Farmaci ed esami del sangue
Buongiorno ,in questi giorni dovrei effettuare esami del sangue completi e vorrei sapere se alcuni farmaci che prendo possono interferire:deltacortese 1/4 di compressa da 5 mg ogni 5 giorni, ficus carica e ribes nigrum macerati glicerici, integratore di vitamine b e minerali come ferro manganese calcio rame zinco selenio iodio colina biotina e acido folico. Per quanto riguarda i fitoterapici come i macerati da me assunti mi preoccupa la percentuale alcolica contenuta (38%) e vorrei sapere se può alterare i valori degli esami epatici.grazie.
[#1]
Gentile Utente,
i farmaci e le sostanze da Lei assunti possono alterare il dosaggio di alcuni analiti.
Dipende, però, dal tipo di esami che deve effettuare.
Che esami Le hanno prescritto?
i farmaci e le sostanze da Lei assunti possono alterare il dosaggio di alcuni analiti.
Dipende, però, dal tipo di esami che deve effettuare.
Che esami Le hanno prescritto?
Livio Bottiglieri, M.D., Post-Grad.,
Medico Chirurgo, Specialista in Patologia Clinica
www.medicinaedoctor.net
[#3]
Salve!
In base alla mia esperienza clinica posso dirle che i farmaci che Lei assume possono interferire con il metabolismo epatico (in minor misura con il metabolismo renale), soprattutto il ficus carica (anche se, per amor di precisione, dipende da quale parte della pianta si assume; non ogni componente ha le stesse proprietà).
Il nigrum è di minore importanza, nel caso di quelle analisi.
La quantità di cortisone assunta, se ho ben capito, è di 1mg circa ogni cinque giorni...praticamente irrilevante.
L'integratore che descrive con vitamine B e minerali non influisce su quel tipo di analisi.
La quantità di alcool nel macerato non dovrebbe essere tanto da portare a modificazioni delle analisi. Ovviamente, dipende da quanto ne assume ma io lo trascurerei, se assunto a dosaggi adeguati.
Ipotizzando che, poi, sicuramente Lei assumerà i macerati a diluizioni varie, direi che il problema della presenza dell'alcool è di gran lunga non preoccupante, non potendo causare una intossicazione rilevabile con analisi.
Ovviamente, per poterLe confermare tutto questo bisognerebbe conoscere quali preparati assume con precisione (se commerciali o preparati in altro modo) ed anche le motivazioni per le quali Le sono state prescritte tali sostanze.
Se posso permettermi, un consiglio.
Stia particolarmente attenta al ficus carica. Ogni fitoterapico, benchè ci si faccia poco caso, è SEMPRE un farmaco.
Nel caso particolare, gli estratti di ficus carica possono incidere su molti equilibri. Ne parli con il Suo medico per una conferma della terapia.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
In base alla mia esperienza clinica posso dirle che i farmaci che Lei assume possono interferire con il metabolismo epatico (in minor misura con il metabolismo renale), soprattutto il ficus carica (anche se, per amor di precisione, dipende da quale parte della pianta si assume; non ogni componente ha le stesse proprietà).
Il nigrum è di minore importanza, nel caso di quelle analisi.
La quantità di cortisone assunta, se ho ben capito, è di 1mg circa ogni cinque giorni...praticamente irrilevante.
L'integratore che descrive con vitamine B e minerali non influisce su quel tipo di analisi.
La quantità di alcool nel macerato non dovrebbe essere tanto da portare a modificazioni delle analisi. Ovviamente, dipende da quanto ne assume ma io lo trascurerei, se assunto a dosaggi adeguati.
Ipotizzando che, poi, sicuramente Lei assumerà i macerati a diluizioni varie, direi che il problema della presenza dell'alcool è di gran lunga non preoccupante, non potendo causare una intossicazione rilevabile con analisi.
Ovviamente, per poterLe confermare tutto questo bisognerebbe conoscere quali preparati assume con precisione (se commerciali o preparati in altro modo) ed anche le motivazioni per le quali Le sono state prescritte tali sostanze.
