Perdita olfatto

Buonasera,
La prima settimana di marzo siamo stati probabilmente vittima di malasanità o negligenza (se preferiamo) della sanità locale, ma per fortuna ce la siamo cavata bene.


Mio marito (34 anni) inizia ad avere febbre a 37, 5 accompagnata da tosse secca e leggeri dolori muscolari.
Chiamiamo il num sanitario di emergenza che ci dice che NON è Covid19 perchè non si registrano problemi di respirazione e consigliano di prendere Tachipirina qb.
Il giorno dopo la febbre aumenta a 38, chiamiamo il medico generico che ci conferma influenza e manda certificato per 1 sola settimana di mutua.


Dopo 2 giorni la febbre è ancora a 38, 8, chiamiamo la guardia medica, ma non ci rispondono.
Mio marito accusa anche una lieve dissenteria.
Il giorno dopo con una dose di tachipirina 1000 la febbre inizia a scendere e dopo 2 giorni scompare.


nel frattempo io inizio ad avere leggera tosse e strana sensazione al naso, Come se sentissi uno strano odore di fumo (non ho mai fumato in vita mia).
Misuro la febbre: nulla.
Passano 2 giorni, nel frattempo è passata circa 1 settimana da quando mio marito ha accusato i primi sintomi ed io... mi rendo conto di non avere più olfatto.

Non sento nulla, non sento la lettiera dei gatti, non sento la candeggina, le candele profumate...niente.
testo mio marito e anche lui scopre di essere privo di olfatto.
A questo punto, sfiduciata dalla sanità locale, Chiamo il mio vecchio medico di base di un altra regione che mi dice assolutamente di non uscire di casa perchè si tratta di covid.
Ci chiudiamo in casa per 3 settimane.


Ora vorrei sapere: se io non avessi chiamato un altro medico, cosa sarebbe successo?
Come hanno fatto i primi medici a dire che non era covid e a sottovalutare la cosa?
Oppure è questo secondo medico che ha dato una diagnosi azzardata?
Io non ho mai avuto febbre alla fine, l’olfatto é tornato nel giro di 3 settimane.
Ora stiamo entrambi benissimo.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile signora,
con tutti I limiti di un consulto a distanza, e senza entrare nel merito della situazione clinica specifica di quanto accaduto a lei e al marito, posso dire che I sintomi descritti e la loro evoluzione potrebbero ben correlarsi con un' infezione, fortunatamente lieve, da coronavirus.
Tengo a precisare che , come anche sopra detto , non avendo conoscenza diretta del caso, cosi' come anche il suo vecchio medico di fiducia , si puo' parlare solo di ipotesi e non di diagnosi.
Purtroppo,soprattutto nei primi tempi della pandemia, ci sono state molte difficolta' organizzative, anche collegate alla scarsa conoscenza delle caratteristiche del virus.
In ogni caso, per buona sorte sua e del marito, come nella stragrande maggioranza dei casi, l' infezione ha avuto uno sviluppo benevolo in maniera spontanea.
Pertanto penso che anche con una diagnosi di certezza tempestiva, I provvedimenti medici non sarebbero stati differenti da quanto avete messo in pratica guidati dal buon senso.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la cortese risposta. Sì, noi abbiamo avuto buon senso. Cosa che peró non hanno tutti ed il problema è che vivo nella regione che attualmente sta sviluppando più contagi giornalieri in assoluto... e che non tende a migliorare purtroppo! Si, nella fase iniziale sicuramente ci sarà stata più incertezza, ma non sembra che qui ora vada meglio
Comunque spero di fare il sierologico appena possibile così potró anche sapere se ho sviluppato abbastanza anticorpi da essere immune.
Le auguro una buona domenica!
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