Test alcolemia
il 12 settembre 2008 ho avuto un incidente automobilistico che mi ha procurato la lussazione frattura del cotile destro. Sono stato portato presso il pronto soccorso dell'ospedale di treviso dove mi è stata richiesta l'autorizzazione per il prelievo del sangue per effettuare il test per l'alcolemia (determinazione quantitativa di etanolo su siero, metodo enzimatico spettrofometrico). Sono stato operato e ricoverato per circa trenta giorni. Dopo quasi tre mesi ho ricevuto la notifica per il ritiro della patente per tasso alcolemico pari a 172 mg/dL. Non avendo bevuto assolutamente nulla da almeno una settima prima dell'incidente, mi chiedocome sia possibile un tasso così elevato. Può verificarsi un errore di consegna del campione di sangue dal pronto soccorso al laboratorio d'analisi. Che tutela ha il paziente se viene a conoscenza dell'esito delle analisi solo dopo tre mesi (ho chiesto la cartella clinica ma non ho controllato i valori dell'alcolemia perche assolutamente certo di non aver bevuto. Esiste un sistema per verificare dopo quattro mesi la correttezza del prelievo e dell'esame di laboratorio ? sperando in una vostra risposta ringrazio.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Dopo 4 mesi del campione non esiste piu' nulla.
Il laboratorio conserva, tipicamente per un anno, copia del "report strumentale" (la stampata dell'analizzatore) da cui, chiedendo gentilmente copia, o direttamente o tramite la DS dell'ospedale, lei potrebbe verificare se in quella seduta c'erano altre alcolemie (scambio) o se c'e' stato un errore di trascrizione.
Pero', siccome oggi le provette vengono barcodate e i risultati trasmessi online, io sono molto scettico sull'ipotesi dell'errore di laboratorio. Non mi sento invece di escludere un errore preanalitico al momento del prelievo: se l'hanno disinfettata con alcol e hanno punto la pelle umida, quelle tracce di alcol nel disinfettante sono sufficienti a falsare l'esito.
Aggiungo che in caso di incidente stradale, per il valore legale assunto dall'alcolemia, normalmente (o almeno: nella nostra AO) si adottano procedure a parte, distinte dall'alcolemia "per uso clinico".
In particolare il regolamento di attuazione del CdS prevede 1) che l'alcolemia sul sangue sia effettuata con metodo gascromatografico, che separa e mostra i vari alcoli presenti nel campione, mentre il metodo enzimatico misura non solo l'etanolo ma anche, in parte, risente di metanolo, isopropanolo, glicoli ecc.; 2) che ci sia una catena di custodia e campioni raccolti in doppio per le controanalisi.
Quando queste prassi mancano o non vengono rispettate, e' facolta' dell' AG acquisire la cartella clinica e tener buona l'alcolemia fatta per uso clinico, come "prova irripetibile"; pero' allo stesso modo un avvocato tignoso potrebbe contestare l'attendibilita' di un simile dato.
Il laboratorio conserva, tipicamente per un anno, copia del "report strumentale" (la stampata dell'analizzatore) da cui, chiedendo gentilmente copia, o direttamente o tramite la DS dell'ospedale, lei potrebbe verificare se in quella seduta c'erano altre alcolemie (scambio) o se c'e' stato un errore di trascrizione.
Pero', siccome oggi le provette vengono barcodate e i risultati trasmessi online, io sono molto scettico sull'ipotesi dell'errore di laboratorio. Non mi sento invece di escludere un errore preanalitico al momento del prelievo: se l'hanno disinfettata con alcol e hanno punto la pelle umida, quelle tracce di alcol nel disinfettante sono sufficienti a falsare l'esito.
Aggiungo che in caso di incidente stradale, per il valore legale assunto dall'alcolemia, normalmente (o almeno: nella nostra AO) si adottano procedure a parte, distinte dall'alcolemia "per uso clinico".
In particolare il regolamento di attuazione del CdS prevede 1) che l'alcolemia sul sangue sia effettuata con metodo gascromatografico, che separa e mostra i vari alcoli presenti nel campione, mentre il metodo enzimatico misura non solo l'etanolo ma anche, in parte, risente di metanolo, isopropanolo, glicoli ecc.; 2) che ci sia una catena di custodia e campioni raccolti in doppio per le controanalisi.
Quando queste prassi mancano o non vengono rispettate, e' facolta' dell' AG acquisire la cartella clinica e tener buona l'alcolemia fatta per uso clinico, come "prova irripetibile"; pero' allo stesso modo un avvocato tignoso potrebbe contestare l'attendibilita' di un simile dato.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.6k visite dal 07/01/2009.
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