Fosfatasi alcalina lievemente aumentata
Gentili medici
Vi scrivo per risolvere un mio dubbio riguardo l'esito delle mie ultimissime analisi di laboratorio effettuate quale verifica dell'efficacia della terapia a base di metimazolo che da un mese eseguo per debellare un morbo di basedow
Premetto che nell'arco del suddetto mese di terapia la dose di metimazolo è stata di 30 mg, sei compresse al giorno, e che a questo dosaggio si aggiunge una quotidiana somministrazione di 2,5 mg di nebivololo, terapia questa che seguo invece da più di un anno e che era preceduta da almeno 4 anni di atenololo mezza compressa al dì, questo a causa della tachicardia e ipertensione di cui soffro da molti anni
Inoltre nelle ultime due settimane di terapia con metimazolo ho riscontrato episodi sporadici di orticaria di cui due episodi di edema della palpebra superiore e tre episodi di prurito intrattabile a mani e piedi, non annessi ad alcuna colorazione della cute nè a eruzioni cutanee o chiizze
Tanto premesso, nella prima analisi che effettuai esattamente un mese fa, riscontrai oltre ai valori tipici del basedow che mi sembra superfluo qui esporre, anche un valore di fosfatasi alcalina lievemente aumentato cui tanto il mio endocrinologo quanto il mio medico di abse non hannoa ttribuito alcuna importanza clinica, un valore di 145 in un range che vede come soglia massima 120 (perdnate ma non avendo gli esami sottomano non rammento l'unità di misura)
Effettuo ieri l'esame di verifica e mentre da un lato, eccetto il tsh che rimane basso, i valori di ft3 ed ft4 risultano assolutamente normalizzati, e premesso che i valori del fegato comprese transaminasi e Y-GT sono risultati normali in ambedue le analisi, la fosfatasi alcalina è salita a 180 con uguale soglia di misurazione (i laboratori erano però diversi)
In aggiunta a questo specifico che all'ecografia del fegato eseguita lo scorso mese risultava una lieve steatosi del fegato e un lieve ma a detta del mio endocrinologo non clinicamente importante ispessimento delle pareti della colecisti, nella prima analisi inltre era stata eseguita anche la CEA che risultava aumentata di soli 5 punti rispetto al valore soglia (per cui mi è stato detto che non ha alcun valore clinico), ma ho preferito comunque indicarvela per agevolarvi la comprensione della mia situazione clinica.
Voglio precisare che negli ultimi 10 anni i miei valori, fino a circa 5 anni fa, data delle ultime analisi effettuate prima di questo mese, mi era stata diagnosticata una steatosi alimentare con valori incrementati di trasnaminasi e Y-GT, valori aumentati anche di colesterolo LDL e di trigliceridi, e una fosfatasi alcalina un po più bassa ma sempre di poco superiore alla soglia
Vengo al punto. Dal momento che sembrerebbe che i valori del fegato siano tornati normali e che la tiroide sembra stia altresì normalizzandosi, questo aumento a 180 della fosfatasi alcalina isolato può essere indice di "altro"? In riferimento a malattie di ossa e/o polmoni.
