Mesoterapia con fosfatilcolina in valvulopatica
[#3]
cara amica,ti ricordo,innanzitutto,che la fosfatidilcolina e' un principio attivo,derivato dalla lecitina di soia,utilizzato prevalemtemente per le ipertrigliceridemie e nn approvato per un uso mesoterapico!!premesso questo la fosfa,emulsionando le cellula adiposa,ne libera il suo contenuto nel sangue e questo viene metabolizzato a livello epatico.Non essendoci, pertanto, studi su uso di fosfa in cardiopatici mi sento di sconsigliarne l'utilizzo perche',a mio modesto avviso,potrebbe esserci il rischio di formazione di trombi a livello valvolare cardiaco,visto che nei giorni post-trattamento mesoterapico c'e una notevole liberazione di ac.grassi.Saluti
[#4]
La "Fosfatidilcolina" era in commercio come "Lipostabil Endovena" e il farmaco non aveva alcuna controindicazio- ne (neppure in gravidanza e in allattamento); la sua indicazione clinica era "profilassi e terapia dell'embolia grassosa". I motivi per cui è stato ritirato dalla distribuzione non sono chiari, dato che è in uso in Europa con lo stesso nome (vedi Spagna); attualmente si usano preparazioni galeniche, la somministrazione orale, intracute, endovena (fiale sterili) è sotto responsabilità del medico dopo consenso acquisito. Al Congresso Internazionale di Medicina Estetica 2005 di Milano è stato dedicato un convegno sulla Fosfatidilcolina nelle adiposità localizzate mediante mesoterapia. Agli Atti del Congresso ci si può eventualmente rivolgere per un ulteriore approfondimento.
Saluti.
Saluti.
franco vianini
[#5]
A integrazione di quanto scritto; perché ciò era in riferimento al vecchio Lipostabil Endovena.
Attualmente i protocolli proposti in Medicina Estetica vedono l’esclusione di bambini, donne gravide o allattanti, diabetici con vasculopatie, e ovviamente chi è allergico alla Soia.
Vi sono altre condizioni a rischio da valutarsi nel corso di una visita: le insufficienze epatiche e/o renali, l’adiposità con BMI>30, alcune situazioni immuno-endocrine quali la tiroidite o infezioni croniche particolarmente rischiose; alterazioni della coagulazione.
Tra gli effetti collaterali possibili ci possono essere: senso di malessere aspecifico, insufficienza circolatoria temporanea.
Se non vi sono alterazioni della coagulazione e considerando il possibile effetto collaterale di possibili e momentanee alterazioni circolatorie: la vasculopatia, pertanto, non escluderebbe la possibilità di un trattamento con fosfatilcolina (lecitina di soia).
Attualmente i protocolli proposti in Medicina Estetica vedono l’esclusione di bambini, donne gravide o allattanti, diabetici con vasculopatie, e ovviamente chi è allergico alla Soia.
Vi sono altre condizioni a rischio da valutarsi nel corso di una visita: le insufficienze epatiche e/o renali, l’adiposità con BMI>30, alcune situazioni immuno-endocrine quali la tiroidite o infezioni croniche particolarmente rischiose; alterazioni della coagulazione.
Tra gli effetti collaterali possibili ci possono essere: senso di malessere aspecifico, insufficienza circolatoria temporanea.
Se non vi sono alterazioni della coagulazione e considerando il possibile effetto collaterale di possibili e momentanee alterazioni circolatorie: la vasculopatia, pertanto, non escluderebbe la possibilità di un trattamento con fosfatilcolina (lecitina di soia).
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 18.8k visite dal 30/10/2005.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.