Scadenza prescrizione specialista terapia
Gentili dottori,
sono qua a chiedere delle delucidazioni in merito al nostro medico di condotta, abbiamo da poco cambiato dottore a mio padr, e in quanto, quello di prima è andato in pensione e ci troviamo ad affrontare non poche difficolta'.
Mio padre è malato di Parkinson e malato psichiatrico ormai da 15 anni, prende tanti farmaci seguito da mia mamma, premetto che lui non si alza, si nutre con peg ed ha anche il catetere, immaginate quanto sia di difficile gestione.
Siccome da 15 anni ad ora ci hanno dato ben 4 terapia diverse, dove la differenza sostanziale sta nel dosaggio della Quietapina e nell' aggiunta di Trittico, e l'ultima terapia fornita circa un mese fa è stata veramente dannosa per mio padre, in quanto ha scatenato grossi attacchi neurolettici (a causa del Talofen aggiunto, che ha fatto reazione con Stalevo), abbiamo chiamato la guardia medica
e sospeso sotto consiglio telefonico dello specialista.
Ora ci chiediamo per tornare alla vecchia prescrizione essendo mio padre ormai malato da 15 anni bisogna contattare nuovamente lo specialista?
Cioè se abbiamo a disposizione 4 terapie date da 4 specialisti diversi, il dottore deve necessariamente prescrivere i farmaci dell'ultima, che fa praticamente male a mio padre?
Sono terapie che prevedono l'aumento o meno di Quietapina, in base allo stato di violenza e agitazione di mio padre, che varia giornalmente, e tutti gli psichiatri ci hanno detto che dobbiamo dosarla al bisogno, di darne piu' quando è agitato oppure meno.
Ma il dottore segue alla lettera il dosaggio delle prescrizioni, quindi mio padre finisce sempre all'ospedale per delle crisi, e l'ospedale si arrabbia con noi e con il dottore di condotta.
Cioe', se arriviamo a fine mese che ci mancano 4 Quietapine lui non le prescrive e mio padre sta malissimo, nonostante abbiamo 4 terapie (e due di quelle un po' piu' pesanti sono dei ricoveri ospedalieri).
Gli addetti dell'ospedale si arrabbiano con noi perchè non abbiamo seguito la loro terapia, prescritta anni indietro, ma secondo loro ancora valida.
Aspetto una risposta
sono qua a chiedere delle delucidazioni in merito al nostro medico di condotta, abbiamo da poco cambiato dottore a mio padr, e in quanto, quello di prima è andato in pensione e ci troviamo ad affrontare non poche difficolta'.
Mio padre è malato di Parkinson e malato psichiatrico ormai da 15 anni, prende tanti farmaci seguito da mia mamma, premetto che lui non si alza, si nutre con peg ed ha anche il catetere, immaginate quanto sia di difficile gestione.
Siccome da 15 anni ad ora ci hanno dato ben 4 terapia diverse, dove la differenza sostanziale sta nel dosaggio della Quietapina e nell' aggiunta di Trittico, e l'ultima terapia fornita circa un mese fa è stata veramente dannosa per mio padre, in quanto ha scatenato grossi attacchi neurolettici (a causa del Talofen aggiunto, che ha fatto reazione con Stalevo), abbiamo chiamato la guardia medica
e sospeso sotto consiglio telefonico dello specialista.
Ora ci chiediamo per tornare alla vecchia prescrizione essendo mio padre ormai malato da 15 anni bisogna contattare nuovamente lo specialista?
Cioè se abbiamo a disposizione 4 terapie date da 4 specialisti diversi, il dottore deve necessariamente prescrivere i farmaci dell'ultima, che fa praticamente male a mio padre?
Sono terapie che prevedono l'aumento o meno di Quietapina, in base allo stato di violenza e agitazione di mio padre, che varia giornalmente, e tutti gli psichiatri ci hanno detto che dobbiamo dosarla al bisogno, di darne piu' quando è agitato oppure meno.
Ma il dottore segue alla lettera il dosaggio delle prescrizioni, quindi mio padre finisce sempre all'ospedale per delle crisi, e l'ospedale si arrabbia con noi e con il dottore di condotta.
Cioe', se arriviamo a fine mese che ci mancano 4 Quietapine lui non le prescrive e mio padre sta malissimo, nonostante abbiamo 4 terapie (e due di quelle un po' piu' pesanti sono dei ricoveri ospedalieri).
Gli addetti dell'ospedale si arrabbiano con noi perchè non abbiamo seguito la loro terapia, prescritta anni indietro, ma secondo loro ancora valida.
Aspetto una risposta
[#1]
Sig.ra, se lei va in ospedale e le danno una terapia, poi consultate vari psichiatri con nuove terapie, è chiaro che se vi ripresentate con una terapia diversa dalla loro, non saranno certo felici. Allora voi prendete la vecchia ricetta e il suo medico è obbligato per legge a prescrivervi i farmaci. Se non lo fa, potete sempre andare
all' ASL e richiederla a loro, altrimenti dovrete tornare dallo specialista.
all' ASL e richiederla a loro, altrimenti dovrete tornare dallo specialista.
Dr. Claudio Bosoni
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta immediata,
il dottore di famiglia ci ha quasi "imposto una nuova visita", perchè secondo lui i medicinali erano troppo alti per grammatura. Ma i dottori del distretto ospedalieri avendo trattato mio padre per ben 15 giorni sia nel 2012 che negli anni successivi conoscono bene il paziente..e come da prassi ci hanno prescritto una terapia ottimale.
Poi abbiamo provato con un dottore nuovo, un neurologo che ha stravolto tutta la terapia, e mio padre è stato malissimo. Posso tranquillamente utilizzare quella? perchè non scadono le terapie?
Eventualmente potrei anche tornare al reparto di neurologia dell' ospedale per farmela aggiornare?intende questo per ASL?
il dottore di famiglia ci ha quasi "imposto una nuova visita", perchè secondo lui i medicinali erano troppo alti per grammatura. Ma i dottori del distretto ospedalieri avendo trattato mio padre per ben 15 giorni sia nel 2012 che negli anni successivi conoscono bene il paziente..e come da prassi ci hanno prescritto una terapia ottimale.
Poi abbiamo provato con un dottore nuovo, un neurologo che ha stravolto tutta la terapia, e mio padre è stato malissimo. Posso tranquillamente utilizzare quella? perchè non scadono le terapie?
Eventualmente potrei anche tornare al reparto di neurologia dell' ospedale per farmela aggiornare?intende questo per ASL?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 629 visite dal 03/02/2021.
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