Senso di ubriachezza e stordimento
Buonasera,
sono un giovane di 28 anni. All'incirca 6 mesi fa, dopo un singolo episodio di improvviso capogiro, ho vissuto per poco più di un mese una condizione molto simile ad un perenne stato di ebbrezza. Indirizzato dal medico di base, ho effettuato delle analisi del sangue e una visita neurologica, tutto perfettamente nella norma. Dopo la scomparsa dei sintomi, ho attribuito la colpa ad un transitorio stato di stress. Da ormai un mese e mezzo la condizione è però ricomparsa. Il sintomo più marcato e sempre presente è una lieve vertigine. A seguire, con diversa intensità nel corso della giornata, difficoltà di concentrazione, aumento di sudorazione, senso di pressione alla testa (senza dolore), continui sbadigli. Una volta sono stato prossimo allo svenimento, mentre almeno un paio di volte ho sperimentato un offuscamento della vista, simile all'effetto di un abbagliamento. Noto ultimamente che i sintomi tendono ad accentuarsi a metà giornata, per essere più moderati nel tardo pomeriggio e del tutto assenti durante la notte. Inutile precisare che in sede di lavoro questa condizione è notevolmente invalidante. Il mio medico, in assenza di una sintomatologia specifica, non ritiene sia il caso di intervenire. Consiglia di accettare la situazione e di imparare a conviverci. Avendo sempre goduto di ottima salute, non ritengo invece sia ancora il momento di alzare bandiera bianca. Scrivo qui per un ulteriore parere. Grazie per qualsiasi consiglio o indirizzamento.
sono un giovane di 28 anni. All'incirca 6 mesi fa, dopo un singolo episodio di improvviso capogiro, ho vissuto per poco più di un mese una condizione molto simile ad un perenne stato di ebbrezza. Indirizzato dal medico di base, ho effettuato delle analisi del sangue e una visita neurologica, tutto perfettamente nella norma. Dopo la scomparsa dei sintomi, ho attribuito la colpa ad un transitorio stato di stress. Da ormai un mese e mezzo la condizione è però ricomparsa. Il sintomo più marcato e sempre presente è una lieve vertigine. A seguire, con diversa intensità nel corso della giornata, difficoltà di concentrazione, aumento di sudorazione, senso di pressione alla testa (senza dolore), continui sbadigli. Una volta sono stato prossimo allo svenimento, mentre almeno un paio di volte ho sperimentato un offuscamento della vista, simile all'effetto di un abbagliamento. Noto ultimamente che i sintomi tendono ad accentuarsi a metà giornata, per essere più moderati nel tardo pomeriggio e del tutto assenti durante la notte. Inutile precisare che in sede di lavoro questa condizione è notevolmente invalidante. Il mio medico, in assenza di una sintomatologia specifica, non ritiene sia il caso di intervenire. Consiglia di accettare la situazione e di imparare a conviverci. Avendo sempre goduto di ottima salute, non ritengo invece sia ancora il momento di alzare bandiera bianca. Scrivo qui per un ulteriore parere. Grazie per qualsiasi consiglio o indirizzamento.
[#1]
E' vero che puo' essere lo stress la base della sintomatologia sofferta ma, onestamente, non mi soffermerei su questa ipotesi, pur plausibile. Pertanto, per scrupolo, per non essere troppo superficiali, farei sempre una RM del parenchima cerebrale con mezzo di contrasto. Ne riparli con il Medico curante.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Buonasera,
ringraziando per la precedente risposta, torno a distanza di un certo tempo perché la sintomatologia segnalata è ancora presente e altrettanto invalidante, pur senza significative variazioni.
Questo l'esito della RM, effettuata senza mezzo di contrasto (su indicazione del medico di base):
"Non significativi focolai di alterato segnale a provenienza dal tessuto encefalico in sede sotto e sovratentoriale.
Nei limiti la rappresentazione del corpo calloso e del tronco dell'encefalo sino alla giunzione bulbo-spinale.
