Consulto per mia madre - sofferenza epatica

Gentili Medici...
Chiedo questo consulto per mia Madre.
[Età: 65 - Altezza 160 cm. x Peso 60 Kg.]
Da alcuni anni assume Paracetamolo nelle dosi di 500 mg. due/tre volte al giorno quasi ininterrottamente con dosi anche di 1000 mg. per volta nelle fasi più dolorose, ma NON ha mai superato la dose di 3 gr. al dì con intervalli tra le somministrazioni equidistanziati e al max. non meno di 4 o 5 ore.
Alcune volte prende anche Ibuprofene.
Da alcuni mesi non si sente molto bene, ha nausea, stanchezza, malessere e digerisce male: il medico le ha prescritto diversi esami del sangue e d urine da cui risultano alterati i seguenti esami:
- AST/GOT (Aspartato-Aminotransferasi) 212 UI/L [v.n. < 29]
- ALT/GPT (Alanina-Aminotransferasi) 279 UI/L [v.n. < 38]
- GGT (Gamma Glutamil-Traspeptidasi) 98 UI/L [v.n. 7 - 32]
- Bilirubina Totale 1.80 mg./dl [0.10 - 1.00]
- ALP (Fosfatasi Alcalina Totale) 185 mU/ml [37 - 96]
- VES prima ora 29 mm. [2 - 20]
Inoltre nella Elettroforesi Sierioproteica vi è la Albumina un pò bassa a 52% su 54 - 66%.
Il curante allora le ha prescritto altri esami tra cui è risultato:
- Fibrinogeno 175 mg./100 ml [200 - 420]
- HBsAg NEGATIVO
- Anticorpi HCV (screeneng) ASSENTI
- TPHA NEGATIVO
- Anticorpi Antinucleari quantitativo (A.N.A.) ASSENTI
- Anticorpi Antimitocondrio ASSENTI
- Ab. Anti-DNA ASSENTI
- Anticorpi HAV ASSENTI
Una ecografia addome superiore non ha rilevato aterazioni tranne un fegato di dimensioni lievemente aumentate.
Vorrei sapere se il PARACETAMOLO potrebbe quindi esserne la causa o sè è necessario effettuare altre ricerche.
Cordialmente
Ex Utente 92648 reiscritto per porre il consulto seguente.
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Ritengo che questa assunzione protratta di paracetamolo negli anni possa avere causato una sofferenza epatica; le consiglio di parlarne con il suo medico per valutare con lui l'eventuale sospensione

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio della valida risposta. Ho già informato mia madre di questo ed è stata immediatamente sospesa l' assunzione di Paracetamolo (utilizzo causa ernia discale).
Provvederò quanto prima a contattare il curante mettendolo a luce anche delle sue responsabilità visto che ha prescritto lui la terapia.
A questo punto colgo l' occasione per ricevere una breve consulenza sul mio caso:
-Da diverso tempo soffro di infiammazioni urinarie ricorrenti; presento inoltre faringite cronica ed un herpes zoster recidivante.
Il mio medico mi prescrive lo Zitromax da prendere la sera due compresse assieme prima di coricarmi, ma ho fatto più volte la terapia senza risultati. Le urinocolture sono sempre negative, è possibile che la presenza di una infiammazione a carico delle vie urinarie dipenda da uno stato di debolezxza generale (visto l' herpes)???.
Non ho i calcoli alle vie urinarie poichè ho fatto una ecografia di recente.
GRAZIE ANCORA E BUONE FESTE!!!
[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Non è che non si possano fare terapie con paracetamolo , l'unica cosa è il controllo periodico dei principali parametri sanguigni ivi compresi quelli che riguardano il fegato. Riguardo l'altra sua domanda, non vedo una relazione tra questa debolezza e le infezioni urinarie; piuttosto non sò se ha fatto anche un'ecografia prostatica che è importante per una valutazione completa. Ne parli con il suo medico
[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Difatti, non è mai stata controllata nel tempo. Adesso secondo lei con la sospensione del paracetamolo è possibile che il fegato si rigeneri, visto che con l' ecografia non sembrano presenti alterazioni gravi, come una cirrosi?
Il suo medico ha sempre detto che il paracetamolo non causa effetti collaterali alle dosi terapeutiche, anche se preso a lungo, mentre l' Ibuprofene o il voltaren possono irritare lo stomaco cosa che aveva già presentato quando faceva gli antinfiammatori nonostante prendesse delle capsule di un antiulcera (ranitidina se non sbaglio). Lei soffre anche di gastrite cronica nonostante sia stato eradicato l' elicobacter con gli antibiotici anni addietro.

Quanto al mio caso è da anni che ho queste infiammazioni urinarie ma la prostata alla eco non presentava problemi. Solo un inspessimento del trigono vescicale su base flogistica come riferito.
Il problema si ripresenta, quasi sempre se ho dolori ossei tipo influenza, raffreddore o mal di gola (prurito soprattutto), me ne accorgo perchè in tali giorni mi sanguina il naso o le gengive con lo spazzolino e ho dei doloretti al capo (influenza senza febbre dico sempre).
Gli antibiotici invece non mi fanno niente e neppure Echinacea e vitamina c prese per mesi.
Ancora Ringraziamenti....
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Il paracetamolo, come i farmaci da lei citati, possono dare effetti collaterali sul fegato ben citati nel foglietto allegato a ciascuno di essi e questo perchè la via di eliminazione dei farmaci in genere passa attraverso due organi principali che sono il fegato ed il rene; con la sospensione si dovrebbe risolvere il problema con un rientro dei parametri in relazione anche al fatto che l'ecografia non ha evidenziato problemi. Riguardo il problema urinario se la prostata è a posto , sarebbe opportuno il parere di un urologo per capire il perchè di queste ricorrenti infezioni; la invito a tal proposito a postare questo stesso quesito anche nella sezione urologia
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ancora i miei ringraziamenti e il mio approvamento nei Suoi confronti: Lei è un medico in gamba e davvero disponibile!
Per il mio problema come da lei consigliato ho posto il quesito ai suoi colleghi Urologi.
Mentre per mia madre mi interesserebbe sapere in alternativa al Paracetamolo quale FANS potrebbe essere più sicuro. Un medico del 118 che l' ha visitata stanotte per una modesta crisi ipertensiva ed ha praticato una piccola fleboclisi (è sotto terapia da anni per tali problematiche) ha parlato di Ibuprofene, chetopofene e napossene come indicati nel suo caso perchè più tollerati dal punto di vista gastrico e meno affaticanti per il fegato rispetto al diclofenac. Chiederei il Suo parere.

GRAZIE E A RISENTIRCI!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Tutti i farmaci citati potrebbero essere utilizzati fermo restando che la terapia la deve decidere, per ragioni deontologiche, solo e soltanto il collega che segue e visita direttamente sua madre e non noi che siamo a distanza. La cosa importante è che vi sia una buona funzionalità renale ed epatica in modo da scongiurare fenomeni di accumulo e che vi siano dei controlli periodici del sangue