Tampone covid dubbio
Salve, sono un ragazzo di 22 anni (vaccinato con terza dose a fine gennaio) e volevo domandarvi riguardo alcuni dubbi a seguito della mia positività al covid. Tutto è iniziato lunedì di due settimane fa quando la mattina ho iniziato ad accusare un leggero mal di gola, e il giorno successivo anche la febbre. Così, il secondo giorno alla comparsa dei sintomi ho effettuato un tampone rapido in farmacia risultato però positivo, e mi sono messo in isolamento. I miei genitori non hanno avuto sintomi nei giorni seguenti e i loro tamponi erano negativi.
I tre giorni seguenti al tampone ho continuato ad avere febbre con picchi di 38. 5 e successivamente la febbre è scomparsa e ho avuto sintomi come tosse secca e mal di testa. Dal lunedì seguente (trascorsi dunque 7 giorni di sintomi), non ho accusato neanche un minimo sintomo per i 3/4 giorni successivi, per cui ho effettuato giovedì il tampone di guarigione presso il drive-in dell'ospedale della mia città recandomi a piedi per l'impossibilità di muovermi in macchina. Successivamente sono tornato a casa aspettando l'esito del tampone che però non mi è giunto poiché è risultato dubbio, e quindi poteva esserci ancora traccia del virus.
Decido di attendere ancora un po', e così due giorni dopo mi reco questa volta in farmacia, effettuo il tampone, e risulta negativo.
Allora il mio dubbio riguarda la mattina in cui sono giunto al drive-in dell'ospedale.
Infatti, spinto dalla mia ignoranza del fatto di essere guarito completamente perché non avevo più sintomi, ed essendo lungo il percorso per arrivare al mio ospedale, in una giornata molto calda con 35 all'ombra, ho commesso l'errore di abbassarmi la mascherina in alcuni punti anche perché facevo quasi fatica a respirare.
Ribadisco inoltre che in quella mattinata, così come nei 3/4 giorni precedenti non avevo minimi sintomi, e che nei pochi momenti in cui ho abbassato la mascherina ho cercato sempre di tenere la bocca chiusa, e di sorpassare velocemente le poche persone che incrociavo (anche per quei 1/2 secondi).
Inoltre mi sono documentato del fatto che all'aperto il virus si trasmette più raramente, e che i debolmente positivi possono contagiare di meno rispetto ai positivi completi.
Togliendo poi il fatto che c'è molta gente in giro che non rispetta l'isolamento o che non si autosegnala per poter evitare l'isolamento stesso, mi dispiacerebbe anche solo pensare di trovarmi in una situazione analoga e di contagiare gli altri.
Allora la mia domanda è questa: quante probabilità ci potrebbero essere state di aver contagiato qualcuno quella mattina (considerando magari anche un contatto di pelle che però non c'è stato)?
Grazie per la cortese risposta
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