un Medico Specialista, ma è l'importante ed indispensabile collaboratore tecnico del Fisiatra, l'attuatore, l'esecutore materiale di ogni programma terapeutico riabilitativo prescritto dallo Specialista del settore anatomo-funzionale da riabilitare o dal Fisiatra dopo un consulto specialistico. Naturalmente in quelle pratiche e manovre riabilitative di sua competenza e non in altre ove non può intervenire, in quanto è necessaria la " manu medica " dello Specialista Fisiatra .
Così come il tecnico radiologo per il Medico Radiologo, l'ostetrica/o per il Medico Ginecologo, il tecnico gessista per il Medico Ortopedico-Traumatologo, il tecnico elettro-ecocardiografista per il Cardiologo, il tecnico di laboratorio per il Medico Analista, il Microbiologo, ecc. ecc.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 11/08/2007.
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