Tecar terapia - emofilia
Gentile dottore,
scrivo per avere un suo parere in merito al trattamento di un ematoma muscolare.
Premetto che sono affetto da emofilia A, lieve.
Per facilitare il riassorbimento di un grosso ematoma (7x3cm) al medio gluteo, dovuto da un'iniezione di benzilpenicillina effettuata in data 30 luglio, mi è stato proposto di effettuare delle sedute di Tecar-terapia ed un trattamento farmacologico con Fortilase.
Qual è la sua opinione in merito?
La ringrazio molto per l'attenzione.
Cordiali saluti.
scrivo per avere un suo parere in merito al trattamento di un ematoma muscolare.
Premetto che sono affetto da emofilia A, lieve.
Per facilitare il riassorbimento di un grosso ematoma (7x3cm) al medio gluteo, dovuto da un'iniezione di benzilpenicillina effettuata in data 30 luglio, mi è stato proposto di effettuare delle sedute di Tecar-terapia ed un trattamento farmacologico con Fortilase.
Qual è la sua opinione in merito?
La ringrazio molto per l'attenzione.
Cordiali saluti.
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non vedo controindicazioni; chi le farà l'applicazione (ma sarà un medico?) in base alla visita potrà stabilire se usare il metodo capacitivo o resistivo (personalmente penso che nel suo caso probabilmente sarà più indicato quello capacitivo che è specifico per muscoli e sistema circolatorio), questa opzione dipende anche se l'operatore è in possesso di un apparecchio di ultima generazione con entrambe le possibilità o se ha l'apparecchio vecchio con solo il sistema capacitivo.
Quindi deciderà anche la potenza e il tempo di applicazione; vi sono delle componenti pratiche di utilizzo da considerare al momento della visita per cui è inutile proporre dei termini, vista la data di insorgenza del problema potrebbero essere prese in considerazione diversi livello di trasferimento energetico in quanto ormai il danno dovrebbe essere ampiamente stabilizzato (sfruttamento della vasodilatazione capillare e precapillare).
Capisco che scrivere ancora potrebbe complicare la comprensione per chi non è pratico di questa terapia, in sintesi, non vi è controindicazione ma poi l'utilizzo, non essendo standardizzato dipende dall'operatore (che spesso non è un medico) e dalla sua esperienza.
saluti
Quindi deciderà anche la potenza e il tempo di applicazione; vi sono delle componenti pratiche di utilizzo da considerare al momento della visita per cui è inutile proporre dei termini, vista la data di insorgenza del problema potrebbero essere prese in considerazione diversi livello di trasferimento energetico in quanto ormai il danno dovrebbe essere ampiamente stabilizzato (sfruttamento della vasodilatazione capillare e precapillare).
Capisco che scrivere ancora potrebbe complicare la comprensione per chi non è pratico di questa terapia, in sintesi, non vi è controindicazione ma poi l'utilizzo, non essendo standardizzato dipende dall'operatore (che spesso non è un medico) e dalla sua esperienza.
saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 08/09/2010.
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