Artroscopia spalla dx con lesione msssiva ed irrecuperable


Errata corrige della mia richiesta del 5 nov. u.s.

Gentili Medici,
il 3 novembre sono stata sottoposta ad un' atroscopia alla spalla destra per
acromionplastica decompressiva in lesione massiva ed irreparabile della
cdr.
Il fisiatra dell'ospedale mi ha visitato ed ha scritto il seguente referto per le
sedute fisiatriche: nulla osta per ciclo di rieducazione con 1° fase passiva
fino al recupero del ROM, come da consueto programma.
Qualcuno di Voi potrebbe dirmi cosa significa “fino al recupero ROM” e quante sedute dovrebbero essere effettuate?
Vi chiedo questo, perchè dopo 10 sedute un altro fisiatra, dello stesso ospedale, senza avermi visitato, ha deciso che non occorreva ulteriore fisioterapia, in quanto c'era gente più bisognosa di me, perchè la mia spalla era troppo mal ridotta.
Io continuo ad aver male come prima dell'intervento.
Incominciavo a muoverlo un po' meglio quando ha pensato bene di “liquidarmi” dopo 10 sedute, quando ci sono persone che vanno dai 2 a 3 mesi.
Cosa posso fare in questo caso?
[#1]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Le incollo prima la risposta precedente e poi cercherò di rispondere al suo attuale quesito.

- 1 -

Gentile Signora,

ha proprio ragione, a volte i medici si esprimono peggio dei politici.

Stia tranquilla non nulla di particolarmente complicato o difficile.

"ROM", è un acronimo della lingua Anglosassone e stà per:

R: Range

O: Of

M: Motion

In poche parole è il range, la misura, del Movimento, che il suo arto dovrà recuperare con il programma di rieducazione proposto/consigliato dal collega che l'ha visitata.

- 2 -

Deve trovare un altro Fisiatra della sua zona che dopo una "rivalutazione", del suo attuale stato di recupero funzionale, e sentite le sue ragioni, possa prescriverLe, SE RITENUTE VALIDE ed OPPORTUNE, altre sedute di fisioterapia.

Mi tenga informato.

Cordialità.

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

[#2]
Utente
Utente

Gent.mo Dottor Urbano Giulio Pio,

La ringrazio per la Sua cortese risposta.

Da quello che ho potuto capire, fra le Sue righe, anche Lei è convinto che 10 sedute non bastano.
Io non riesco a mangiare con la destra, pettinarmi,
scrivere al computer, in quanto devo sollevare un po il braccio.
Cercherò di fare come dice Lei.
La terrrò informata.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
OK!
[#4]
Utente
Utente

Gent.mo Dott.Urbano Giulio Pio,

Mentre scrivevo a MEDICITALIA ho scritto a parecchi siti per sentire i vari altri pareri in merito.
Mi ha risposto un ortopedico che dall' allestimento del sito, un dottore illustre, il quale mi scrive così (devo dire dopo due mie e-mail nelle quali chiedevo spiegazioni delle sue scarse spiegazioni immediate e dopo avergli detto che non posso pettinarmi, mangiare, lavarmi la facccia, preparare il tavolo, scrivere al computer, lavare i piatti, ecc....

"la sua necesssità di FKT è sicuramente inferiore a persone che hannno dovto subire la ricostruzione della CDR. Penso che 15 sedute potrebbero ssere suffccienti.
Se i tendini della sua cufia son rotti in maniera massiva è più giusto che la ginnastica venga quotidianamente eseguite da lei eventualmente con l'aiuto di elastici oppure con una FKT attiva in acqua."

Io ho risposto che non poso vivere con questo dolore che è aumentato da prima dell'intervento e che non possso allungare il braccio e se riuscirò a raggiungere una mobilità che mi renderà completameente autonoma e di spiegarmi cosa vuol dire questa FKT con elastici in acqua.
A questo punt non mi ha più risposto.

Sono veramente disperata, sia per il dolore sia per il fatto che ho subito l' intervento con mlle difficoltà anche perchè sono parkinsoniana e devo portarmi appresso una pompa 24 ore su 24 ad infusione continua di apomorfina. Sono già ipersensibile di natura e poi vedere che mi hannno trattato come una persona non bisognosa di cure (premetto che ho 58 anni ed una gran
voglia d vivere). Ho trovato beneficio con il parkinson e adesso questo intervento m deve guastare tutt ciò che avev finalmen te trovat per vivere una vita normale........
Mi aiuti Lei per favore......
[#5]
Utente
Utente


Perchè non mi ha più risposto, gentilissimo Dottor
Giulio Pio Urbano?

Ho molta fiduca nelle sue parole!!!!!!!!!!!!!

[#6]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile Signora,

mi scuso per NON averLe risposto prima,

ma deve tener presente che la mia partecipazione al sito è completamente volontaria e gratuita, ed il tempo che posso dedicare al sito stesso è fatto nei ritagli di tempo E NON TUTTI I GIORNI.

Ciò predetto,

dopo aver avuto maggiori informazioni sul suo stato patologico attuale,

a maggior ragione e sempre a mio modesto parere,

E' UTILE E CONSIGLIABILE, che Lei abbia uno Specialista Fisiatra,

DI FIDUCIA,

nella Sua zona di residenza.