Se posso permettermi, un consiglio.
Stia particolarmente attenta al ficus carica. Ogni fitoterapico, benchè ci si faccia poco caso, è SEMPRE un farmaco.
Nel caso particolare, gli estratti di ficus carica possono incidere su molti equilibri. Ne parli con il Suo medico per una conferma della terapia.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
[#5]
Certamente!
Il Ficus Carica ha diverse proprietà, in base alla parte che viene assunta (foglie, radice etc).
Le proprietà sono: antipiretica (simile al paracetamolo), anti-infiammatoria (simile alla indometacina), antielmintica, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, antivirale, antibiotica e larvicida, pro-coagulante con effetti finanche citotossici od irritanti.
Alcuni composti presenti nella macerazione avrebbero, inoltre, attività anticoagulanti ed antispasmodiche.
Ovviamente, i vari effetti, dipendono da quale parte della pianta viene assunta e, primariamente, dal dosaggio.
Purtroppo, non esistono in fitoterapia molti esperimenti su uomo. Come per il Ficus Carica, la maggior parte degli studi sono fatti su animali oppure su sostanze estratte direttamente dalla pianta. Non esistono notizie sperimentali su uso umano (soprattutto sul lungo periodo) e l'unico metodo per giudicare l'eventuale pericolosità di tali sostanze si basa sull'osservazione di popolazioni che la usano da tempo.
Osservando tali popolazioni non possiamo essere sicuri della loro azione o dei loro metaboliti ma soltanto del fatto che non siano sostanze tossiche.
Nel caso del Ficus Carica, è accertata la non tossicità ma nulla sappiamo riguardo eventuali metaboliti.
Sicuramente tale pianta possiede proprietà farmacologiche (quelle elencate prima sono solo alcune!) ma non conosciamo come agisce nel corpo umano.
Per quanto detto, è sicura la sua interazione su equilibri e meccanismi ma non conosciamo "il modo" con cui agisce.
Per questo motivo, fino a notizie più sicure, bisogna guardare a tali sostanze con criterio: anche se naturali, siamo di fronte a sostanze farmacologiche vere e proprie.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
Il Ficus Carica ha diverse proprietà, in base alla parte che viene assunta (foglie, radice etc).
Le proprietà sono: antipiretica (simile al paracetamolo), anti-infiammatoria (simile alla indometacina), antielmintica, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, antivirale, antibiotica e larvicida, pro-coagulante con effetti finanche citotossici od irritanti.
Alcuni composti presenti nella macerazione avrebbero, inoltre, attività anticoagulanti ed antispasmodiche.
Ovviamente, i vari effetti, dipendono da quale parte della pianta viene assunta e, primariamente, dal dosaggio.
Purtroppo, non esistono in fitoterapia molti esperimenti su uomo. Come per il Ficus Carica, la maggior parte degli studi sono fatti su animali oppure su sostanze estratte direttamente dalla pianta. Non esistono notizie sperimentali su uso umano (soprattutto sul lungo periodo) e l'unico metodo per giudicare l'eventuale pericolosità di tali sostanze si basa sull'osservazione di popolazioni che la usano da tempo.
Osservando tali popolazioni non possiamo essere sicuri della loro azione o dei loro metaboliti ma soltanto del fatto che non siano sostanze tossiche.
Nel caso del Ficus Carica, è accertata la non tossicità ma nulla sappiamo riguardo eventuali metaboliti.
Sicuramente tale pianta possiede proprietà farmacologiche (quelle elencate prima sono solo alcune!) ma non conosciamo come agisce nel corpo umano.
Per quanto detto, è sicura la sua interazione su equilibri e meccanismi ma non conosciamo "il modo" con cui agisce.
Per questo motivo, fino a notizie più sicure, bisogna guardare a tali sostanze con criterio: anche se naturali, siamo di fronte a sostanze farmacologiche vere e proprie.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.1k visite dal 22/01/2017.
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