Vi ringrazio per l'attenzione
Vi scrivo per risolvere un mio dubbio riguardo l'esito delle mie ultimissime analisi di laboratorio effettuate quale verifica dell'efficacia della terapia a base di metimazolo che da un mese eseguo per debellare un morbo di basedow
Premetto che nell'arco del suddetto mese di terapia la dose di metimazolo è stata di 30 mg, sei compresse al giorno, e che a questo dosaggio si aggiunge una quotidiana somministrazione di 2,5 mg di nebivololo, terapia questa che seguo invece da più di un anno e che era preceduta da almeno 4 anni di atenololo mezza compressa al dì, questo a causa della tachicardia e ipertensione di cui soffro da molti anni
Inoltre nelle ultime due settimane di terapia con metimazolo ho riscontrato episodi sporadici di orticaria di cui due episodi di edema della palpebra superiore e tre episodi di prurito intrattabile a mani e piedi, non annessi ad alcuna colorazione della cute nè a eruzioni cutanee o chiizze
Tanto premesso, nella prima analisi che effettuai esattamente un mese fa, riscontrai oltre ai valori tipici del basedow che mi sembra superfluo qui esporre, anche un valore di fosfatasi alcalina lievemente aumentato cui tanto il mio endocrinologo quanto il mio medico di abse non hannoa ttribuito alcuna importanza clinica, un valore di 145 in un range che vede come soglia massima 120 (perdnate ma non avendo gli esami sottomano non rammento l'unità di misura)
Effettuo ieri l'esame di verifica e mentre da un lato, eccetto il tsh che rimane basso, i valori di ft3 ed ft4 risultano assolutamente normalizzati, e premesso che i valori del fegato comprese transaminasi e Y-GT sono risultati normali in ambedue le analisi, la fosfatasi alcalina è salita a 180 con uguale soglia di misurazione (i laboratori erano però diversi)
In aggiunta a questo specifico che all'ecografia del fegato eseguita lo scorso mese risultava una lieve steatosi del fegato e un lieve ma a detta del mio endocrinologo non clinicamente importante ispessimento delle pareti della colecisti, nella prima analisi inltre era stata eseguita anche la CEA che risultava aumentata di soli 5 punti rispetto al valore soglia (per cui mi è stato detto che non ha alcun valore clinico), ma ho preferito comunque indicarvela per agevolarvi la comprensione della mia situazione clinica.
Voglio precisare che negli ultimi 10 anni i miei valori, fino a circa 5 anni fa, data delle ultime analisi effettuate prima di questo mese, mi era stata diagnosticata una steatosi alimentare con valori incrementati di trasnaminasi e Y-GT, valori aumentati anche di colesterolo LDL e di trigliceridi, e una fosfatasi alcalina un po più bassa ma sempre di poco superiore alla soglia
Vengo al punto. Dal momento che sembrerebbe che i valori del fegato siano tornati normali e che la tiroide sembra stia altresì normalizzandosi, questo aumento a 180 della fosfatasi alcalina isolato può essere indice di "altro"? In riferimento a malattie di ossa e/o polmoni.
Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Gentile utente,
La determinazione della fosfatasi alcalina sierica viene utilizzata ormai da molti anni nella diagnostica delle malattie dello scheletro e del fegato.
La sua epatopatia pare sia una steatosi accertata
Inoltre le ricordo che la presenza di manifestazioni evidenti di una disfunzione epatica (ivi incluso un aumento delle transaminasi pari a 3 volte o più i limiti superiori della norma) rende necessaria una pronta interruzione del trattamento con metimazolo.
Per sua cultura le dico che:
valori elevati di fosfatasi alcalina si registrano in diverse condizioni patologiche, specie in presenza di patologie ad elevato turn-over osseo, come morbo di Paget, osteomalacia (ipovitaminosi D), osteomielite, iperparatiroidismo, metastasi ossee ed osteoporosi.
Il dosaggio della fosfatasi alcalina viene di norma integrato con altri test, ad esempio bilirubina, transaminasi AST e ALT se si desidera monitorare la funzionalità epatica.
Cordialità
La determinazione della fosfatasi alcalina sierica viene utilizzata ormai da molti anni nella diagnostica delle malattie dello scheletro e del fegato.
La sua epatopatia pare sia una steatosi accertata
Inoltre le ricordo che la presenza di manifestazioni evidenti di una disfunzione epatica (ivi incluso un aumento delle transaminasi pari a 3 volte o più i limiti superiori della norma) rende necessaria una pronta interruzione del trattamento con metimazolo.
Per sua cultura le dico che:
valori elevati di fosfatasi alcalina si registrano in diverse condizioni patologiche, specie in presenza di patologie ad elevato turn-over osseo, come morbo di Paget, osteomalacia (ipovitaminosi D), osteomielite, iperparatiroidismo, metastasi ossee ed osteoporosi.
Il dosaggio della fosfatasi alcalina viene di norma integrato con altri test, ad esempio bilirubina, transaminasi AST e ALT se si desidera monitorare la funzionalità epatica.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.2k visite dal 28/03/2012.
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