Eventualmente provi a consultari con il suo medico curante o con il Neurologo, che la segue già per il Parkinson,

per reperire tale Specialista vicino.

Cordialità.
[#7]
Utente
Utente


Gent.mo Dott. Urbao Giulio Pio,

Mi scuso veamente di cuore per aver preteso quello da me richiesto, sapendo già che facevate questo bellissmo lavoro per noi pazienti come volontari.

Ma trovandomi "abbandonata" dai medici qui di zona, sia per la riabilitazione dela spalla che va peggiorando anche per quanto riguarda il dolore, sia da parte dei medici del Besta (Milano) dove sono in cura per il parkinson, non veramnete giù di morale.

Farò come da Lei richiesto.

Mi dica soltanto (in anteprima) almeno il dolore dovrebbbe scomparire con altra fisioterapia?
In caso contrario, sono veramente distrutta.....

Le chiedo ancora scusa e La ringrazio.
[#8]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentilissima Signora,

per combattere il dolore ci sono molteplici terapie.

La fisioterapia NON SEMPRE, DA SOLA, riesce ad agire sulla diminuzione del "dolore".

Certamente può contribuire alla diminuzione del dolore, ma, ripeto, da sola non è sufficiente, necessita sicuramente di un apporto di terapia farmacologica.

Cordialità.
[#9]
Utente
Utente


Gentmo Dott. Giulo Pio Urbano,

Ho avuto la possibilità di poter parlare con il primo fisiatra (quello che mi aveva prescittoo le prime 10 sedute di fisioterapia) e mi ha dinnnovo VISITATO e mi ha confermato che ho una brutta spalla, letto il referto medico, e dopo aver fatto le 10 sedute fisiatriche ed accusando ancora forti dolori allla spalla, mi ha prescritto 10 sedute di ultrasuoni a scorrimento con diclofenac gel, al bisogno ripetibili dal mio medico curante.
Ha scritto un foglio per il mio medico curante dove dice che all' E.O attuale (?) si rileva un ROM passivo completo ed un ROM attivo ovviamente limitato dalla lesione massiva non riparata dalla cuffia e presento spiccata dolorosità che limita ulteriormente il movimento.
E' stato veramente molto gentile e mi ha delucidato su alcuni punti.
Ora non mi resta che fare quanto detto.

Spero di sentire il Suo parere, quando può, e ringraziandoLa ancora per tutto il sostegno ricevuto, Le faccio i miei migliori Auguri di Buone Feste.

[#10]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile signora,

la terapia prescritta dal collega,

sicuramente le darà una diminuzione della sintomatologia dolorosa.

Vista la disponibilità offerta dal collega Fisiatra, alla fine del trattamento prescritto, nel caso residuasse ancora tanto dolore, vada a farsi rivedere in modo che venga monitorata anche la sua sintomatologia dolorosa oltre al ROM.

Cordialità.
[#11]
Utente
Utente

Gent.mo Dottor Giulio Pio Urbano,

La ringrazio ancora tanto per la Sua disponibilità
e Le porgo i miei più sinceri Auguroni di Buone
Feste !
[#12]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Ricambio anche a Lei di cuore gli auguri.

Cordialità.
[#13]
Utente
Utente

Gent.mo Giulio Pio Urbano,

Sono dinnuovo qui a disturbarla.

Ho fatto le 9 sedute di ultrasuoni come prescritte dal fisiatra.
Ho meno dolore ma non riesco ancora ad alzare il braccio senza sentire male.
Mi aveva detto il fisiatra che potevo farne ancora 10 u.s se necessario.
Cosa mi consiglia Lei.?
Riprovare con altr1 10 ultrauoni (li ho finiti di fare il 15 gennnaio u.s.).?
Io avvevo in mente di richiedere di fare un'ecografia alla spalla destra, in quanto ad agosto quando me la fecero, il referto diceva "non lacerazioni o lesioni di continuità a carico dei componenti posteriori della cuffia dei rotatori".
L'ortopedio che mi ha operato non mi ha fatto fare niente prima dellintervento del 3 nov.

Me la consiglia?

Grazie per la Sua solita cortesia.
[#14]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Un ecografia della spalla potrebbe esserLe utile anche come confronto con quella fatta precedentemente in agosto.

In questo il suo specialista avrà un dato in più di valutazione.

