Tecarterapia
salve, ho 32 anni e una bimba di due. ho sempre avuto problemi alla schiena (scoliosi a s italica e spondilolistesi). in fase adolescenziale ho portato il busto per 2 anni e mezzo circa e ho praticato molto nuoto. adesso mi sono quasi fermata del tutto, poichè fra lavoro , bambina e famiglia il tempo è veramente poco. i primi problemi si sono presentati a settembre con forti dolori lombari,appena sopra l'osso sacro. dopo circa due settimane sono scomparsi. ora ho avuto di nuovo lo stesso dolore curato con punture di antinfiammatori, ma il mal din schiena è sempre presente in maniera non forte ma c'è. la rx effettuata evidenzia :scoliosi sinistro-convessa ad ampio raggio del rachide lombare. modesta spondilolistesi di L5 su S1. no alterazioni morfoligiche e strutturali a carico dei metameri ossei. spazi intersomatici conservati. il mio medico di base mi ha consigliato massaggi e tecarterapia, ma di quest'ultima molte persone mi hanno detto che può fare impazzire le cellule, è vero? porto anche il bite e il medico di base mi ha detto che lo farebbe ricontrollare. cosa mi consigliate? camminare o andare in bici può aiutare a sciogliere la tensione e a farmi dimagrire un pò? (dopo il parto sono ingrassata e per la mia schiena capisco che il peso può incidere).
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Cara signora,
lo scrivo con ironia e senza assolutamente volerla prendere in giro, la sua mail la conserverò: la "cellula impazzita" provocata dalla tecarterapia è una definizione memorabile, che, sostanzialmente, riassume i qualche modo l'effetto tecar (o diatermico), ossia il trasferimento di energia alla cellula. Questa, tuttavia, non "impazzisce" ma reagisce e "si ricarica", cercando di tornare ad una condizione di normalità
Come per altre terapie non è la panacea di tutti i mali, pur trovando indicazione per molti campi di applicazione. Tuttavia bisogno risalire a monte per permettere la riduzione dei sintomi da Lei riferiti; parlo di riduzione perchè a 32 anni è improbabile pensare che la scoliosi, causa dei suoi dolori, possa rientrare. Le suggerirei di associare, alla tecarterapia, un programma riabilitativo (ginnastica correttiva, RPG; a me piace molto la metodica Mezieres) mirato alla correzione dei vizi posturali indotti dalla scoliosi e che le provocano i dolori e solo a quel punto rivedere il bite (o byte).
Sconsiglierei la bicicletta, meglio la cyclette, riduce le sollecitazioni.
NB il nuoto non è il massimo dello sport per gli scoliotici poichè non è uno sport "di carico" e non aiuta a sviluppare l'apparato muscolare ed in particolare i muscoli "posturali" in maniera adeguata
Cordiali saluti
lo scrivo con ironia e senza assolutamente volerla prendere in giro, la sua mail la conserverò: la "cellula impazzita" provocata dalla tecarterapia è una definizione memorabile, che, sostanzialmente, riassume i qualche modo l'effetto tecar (o diatermico), ossia il trasferimento di energia alla cellula. Questa, tuttavia, non "impazzisce" ma reagisce e "si ricarica", cercando di tornare ad una condizione di normalità
Come per altre terapie non è la panacea di tutti i mali, pur trovando indicazione per molti campi di applicazione. Tuttavia bisogno risalire a monte per permettere la riduzione dei sintomi da Lei riferiti; parlo di riduzione perchè a 32 anni è improbabile pensare che la scoliosi, causa dei suoi dolori, possa rientrare. Le suggerirei di associare, alla tecarterapia, un programma riabilitativo (ginnastica correttiva, RPG; a me piace molto la metodica Mezieres) mirato alla correzione dei vizi posturali indotti dalla scoliosi e che le provocano i dolori e solo a quel punto rivedere il bite (o byte).
Sconsiglierei la bicicletta, meglio la cyclette, riduce le sollecitazioni.
NB il nuoto non è il massimo dello sport per gli scoliotici poichè non è uno sport "di carico" e non aiuta a sviluppare l'apparato muscolare ed in particolare i muscoli "posturali" in maniera adeguata
Cordiali saluti
Dr. Mirko Parabita
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 27/01/2010.
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