Emicranie, capogiri, sonnolenza e spossatezza... quando preoccuparsi?

Salve.
È da qualche giorno che non sto molto bene, mi prendono improvvisi "attacchi" di stanchezza, nel senso che una volta che mi prendono mi durano per ore se non tutta la giornata.
La sensazione è quella di una forte spossatezza e debolezza fisica, dove faccio fatica nei più minimi movimenti.
Forte sonnolenza (la quale non mi invoglia però a dormire), sensazione di avere la testa a momenti vuota, a momenti pesante, qualche capo giro e dolori che vanno da dietro la nuca per poi incidersi sulle tempie (ho proprio la sensazione di una pressione sulle tempie).
Episodi del genere li ho avuti anche qualche settimana fa in maniera sporadica.
Prima della quarantena anche era successo, ma ora stanno diventando sempre più frequenti e duraturi.
A questi sintomi poi mi si associa l'inappetenza e disturbi di stomaco (soffro anche di colon irritabile).
È doveroso dire che soffro anche di ansia (ansia patologica, infatti vado dallo psicologo e prendo un leggero ansiolitico ogni sera da circa 4 mesi).
A casa mi viene detto che sicuramente è tutto uno scarico di stress psicosomatico, ma ansioso come sono non mi riesco ad accontentare di ciò, ho paura che possa essere qualcosa di più serio.
Come capirlo?
Negli ultimi mesi sono anche diventato estremamente ipocondriaco, quindi qualsiasi sintomo che non và mi all'arma subito, ci penso continuamente e mi faccio condizionare.
Non riesco più a capire quando è la mia ansia che mi provoca dei sintomi fisici, o quando disturbi fisici reali mi provocano l'ansia.
Grazie a chi mi risponderà, e spero in un'attenta comprensione.