Apca tiroide

Gli anti cellule parietali gastriche dimostrano una reazione autoimmune (nel suo caso non particolarmente intensa) contro le cellule dello stomaco, il che non comporta gastriti o difficolta' digestive, ma comporta il pericolo che venga prodotto meno "FATTORE INTRINSECO", una glicoproteina necessaria ad assorbire la vitamina B12.

Se non assorbiamo la B12 puo' venire l'anemia "perniciosa" che si riconosce perche' l' MCV aumenta (guardi il volume medio delle emazie nell'emocromo).

La soglia e' 1:80, 1:160 e' la prima diluizione sicuramente positiva, poi il quadro clinico e' tanto piu' vero e richiede tanta piu' attenzione quanto piu' alto e' il titolo APCA (1:320, 640, 1280 e via raddoppiando).

Gentile Dott. Bianchi,
la ringrazio per la celere risposta.
Ho controllato come ha chiesto i valori MCV e sono nella norma.
Mi chiedevo: quindi non è automatico che la produzione di questi anticorpi generi automaticamente una "Gastrite autoimmune"?
E poi, i valori degli "APCA" come si possono tenere sotto controllo, o meglio possono diminuire in una paziente, come le avevo detto con la "tiroide di Haschimoto".
La ringrazio anticipatamente per la risposta.

Distinti saluti

1) la gastrite autoimmune va intesa nel senso che se lei fa una biopsia, trova la mucosa infarcita di linfociti, che sono segno di infiammazione. Non va intesa gastrite nel senso popolare di "mal di stomaco". Anzi alla fine questa gastrite autoimmune magari distrugge le cellule nobili della mucosa, quelle che secernono acido cloridrico, per cui si arriva al quadro della "gastrite atrofica" dove lo stomaco non digerisce piu', ma non brucia.

Se ora c'e' mal di stomaco, significa che c'e' ancora iperproduzione gastrica acida, il che non e' neanche una brutta cosa, e si controlla con i ben noti farmaci (IPP, anti H2 ecc.).

2) non si tengono sotto controllo, la produzione anticorpale evolve per conto suo e le eventuali conseguenze anatomopatologiche fanno il loro corso. Noi possiamo contrastare semmai le eventuali conseguenze cliniche di una futura (se ci sara', non e' mica detto) atrofia gastrica.

3) La presenza di altri autoanticorpi in un pz. che ha gia' fatto un hashimoto e' comune, esiste una "propensione autoimmune". Pero' bisogna distinguere la presenza di anticorpi (il fumo) dalla presenza di malattia conclamata (l'arrosto).

La ringrazio ancora per la "celerissima" risposta.
Un'ultima domanda: è possibile che fra tre mesi rifacendo gli APCA io li possa trovare sia 1:80 (scesi quindi)che ad esempio 1:320 (aumentati) oppure possono solo aumentare (dato che lei ha detto che fanno il loro corso).
In base a quello che le ho detto lei allo stato attuale mi consiglierebbe una gastroscopia oppure cosa?

Grazie ancora

Distinti saluti

1) Non e' detto che l'evoluzione sia peggiorativa, il quadro puo' anche evolvere verso la remissione. Supponendo per ora che la concentraz. di anticorpi resta stabile, in sede di esame ci si puo' sempre aspettare di misurare una diluizione in piu' o in meno, questo rientra nell'errore sperimentale. Conclusione: ragionare per "ordini di grandezza" e non per virgole decimali.

2) Non consiglio la gastroscopia. Ripeterea' il dosaggio fra qualche mese e poi si valutera'.

La ringrazio davvero infinitamente per la sua disponibilità.
Volevo dirle che io sono di Pavia e che se dovessi avere bisogno non mi spiacerebbe poterla contattare direttamente se per lei non è un disturbo.
Ho visto che esercita a Broni-Stradella e per me sarebbe davvero dietro l'angolo; cercorò i suoi recapiti.

Grazie ancora e buona domenica