Fibrinogeno e terapia antibiotica
Buongiorno,
dopo 5gg dalla fine di una cura antibiotica, dovrò eseguire l'esame del fibrinogeno: vorrei sapere se questo valore può essere alterato o meno dall'utilizzo degli antibiotici precedentemente usati, o se in generale è un valore che risente dell'uso di antibiotici. Purtroppo il mio ginecologo non è attualmente disponibile ma io ho necessità di effettuare questo esame in questi giorni.
Grazie
dopo 5gg dalla fine di una cura antibiotica, dovrò eseguire l'esame del fibrinogeno: vorrei sapere se questo valore può essere alterato o meno dall'utilizzo degli antibiotici precedentemente usati, o se in generale è un valore che risente dell'uso di antibiotici. Purtroppo il mio ginecologo non è attualmente disponibile ma io ho necessità di effettuare questo esame in questi giorni.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
la mia risposta arriva tardi rispetto al quesito, sono passati svariati giorni.
Lei non spiega perchè ha utilizzato antibiotici nè perchè Le sia stata richiesta questa analisi ma, se non ci sono problemi epatici, sperando che possa comunque essere utile, Le confermo che l'assunzione di antibiotici NON è ritenuto fattore di confondimento per l'analisi del fibrinogeno.
In altre parole, NON altererà le analisi.
Non si conoscono, al momento, interazioni biochimiche tra antibiotico e fibrinogeno.
Esistono soltanto due influenze "indirette" che sono presto spiegate:
- il fibrinogeno, ancor prima di essere valutato per problemi legati alla coagulazione, è indicatore di infiammazione e di (anche se ormai surclassato da altri marcatori) danno epatico; teoricamente, un danno epatico da farmaco (quindi, anche da antibiotico), potrebbe esacerbare o slatentizzare un precario equilibrio. Ovviamente, è una ipostesi riservata a casi particolari.
- in caso di utilizzo perioperatorio di antibiotico (nei giorni successivi ad una operazione chirugica), limitando i danni da microbi (ed in minor misura essendo un farmaco antiangiogenico), la classe degli antibiotici sembra essere correlata ad un minore rialzo di fibrinogeno. Anche questa ipotesi, ovviamente, è da riservarsi a casi particolari.
la mia risposta arriva tardi rispetto al quesito, sono passati svariati giorni.
Lei non spiega perchè ha utilizzato antibiotici nè perchè Le sia stata richiesta questa analisi ma, se non ci sono problemi epatici, sperando che possa comunque essere utile, Le confermo che l'assunzione di antibiotici NON è ritenuto fattore di confondimento per l'analisi del fibrinogeno.
In altre parole, NON altererà le analisi.
Non si conoscono, al momento, interazioni biochimiche tra antibiotico e fibrinogeno.
Esistono soltanto due influenze "indirette" che sono presto spiegate:
- il fibrinogeno, ancor prima di essere valutato per problemi legati alla coagulazione, è indicatore di infiammazione e di (anche se ormai surclassato da altri marcatori) danno epatico; teoricamente, un danno epatico da farmaco (quindi, anche da antibiotico), potrebbe esacerbare o slatentizzare un precario equilibrio. Ovviamente, è una ipostesi riservata a casi particolari.
- in caso di utilizzo perioperatorio di antibiotico (nei giorni successivi ad una operazione chirugica), limitando i danni da microbi (ed in minor misura essendo un farmaco antiangiogenico), la classe degli antibiotici sembra essere correlata ad un minore rialzo di fibrinogeno. Anche questa ipotesi, ovviamente, è da riservarsi a casi particolari.
Livio Bottiglieri, M.D., Post-Grad.,
Medico Chirurgo, Specialista in Patologia Clinica
www.medicinaedoctor.net
[#3]
Salve!
Alla luce di ciò che ha specificato posso, allora, ulteriormente confermarLe che i farmaci assunti NON hanno modificato il valore e la validità della analisi.
Anche se sarebbe necessario conoscere la metodica usata dal laboratorio, dando per scontato che sia la più moderna e comunemente in uso, è possibile affermare che gli unici farmaci in grado di alterare il valore direttamente sono (oltre a quelli direttamente agenti sulla coagulazione) gli anticonvulsivanti, i fibrati per ipertrigliceridemia ed i contraccettivi orali.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
Alla luce di ciò che ha specificato posso, allora, ulteriormente confermarLe che i farmaci assunti NON hanno modificato il valore e la validità della analisi.
Anche se sarebbe necessario conoscere la metodica usata dal laboratorio, dando per scontato che sia la più moderna e comunemente in uso, è possibile affermare che gli unici farmaci in grado di alterare il valore direttamente sono (oltre a quelli direttamente agenti sulla coagulazione) gli anticonvulsivanti, i fibrati per ipertrigliceridemia ed i contraccettivi orali.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.9k visite dal 12/09/2016.
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