Microfratture piede destro

In data 10/07 ho sbattuto pesantemente la pianta del piede, che si è riverso verso la caviglia, le lastre non hanno evidenziato fratture. Il trauma è stato molto forte e non ho potuto deambulare per molti giorni, vista la persistenza del dolore e l'impossibilità a mettere in carico il piede destro (non riuscivo neanche a scendere le scale) all'inizio di ottobre sono andata da un ortopedico che mi ha confermato l'assenza di fratture e che mi ha prescritto Tecar e esercizi per il recupero funzionale del polpaccio, presso un fisioterapista. Trascorsi altri 2 mesi senza risultati apprezzabili, nonostante esercizi e Tecar, (persisteva il dolore, sebbene diminuito, e non riuscivo ancora a mettere il piede in carico) ho fatto una ecografia che ha evidenziato (finalmente!) tre micro-fratture. Riporto l'esito: utilizzata sonda lineare da 13 mhz. Irregolarità dell'apice del naso dell'astragalo per distacco corticale parcellare (4mm) attualmente contornato da un debole alone di tessuto infiammatorio/riparativo. Prominenza dei margini articolari dorsali affrontati dello scafoide e del II cuneiforme per esiti di distacco corticale dello scafoide indicato da lamella di circa 8x5mm di diametro e di micro-distacco dello spigolo dorsale del cuneiforme circa 4mm, contornati da ampio alone reattivo prevalentemente determinato dal callo fibroso riparativo. Il tendine estensore del II dito viene deviato dalla modificazione anatomica suddescritta (infatti il secondo dito ogni tanto non è più teso). Appena caudalmente si rilevano gli esiti di micro-distacco dello spigolo dorsale della base del I metacarpo con discreto turgore del manicotto capsulo-legamentoso con il I cuneiforme. Inoltre si segnala lesione sub-totale del legamento fibulo-calcaneare e lesione parcellare del legamento fibulo-astragaleo anteriore (questo però a causa di un trauma dell'anno precedente). Ora, a distanza di 7 mesi dal trauma cosa posso fare? Ringrazio molto in anticipo e saluto cordialmente



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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4
Egregio Utente,
le fratture, per fortuna, si consolidano e ritengo che, a distanza di 7 mesi, il problema sia risolto. Tuttavia, se dovesse persistere la sintomatologia algica al piede sarebbe utile eseguire una TAC ed effettuare sedute di magnetoterapia, adottando un plantare morbido (in particolare avampodalico) che le ridurrebbe l'impatto nella fase di appoggio e spinta del piede.
Ovviamente, ma sono certo che gliel'abbiano già consigliato, Le suggerirei di perdere peso al fine di ridurre il sovraccarico ponderale

Cordiali saluti

Dr. Mirko Parabita

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Utente
Utente
Egr. Dr. Parabita la ringrazio molto per la risposta. Consideri che l'ecografia l'ho appena fatta, per cui la diagnosi delle microfratture è molto recente, credo abbiano fatto fatica a guarire in quanto, non sapendo della loro esistenza che non era stata rilevata dalle radiografie, negli ultimi mesi ho continuato a fare dal fisioterapista gli esercizi consigliati dall'ortopedico. Mi consiglia quindi di fare la magnetoterapia, non continuo con la Tecar? Secondo lei il problema con il tendine estensore del secondo dito potrebbe risolversi? Perdoni l'ingoranza ma cos'è la magnetoterapia? Per quanto riguarda il peso, sono conscia del problema e sto cercando di perderne un pò. Grata della sua attenzione la ringrazio e la saluto caramente
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4
La tecarterapia presenta due modalità d'azione, capacitiva e resistiva, la seconnda è indicata nel suo caso, sia per la compnente ossea, che tendinea; il consiglio che Le davo è legato ai costi, dato che la magnetoterapia, che è una terapia strumentale indicata, tra le altre cose, anche per difetti di consolidazione, ha un costo decisamente più accessibile.
Il consiglio che Le davo relativamente alla TAC è legato al fatto che l'esame ecografico al quale si è sottoposta è stato eseguito sicuramente da un Collega molto esperto in tale settore, data l'accuratezza descrittiva; io non ho tale esperienza e penso che si riesca a vedere meglio una struttura ossea tramite TAC piuttosto che ecograficamente

Saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora per la sua risposta. Mi informerò per la magnetoterapia a Milano. Un caro saluto