Linfoadenopatia

Buongiorno chiedo un parere in merito a questi sintomi e manifestazioni in attesa di fare analisi approfondite.


Ad aprile si presenta un rigonfiamento al terzo medio della tibia dx indolore, faccio ecografia da cui risulta un semplice ematoma in fase di organizzazione.
(gioco a calcio, ma non mi ricordo di aver preso un colpo tale da giustificare questo ematoma) dopo un mese di trattamento con ematonil il rigonfiamento diminuisce ma rimane un nodulo palpabile.

Successivamente mi accorgo di avere i linfonodi inguinali palpabili da entrambi i lati, un ingrossamento bilaterale delle ghiandole salivari e alcuni linfonodi piccoli in zona cervicale.
Tutti mobili al tatto.
Da tempo ho anche un granuloma dentale che dovrò sottoporre alle cure del dentista.

Talvolta ho la sensazione di avere delle vertigini (ansia?
)
Gli esami ematochimoci (donatrice di sangue) sono tutti nella norma tranne la ferritina a 10 e i trigliceridi leggermente bassi 37.

Il medico di base mi ha inviato all attenzione di un reumatologo per possibile patologia autoimmune.

Nel limite del consulto, chiedo un vostro parere grazie.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile ragazza,
i rigonfiamenti alle stazioni linfonodali che lei riporta potrebbero essere correlati tra loro, ma potrebbero essere anche dipendenti da problematiche locali ( trauma contusivo alla tibia, granuloma....) senza essere segno di una patologia sistemica.
Penso che vadano valutati in maniera approfondita con una visita di persona specificamente dedicata, magari corredata con un esame ecografico.
La negatività degli esami ematochimici di routine che ha effettuato è già un buon indizio.
La ferritina bassa,potrebbe essere correlata a carenze alimentari,in concomitanza con una certa attività fisica, che lei sostiene di effettuare, e magari anche con la presenza di un flusso mestruale non sufficientemente compensato dall'assunzione di alimenti conteneti ferro.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.

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Utente
Utente
Grazie mille della risposta. Tra qualche giorno inizierò tutto l iter diagnostico consigliato dal mio medico di base. Riguardo al rigonfiamento tibiale, sono sicura di non aver subito nessun trauma in quanto la zona era protetta da parastinchi, infatti non percepivo nessun dolore. L evoluzione é stata un rigonfiamento rossastro per poi lasciare spazio ad un nodulo riferito dall’ ecografia di circa 1 cm.
Sempre nel limite di un consulto a distanza, se la sintomatologia fosse correlata, di cosa potrebbe trattarsi ?
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile ragazza,
purtroppo a distanza, senza una visione diretta della lesione, è impossibile avanzare delle ipotesi concrete.
Potrebbe comunque, anche in assenza di un trauma contusivo vero e proprio, essersi trattato della rottura di qualche capillare o piccola vena superficiale, ma solo una visita di persona potrebbe darle una risposta più certa.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.