Hiv e cross reazioni
Buongiorno, sto vivendo attimi di terrore e vi sottopongo la mia situazione nella speranza di un chiarimento rassicurante. Sono donatore AVIS da piú di 3 anni, e nella mia ultima donazione del febbraio 2008 vengo richiamato per positivitá del test di screening (S/CO 6.5), con PCR qualitativa negativa, le succesive analisi di marzo danno esito negativo (S/CO 0,33, WB completamente negativo, PCR-RNA negativo/non rilevato). Subito vengo tranquillizzato, ma mi spiegano in modo poco chiaro di false positivitá e cross reazioni e quindi i dubbi sorgono. Premetto che ho uno stile di vita molto regolare (no rapporti occasionali, no omosessuali, no droga, no esposizioni a sangue o rischi in genere) e da quando sono donatore ancora di piú. Gli unici dubbi ricadono quindi sulle mie precedenti relazioni. L'ultima risale a settembre/ottobre 2007, ma la ragazza di allora ha effettuato il test nei mesi dopo e ed è negativa, la mia ragazza precedente (relazione dal 2004 all'ottobre 2006) non ha mai fatto il test, ma dal 2005 sono donatore e fino all'ultima donazione "valida" di lulgio 2007 sono sempre risultato negativo al test, credo quindi che non si possa dubitare anche di lei a 14 mesi di distanza dalla fine di quel rapporto. Oltre a loro 2 non ho avuto nessun altro rapporto sessuale nè altre situazioni di esposizione a rischio. A settembre 2007 mi sono sottoposto ad intervento di ernioplastica inguinale, ma non credo che possa essere fonte di rischio!?
Il servizio trasfusionale quindi mi sospende fino a settembre di quest'anno, rifaccio il test il 29.09 e lo screening risulta ancora positivo (S/CO 6.17) e mi liquidano dicendo che confermano la falsa positivitá ma non mi fanno altro WB o PCR, strano penso io. Ad inizio novembre 2008 decido quindi di rifare il test per conto mio, questa volta al servizio malattie infettive, spiegando la situazione, mi anticipano che probabilmente risulterá positivo lo screening ma avrebbero cmq fatto WB. Per vs informazione devo dire quest'anno ho avuto diverse infezioni: nel periodo gennaio-febbraio ricadute influenzali (intestinali e vie respiratorie) con uno stato di spossatezza successivo in marzo, a luglio una ricaduta di congiuntivite erpetica di cui soffro da anni e circa una volta l'anno compare, da agosto/settembre una micosi ai piedi (piede dell'atleta) visto che pratico molto nuoto e da settembre/ottobre anche un episodio di eczema e 2 papillomi in area genitale, ancora in cura da dermatologo e a fine ottobre 2gg di influenza intestinale risoltasi spontaneamente, insomma un pó incasinato. Lunedí scorso quindi ritiro il referto e come previsto lo screening risulta positivo (non mettono valori ma la dicitura: reazione aspecifica, vedere WB), mentre per fortuna la WB ancora totalmente negativa (gp160, gp120, p66, p55, p51, gp41, p31, p24, p17 tutti negativi, valutazione negativo), tiro un sospiro di sollievo finché non leggo una postilla in calce, sfuggita anche all'operatore..., che dice: valutare possibilitá di accertamenti per HIV-2. Lì mi crolla il mondo addosso!! Chiedo allora di poter parlare con un dottore del servizio, il quale mi aumenta i dubbi e le angoscie nel dire che il servizio trasfusionale usa una metodica di screening diversa dagli infettivi e quindi assisto a disquisizioni tutt'altro che chiarificatrici fra lui e i tecnici di laboratorio, in pratica nessuno sa dirmi se la positività dello screening è alta o bassa, in ogni caso per tagliare la testa al toro decidono di fare ulteriore prelievo e mandarlo al rep. immunologia di Verona per accertamenti WB su HIV-2, che considerano come possibilitá remota, ma da verificare. Mi sono sentito trattato come un caso raro e cavia da laboratorio, la poca chiarezza delle spiegazioni mi ha solo terrorizzato, nonostante mi dicano che al 99% devo stare tranquillo. Vi prego di darmi qualche delucidazione..almeno voi..fra 2 gg sapró l'esito degli esami di Verona, ma la tensione mi sta consumando. Grazie e complimenti per il servizio che offrite.
