ferro
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Gentile Utente,
una ferritinemia di 20 nanogrammi/ml è piuttosto bassa ma non sfocia ancora nel patologico.
Le chiederei comunque di scrivere quali sono i valori di riferimento riportati sul referto. Frequentemente, i valori di riferimento minimi vanno da 7 a 11 ng/ml.
Basandosi solo sul valore numerico non c'è una "carenza di ferro" vera e propria (probabilmente la sideremia sarà ancora normale) ma una "ipoferritinemia".
Mi permetta di specificare che non basta un valore isolato per poter dare una terapia. Quel valore deve essere necessariamente valutato ALMENO insieme ad un emocromo. Devono essere valutate le cause (sanguinamento copioso? steatorrea? diarrea/colite cronica? gastrite? celiachia? insufficienza renale?) e le condizioni (gravidanza? dieta vegetariana?). Dovrebbero essere valutate le eventuali cause di perdita di ferro così come le possibili cause di patologico assorbimento.
Ricordi che la ferritina tendente al basso è un segno, non una causa.
Mai curare un segno se non si è dato un nome e cognome alla malattia.
Ne parli con il medico curante. La valutazione non può prescindere dalla visita.
In caso di terapia necessaria, la forma preferita attualmente è il ferro in stato bivalente (ferroso) e la forma farmaceutica va scelta in base alla tolleranza personale, in genere nel dosaggio di 100-200 mg/die di fe2+, il tutto diviso in una o due dosi, preferibilmente a stomaco vuoto (se non ci sono farmaci che possono influenzarne l'assorbimento).
Oltre alla classica terapia, ultimamente sono consigliate forme di assunzione a dosaggio più basso ma unite ad un complesso polimerico o forme alternative (ancora non pienamente approvate) come il ferro liposomiale. In aggiunta, alcune forme di ferro sono associate a vitamina C, acido folico o vitamine del gruppo B, in base al tipo di carenza.
Valuti in tutto con un medico di Sua fiducia.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
una ferritinemia di 20 nanogrammi/ml è piuttosto bassa ma non sfocia ancora nel patologico.
Le chiederei comunque di scrivere quali sono i valori di riferimento riportati sul referto. Frequentemente, i valori di riferimento minimi vanno da 7 a 11 ng/ml.
Basandosi solo sul valore numerico non c'è una "carenza di ferro" vera e propria (probabilmente la sideremia sarà ancora normale) ma una "ipoferritinemia".
Mi permetta di specificare che non basta un valore isolato per poter dare una terapia. Quel valore deve essere necessariamente valutato ALMENO insieme ad un emocromo. Devono essere valutate le cause (sanguinamento copioso? steatorrea? diarrea/colite cronica? gastrite? celiachia? insufficienza renale?) e le condizioni (gravidanza? dieta vegetariana?). Dovrebbero essere valutate le eventuali cause di perdita di ferro così come le possibili cause di patologico assorbimento.
Ricordi che la ferritina tendente al basso è un segno, non una causa.
Mai curare un segno se non si è dato un nome e cognome alla malattia.
Ne parli con il medico curante. La valutazione non può prescindere dalla visita.
In caso di terapia necessaria, la forma preferita attualmente è il ferro in stato bivalente (ferroso) e la forma farmaceutica va scelta in base alla tolleranza personale, in genere nel dosaggio di 100-200 mg/die di fe2+, il tutto diviso in una o due dosi, preferibilmente a stomaco vuoto (se non ci sono farmaci che possono influenzarne l'assorbimento).
Oltre alla classica terapia, ultimamente sono consigliate forme di assunzione a dosaggio più basso ma unite ad un complesso polimerico o forme alternative (ancora non pienamente approvate) come il ferro liposomiale. In aggiunta, alcune forme di ferro sono associate a vitamina C, acido folico o vitamine del gruppo B, in base al tipo di carenza.
Valuti in tutto con un medico di Sua fiducia.
Un saluto,
Livio Bottiglieri
Livio Bottiglieri, M.D., Post-Grad.,
Medico Chirurgo, Specialista in Patologia Clinica
www.medicinaedoctor.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 22/06/2016.
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