Coccigodinia: donna di 44 anni
Sono una donna di 44 anni. All'età di 41 anni, un anno dopo aver partorito tramite cesareo, ho subito un incidente col motorino. Nella caduta non ho riportato alcuna frattura o altri problemi gravi. Sei mesi dopo però è iniziato un dolore sacrale che si presentava quando stavo seduta su superfici dure (talloni,panche di legno,sedie di plastica): a parte i talloni che non riuscivo a sopportare, sul legno o la plastica per 10 minuti o più riuscivo a stare seduta ma nel momento in cui mi rialzavo la fitta/bruciore era terribile. La mia fisiochinesiterapista riusciva a farmi passare il dolore per una settimana ma poi si ripresentava. Dopo qualche mese mi ha consigliato una radiografia sacrale che però è risultata negativa. Ho fatto qualche trattamento osteopatico che, con manovre dall'ano, tendeva a "raddrizzare" l'ultima vertebra sacrale che "sembrava" dalla radiografia un pò storta ma anche il beneficio di questo trattamento è durato una sola settimana. Poi ho provato delle infiltrazioni di ozono senza alcun beneficio. Nel frattempo non riuscivo più a stare seduta senza ciambella. Dopo 14 mesi dall'incidente ho eseguito una risonanza magnetica lombosacrale dalla quale non si evidenziava nulla. Ho fatto quindi una visita ortopedica, l'ortopedico mi ha consigliato il mobic che però non è servito a nulla ed una risonanza alle anche per bacino definendo il mio problema non sacrale bensì "da sellino di bicicletta". Anche la seconda risonanza non ha evidenziato nulla. Ho fatto 5 iniezioni intramuscolari di bentelan e novalgina con modesti risultati (a distanza di 15gg ho avuto un miglioramento da me stimato del 30%) perchè rientrando a lavorare dovevo poter stare seduta 8/9 ore. Ho provato poi a consultare un neurologo che ha osato questa diagnosi: al momento della caduta si è formato un ematoma che "disturbava" qualche nervo, a distanza di 1 anno e mezzo l'ematoma si era per forza riassorbito ma probabilmente restava "la memoria del corpo" e mi ha prescritto la gabapentina con scarsi risultati (-20% del dolore)e secondariamente mi ha suggerito di intensificare il nuoto! Ho consultato un secondo neurologo che mi ha prescritto il Lamictal con zero risultati e secondariamente l'antidepressivo Cymbalta (dicendomi però che ero tutto tranne depressa!)che io non ho provato. Ho consultato un chiropratico che ha ricondotto il problema ai muscoli delle mie gambe che non funzionavano quasi ma anche lì, in 4 sedute, non ho ottenuto nulla. Ho provando l'agopuntura con anche iniezioni di lidocaina e Depo-Medrol senza però alcun beneficio. Ho fatto test reumatologici tutti negativi. Grazie al consulto ottenuto 1 anno fa tramite questo sito da parte di un neurochirurgo ho anche tentato nel dicembre scorso un’operazione alla schiena in mininvasiva per “ripulire” il disco L1-S5 il cui bordo risultava, dalla RM lombosacrale, rovinato; Purtroppo neppure l’operazione ha portato miglioramento e sono sempre più disperata. Mi sono recata recentemente da un fisiatra (specialista mai contattato prima) che ha tentato con 4 iniezioni di anestetico e cortisonico nei trigger point, che lui ha identificato come molto doloranti, posti appena sopra le natiche ma non c’è stato nessun miglioramento. Mi propone ora di verificare la possibilità di un trattamento del pavimento pelvico da attuarsi con manovre dall’ano. C’è ancora qualcosa che non mi è stato proposto che a Suo giudizio può esser utile? Navigando ho letto qualcosa circa il nervo pudendo ed il muscolo piriforme: potrebbe essere il mio caso? Ci sono ulteriori esami da fare? Elettromialgia per esempio oppure ecografie? Tutto sommato i miei esami diagnostici sono stati molto ridotti (una radiografia e 2 risonanze magnetiche). La ringrazio fin d’ora.
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Medico fisiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali
Sicuramente ha provato tutti gli approcci possibili, sig.ra. L'ipotesi del muscolo piriforme non sembra plausibile perchè non corrisponde tipicamente alla sede del dolore. Il muscolo piriforme, se infiammato, porta ad un dolore che simula la lombosciatalgia cosiddetta "mozza", interessante quindi il gluteo.
Diverso è il caso del nervo pudendo che quasi potrebbe corrispondere alla sede del suo dolore.
Altri esami da eseguire non saprei perchè ha già sofferto abbastanza.
L'ecografia potrebbe essere valida per individuare possibili raccolte fluide che comprimano la regione coccigea ma è pur vero che l'RMN ha escluso qualsiasi neoformazione in tal senso.
L'elettromiografia dovrebbe essere specifica per il plesso sacrale ma la avverto che potrebbe provare non pochi disagi nella esecuzione per cui si consulti prima col suo medico curante e si faccia informare sulle modalità.
L'RX eseguita nell'immediatezza del trauma è stata valutata dagli specialisti? Le RX successive non hanno la stessa valenza. L'ipotesi di una micro-sofferenza locale sembra essere la più plausibile e fa specie che il trattamento osteopatico (soprattutto viscerale e non solo locale a livello anale) non abbia sortito effetti.
Diverso è il caso del nervo pudendo che quasi potrebbe corrispondere alla sede del suo dolore.
Altri esami da eseguire non saprei perchè ha già sofferto abbastanza.
L'ecografia potrebbe essere valida per individuare possibili raccolte fluide che comprimano la regione coccigea ma è pur vero che l'RMN ha escluso qualsiasi neoformazione in tal senso.
L'elettromiografia dovrebbe essere specifica per il plesso sacrale ma la avverto che potrebbe provare non pochi disagi nella esecuzione per cui si consulti prima col suo medico curante e si faccia informare sulle modalità.
L'RX eseguita nell'immediatezza del trauma è stata valutata dagli specialisti? Le RX successive non hanno la stessa valenza. L'ipotesi di una micro-sofferenza locale sembra essere la più plausibile e fa specie che il trattamento osteopatico (soprattutto viscerale e non solo locale a livello anale) non abbia sortito effetti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 11/06/2010.
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