Sistema ventricolare in asse lievemente asimmetrico non dilatato. Piccola cisti del setto pellucido.
Nei limiti la rappresentazione della ghiandola ipofisaria.
Regolari gli spazi liquorali della base ed i solchi della convessità.
Nei limiti la rappresentazione dei pacchetti acustico-vestibolari d'ambo i lati."
Altri sintomi oltre a quelli già descritti, ma a differenza di questi ultimi transitori, sono nausea, lievi formicolii agli arti e la sensazione di avere il braccio destro globalmente indebolito.
In aggiunta a questo, ho intrapreso di mia iniziativa un intervento di chiropratica volto ad ostacolare e a risolvere possibili cause meccaniche, specialmente cervicali.
Nell'assenza di significativi risultati, sono a richiedere su quali siano le possibili aree su cui dirigere la ricerca delle cause. Grazie in anticipo.
ringraziando per la precedente risposta, torno a distanza di un certo tempo perché la sintomatologia segnalata è ancora presente e altrettanto invalidante, pur senza significative variazioni.
Questo l'esito della RM, effettuata senza mezzo di contrasto (su indicazione del medico di base):
"Non significativi focolai di alterato segnale a provenienza dal tessuto encefalico in sede sotto e sovratentoriale.
Nei limiti la rappresentazione del corpo calloso e del tronco dell'encefalo sino alla giunzione bulbo-spinale.
Sistema ventricolare in asse lievemente asimmetrico non dilatato. Piccola cisti del setto pellucido.
Nei limiti la rappresentazione della ghiandola ipofisaria.
Regolari gli spazi liquorali della base ed i solchi della convessità.
Nei limiti la rappresentazione dei pacchetti acustico-vestibolari d'ambo i lati."
Altri sintomi oltre a quelli già descritti, ma a differenza di questi ultimi transitori, sono nausea, lievi formicolii agli arti e la sensazione di avere il braccio destro globalmente indebolito.
In aggiunta a questo, ho intrapreso di mia iniziativa un intervento di chiropratica volto ad ostacolare e a risolvere possibili cause meccaniche, specialmente cervicali.
Nell'assenza di significativi risultati, sono a richiedere su quali siano le possibili aree su cui dirigere la ricerca delle cause. Grazie in anticipo.
[#3]
Sbagliato fare della terapie fisiche senza la prescrizione di un Medico. Sulla base della descrizione dei sintomi e della risposta della Rm, credo che la causa possa essere di origine ansiogena. Direi, quindi, di consultare un Neurologo.
Buon fine settimana
Buon fine settimana
[#4]
Utente
Grazie della tempestiva risposta. Preciso che prima dell'inizio del trattamento ho informato il mio medico che non ha avuto obiezioni, pur mettendomi in guardia sulla probabile inefficacia.
Concordemente alla visita neurologica effettuata a distanza di un mese e mezzo dall'esordio dei sintomi, lo specialista ha scritto sul referto : "Sindrome vertiginosa transitoria. Nessuna necessità di ulteriori accertamenti". È possibile già pensare di associare a un secondo controllo neurologico anche un controllo psichiatrico, o psicologico?
Rinnovo il mio ringraziamento,
buona domenica.
Concordemente alla visita neurologica effettuata a distanza di un mese e mezzo dall'esordio dei sintomi, lo specialista ha scritto sul referto : "Sindrome vertiginosa transitoria. Nessuna necessità di ulteriori accertamenti". È possibile già pensare di associare a un secondo controllo neurologico anche un controllo psichiatrico, o psicologico?
Rinnovo il mio ringraziamento,
buona domenica.
[#5]
Onestamente, non conoscendola di persona, non sono in grado di capire se la sintomatologia sia tutta a carico di uno stato ansioso o, parzialmente, anche di una patologia labirintica. Dobbiamo andare per gradi. Direi di consultare prima uno Psichiatra e, poi, se ci fosse necessità, un Otorinolaringoiatra esperto in vestibologia.
Buona domenica anche a lei
Buona domenica anche a lei
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.2k visite dal 15/02/2019.
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