Il servizio trasfusionale quindi mi sospende fino a settembre di quest'anno, rifaccio il test il 29.09 e lo screening risulta ancora positivo (S/CO 6.17) e mi liquidano dicendo che confermano la falsa positivitá ma non mi fanno altro WB o PCR, strano penso io. Ad inizio novembre 2008 decido quindi di rifare il test per conto mio, questa volta al servizio malattie infettive, spiegando la situazione, mi anticipano che probabilmente risulterá positivo lo screening ma avrebbero cmq fatto WB. Per vs informazione devo dire quest'anno ho avuto diverse infezioni: nel periodo gennaio-febbraio ricadute influenzali (intestinali e vie respiratorie) con uno stato di spossatezza successivo in marzo, a luglio una ricaduta di congiuntivite erpetica di cui soffro da anni e circa una volta l'anno compare, da agosto/settembre una micosi ai piedi (piede dell'atleta) visto che pratico molto nuoto e da settembre/ottobre anche un episodio di eczema e 2 papillomi in area genitale, ancora in cura da dermatologo e a fine ottobre 2gg di influenza intestinale risoltasi spontaneamente, insomma un pó incasinato. Lunedí scorso quindi ritiro il referto e come previsto lo screening risulta positivo (non mettono valori ma la dicitura: reazione aspecifica, vedere WB), mentre per fortuna la WB ancora totalmente negativa (gp160, gp120, p66, p55, p51, gp41, p31, p24, p17 tutti negativi, valutazione negativo), tiro un sospiro di sollievo finché non leggo una postilla in calce, sfuggita anche all'operatore..., che dice: valutare possibilitá di accertamenti per HIV-2. Lì mi crolla il mondo addosso!! Chiedo allora di poter parlare con un dottore del servizio, il quale mi aumenta i dubbi e le angoscie nel dire che il servizio trasfusionale usa una metodica di screening diversa dagli infettivi e quindi assisto a disquisizioni tutt'altro che chiarificatrici fra lui e i tecnici di laboratorio, in pratica nessuno sa dirmi se la positività dello screening è alta o bassa, in ogni caso per tagliare la testa al toro decidono di fare ulteriore prelievo e mandarlo al rep. immunologia di Verona per accertamenti WB su HIV-2, che considerano come possibilitá remota, ma da verificare. Mi sono sentito trattato come un caso raro e cavia da laboratorio, la poca chiarezza delle spiegazioni mi ha solo terrorizzato, nonostante mi dicano che al 99% devo stare tranquillo. Vi prego di darmi qualche delucidazione..almeno voi..fra 2 gg sapró l'esito degli esami di Verona, ma la tensione mi sta consumando. Grazie e complimenti per il servizio che offrite.
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Riguardo false positività, queste possono essere presenti poichè si verificano reazioni crociate nei confronti di proteine aspecifiche, però con un western blot negativo nei confronti della proteina p 24, oltre che nei confronti delle altre, io starei tranquillo. Attendiamo , comunque, gli ulteriori esami. Situazioni come la sua, infine, non sono così infrequenti.
Un saluto
A. Baraldi
[#2]
Utente
Gentile Dr. Baraldi, intanto la ringrazio per la riposta sollecita e precisa, che mi da comferma di quanto dettomi dai suoi colleghi dell'Asl che frequento. Per ora attendo il referto di questo esame, sperando di scongiurare del tutto il problema HIV.Circa le cause di cross reazione ho saputo che possono dipendere anche da gravi patologie autoimmuni, o del sangue, del fegato. Secondo lei, dovrei approfondire con ulteriori analisi? e se si, in quale direzione, visto che non presento sintomatologie particolari, oltre a quelle sopra descritte? Grazie ancora per la professionalitá e scusi la mia curiositá morbosa dovuta alla situazione di agitazione.
