Retileinizzazione colonna vertrebrale
Salve, ho 30 anni, ho subito un intervento di ricostruzione legamentosa a 16 anni (crociato anteriore dx), in ginocchia con valgismo naturale e lassità legamentosa. Dopo pochi mesi ho iniziato ad accusare un forte mal di schiena, non riuscivo a mantenere la stazione eretta per più di 30 minuti a causa dell'insorgenza di forti dolori alla schiena. Dopo un ciclo di osteopatia e plantare sono stata meglio. Per alcuni anni tutto bene. Poi in dicembre sono andata a lavorare in un centro commerciale per 2 mesi come commessa e dopo 20 giorni mi si è bloccata la schiena, un dolore insopportabile e a distanza di 2 mesi la schiena è ancora rigidissima. le lastre hanno evidenziato "rettilineizzazione del tratto lombare e cervicale, fenomeni spondilosici tratto lombare, spazio discale ridotto a valle di C5, spazio discale ridotto a valle di C7"; la RMN ha evidenziato: "retileinizzaione tratto lombare e cervicale, modesta protrusione discale C4-C5 in sede paramediana sx." Ho dovuto lasciare il lavoro perchè ho la schiena molto rigida e non riesco a stare in piedi per più di 20 minuti, mi si irrigidisce ulteriormente la schiena e il dolore divente insopportabile. Vorrei qualche consiglio sul tipo di terapia da approntare: ginnastica posturale, osteopatia... grazie
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Gentile signora,
la terapia migliore da attuarsi, è da stilare dopo un approfondito esame obiettivo "de visu", con valutazione e monitoraggio dei risultati ottenuti che spesso necessitano di "aggiustamenti" durante l'effettuazione delle stesse terapie prescritte.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista fisiatra della sua zona di residenza, in modo che,
dopo una valutazione approfondita,
sarà in grado di stilare un PIANO DI TRATTAMENTO INDIVIDUALE e programmare successive valutazioni periodiche necessarie per le eventuali modifiche terapeutiche.
Cordialità.
la terapia migliore da attuarsi, è da stilare dopo un approfondito esame obiettivo "de visu", con valutazione e monitoraggio dei risultati ottenuti che spesso necessitano di "aggiustamenti" durante l'effettuazione delle stesse terapie prescritte.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista fisiatra della sua zona di residenza, in modo che,
dopo una valutazione approfondita,
sarà in grado di stilare un PIANO DI TRATTAMENTO INDIVIDUALE e programmare successive valutazioni periodiche necessarie per le eventuali modifiche terapeutiche.
Cordialità.
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 22/02/2010.
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