Cordialità.
[#15]
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Giulio Pio Urbano,

Ho subito un' artroscopia alla spalla destra il 3 novembre 2009.
Il referto medico post-operatorio fu:
Rottura massiva ed irreparabile, con retrazione alla glena, della cuffia dei rotatori spalla dx e sottoposta ad intervento di acromionplastica decompresssiva in artroscopia.
Dopo solo 10 sedute si fisioterapia e 9 ultrasuoni, la spalla mi faceva male come prima dell'intervento.
A questo punto, ho fatto un' altra ecografia in data 16 febbraio 2010 ed il referto è il seguente:

L'esame ecografico eseguito con sonda ad elevata risoluzione a livello della spalla dx ha evidenziato in riferiti esiti di già pregresso intervento tendineo pressochè totale scomparsa della cuffia dei rotatori che appare sostituita da ampie aree lacunari anecogene con evidenza di qualche elemento iperriflettente puntiforme sospeso nel contesto.
Il reperto appare suggestivo per lesione pressochè completa di cuffia, con ampia lacerazione del tendine del muscolo sovraspinato, con evidenza di qualche piccolo elemento calcifico a livello delle scarse fibre residue identificabili.
Evidenza di ampia lacunare anecogena lungo la doccia del tendine del capolungo del bicipite omerale, con qualche fibra residua nel contesto di verosimile attribuzione della struttura fibrillare del tendine del capolungo del bicipite omerale, suggestiva anch'essa ecograficamente per lesione pressochè totale della struttura tendinea bicipitale.
Presente inoltre una spiccata irregolarità dei profili ossei di verosimile attribuzione delle porzioni articolari acromion-emiclaveari e della regione trochitica omerale, in probabile quadro artrosico spiccato di base, che non esclude una possibile irregolarità di tipo postraumatico in esiti pseudoartrosici per la quale si rimanda alla eventuale valutazione con indagine radiografica.

A questo punto, cosa devo fare?
[#16]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentilissima signora,

E' DECISAMENTE DIFFICILE, o addirittura, PER ME,

IMPOSSIBILE,

poterle dare qualsiasi altro tipo di consiglio attraverso il mezzo informatico.

La sua situazione, come sicuramente anche lei avrà intuito, è abbastanza complicata,

qualsiasi consiglio allo stato attuale delle cose,

dato con il mezzo informatico,

risulterebbe di scarso valore e DEONTOLOGICAMENTE inappropriato.

L'unico consiglio che posso darle,

è quello di rivolgersi con fiducia,

agli specialisti che la seguono dal "vivo",

poichè hanno sicuramente un quadro della situazione più completo rispetto a qualsiasi altro medico.

In bocca al lupo!
[#17]
Utente
Utente


La ringrazio infinitamente Dott. Urbano per la Sua squisita cortesia.

Sono così demoralizzata in quanto ho paura che se vado dall'orotpedico cche mi ha operata mi proponga la protesi come fece appena fuori dalla sala operatoria

Mi hanno dato due nomi di ortopedici uno a Milano ed un a Piacenza.
Andrò a sentire loro prima di fare qualcosa.

La ringrazio ancora.

Nel frattempo se il mio medico mi prescrive della fisioterapia, i fisiatri che devono acconsentire alle sedute vedendo il referto non dovrebbero fare obiezioni.
[#18]
Utente
Utente


Gent.mo Dottt. Urbano

La mia storia è alquanto lunga ma la spiego il meglio possibile

Il 3 novembre 2009 sono stata operata on artroscopia allla spalla destra per la rottura massiva ed irreuperabile della cuffia dei rotatrori.
Infatti, dopo l'intervento il medico mi ha detto che ha fatto una “pulizia totale della spalla in quanto non avevo più tendini, ecc.
Il tutore me l'ha fatto tenere 1 settimana, poi 10 sedute di fisioterapia (a detta dei medici) mi potevano bastare ed io mi sono ritrovata ad avere più male di prima.
Per mia curiosità ho fatto una ecografia nel mese di febbraio 2010 e da quella si è visto che il medico aveva fatto praticamente nulla.
A questo punto, avendo sempre molto dolore alla spalla mi sono rivolta ad un ospedale di Milano da un prof. molto gentile, il quale mi disse che da una RM il primo medico non aveva fatto assolutammente nulla e che lui avrebbe cercato di salvare il salvabile.
Mi ha operato il 15 aprile u.s. con questa diagnosi : INTERVENTO CHIRURGICA /PROCEDURA RIPARAZIONE ARTROSCOPICA CON 3 VITI DI TITANIO.
Alla visita di controlllo mi ha trovato molto bene ma devo tenere il tutore per almeno un mese e poi fare fisioterapia ed esercizi a casa.
Mi ha detto che sarà molto lungo il parziale recupero.
Io ho avuto ed ho molta fiducia in questo professsore.
Anche voi pensate che la fioterapia dovrà essere lunga e per quante volte alla settimana sarà meglio andare dato che mi sono dimenticata di chiederlo.
Grazie per la vostra gentile risposta.
[#19]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile signora,

i FKT vanno in ogni caso effettuati dopo una valutazione attenta della situazione obiettiva al momento della visita fisiatrica, che stilerà un appropriato e personalizzato PROGETTO E PROGRAMMA RIEDUCATIVO.

In tale programma saranno ben definite le modalità delle sedute FKT (giornaliere, tri-bisettimanali...etc) e tutti gli esercizi che lei potrà effettuare autonomamente a domicilio in accordo con le indicazioni che il chirurgo ortopedico avrà sicuramente scritto sulla lettera di dimissione.

La durata della fisioterapia non è prevedibile in modo preciso perchè molto dipende da come il paziente risponde al trattamento proposto, in ogni caso può variare da un tempo minimo di un mese ad un tempo massimo di sei mesi.

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