[#4]
Utente
Ok, grazie Dottore, questo mi rasserena un pò anche su questo aspetto. Mi permetto di disturbarla ancora per chiederle ancora il suo parere circa i fattori di rischio a cui potrei teoricamente essermi esposto, sulla base delle mie abitudini di vita.
Come detto nel quesito iniziale ho un regime di vita assolutamente regolare e attento. Gli unici rapporti sessuali li ho avuti con le mie partner abituali.
L'ultima relazione di circa 2 mesi risale a settembre/ottobre 2007, e so che la persona è negativa al test HIV fatto circa a gennaio/febbraio 2008. Prima di me, aveva un ragazzo che era donatore AVIS, con storico HIV negativo.
La relazione precedente è durata da marzo 2004 a settembre 2006, la ragazza la vedo ancora (per amicizia), non ha mai fatto il test ma sta bene. Da gennaio 2005 io sono donatore e tutti i rilievi hiv fatti sono sempre stati negativi fino a fine luglio 2007 (dopo ho sospeso per via dell'intervento di ernia inguinale dei primi di settembre 2007), quindi se la persona fosse stata infetta, sarebbe risultato nei 9 mesi successivi il termine della relazione, dico correttamente?
Da metá ottobre 2007 ad oggi non ho avuto alcun rapporto sessuale con nessuno. Altre situazioni di esposizione, di nessun genere, non ne ho avute.
Razionalmente sono convinto che non ci sia stata fonte di contagio e gli esami WB e PCR negativi di marzo 2008, confermati dall'ultima WB totalmente negativa di novembre 2008, parlano a mio favore, ma l'insinuazione dei rischi HIV -2 dell'infettologo mi hanno come detto, sopreso e spaventato ex novo, anche perchè da ignorante non so se questo ceppo abbia periodi di sieroconversione piú lunghi o altro.
Confido ancora nella sua compresione e competenza.
Buona giornata
Come detto nel quesito iniziale ho un regime di vita assolutamente regolare e attento. Gli unici rapporti sessuali li ho avuti con le mie partner abituali.
L'ultima relazione di circa 2 mesi risale a settembre/ottobre 2007, e so che la persona è negativa al test HIV fatto circa a gennaio/febbraio 2008. Prima di me, aveva un ragazzo che era donatore AVIS, con storico HIV negativo.
La relazione precedente è durata da marzo 2004 a settembre 2006, la ragazza la vedo ancora (per amicizia), non ha mai fatto il test ma sta bene. Da gennaio 2005 io sono donatore e tutti i rilievi hiv fatti sono sempre stati negativi fino a fine luglio 2007 (dopo ho sospeso per via dell'intervento di ernia inguinale dei primi di settembre 2007), quindi se la persona fosse stata infetta, sarebbe risultato nei 9 mesi successivi il termine della relazione, dico correttamente?
Da metá ottobre 2007 ad oggi non ho avuto alcun rapporto sessuale con nessuno. Altre situazioni di esposizione, di nessun genere, non ne ho avute.
Razionalmente sono convinto che non ci sia stata fonte di contagio e gli esami WB e PCR negativi di marzo 2008, confermati dall'ultima WB totalmente negativa di novembre 2008, parlano a mio favore, ma l'insinuazione dei rischi HIV -2 dell'infettologo mi hanno come detto, sopreso e spaventato ex novo, anche perchè da ignorante non so se questo ceppo abbia periodi di sieroconversione piú lunghi o altro.
Confido ancora nella sua compresione e competenza.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.6k visite dal 12/11/2008.
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