Perdita di conoscenza in una notte
Salve e scusate il disturbo ma questo consulto lo chiedo per una cosa particolarmente grave!
Mio zio (70 ANNI, diabetico da 5\6 anni, pastiglie: pressione, cardirene,diabete mellito, insomma prenderà circa 10-12 pastiglie al giorno) è da fine giugno che ha febbre alta (38-39) senza altri sintomi importanti; successivamente accusava un dolore alla schiena corrispondente quasi alla spina dorsale. E' entrato al pronto soccorso e subito ricoverato, la cura che gli somministravano erano antidolorifici e antibiotici. Ha fatto 1 T.A.C con contrasto e una risonanza senza contrasto (entrambe non complete, solo una parte di addome e una parte di schiena) e hanno detto che vedevano qualcosa all'altezza della milza (nella lettera di dimissioni c'era scritto: ASCESSO ALLA MILZA? INFARTO DELLA MILZA?) tutto molto vago insomma. L'hanno dimesso dopo 12 giorni con antibiotici e antidolorifici anche a casa. La febbre si è fermata dopo 15 giorni che aveva smesso di prendere antibiotici fino a due giorni fa, che la febbre è salita a 39, cosi decidiamo di portarlo nuovamente in ospedale; ora è ricoverato e questa notte ha perso COMPLETAMENTE memoria (è a letto che non sa più nulla, muove le mani verso l'alto e gli hanno messo il pannolone). Secondo il punto di vista dei familiari : è da quandoè tornato da una gita a Innsbruck (in aprile) che ha iniziato ad avere due linee di febbre, che se ne sono andate dopo 2 giorni; da allora sporadicamente accusava pochissime linee di febbre.
Vi prego attendo risposta, spero di essere stata chiara e abbastanza esauriente!
Grazie in anticipo, cordiali saluti.
Mio zio (70 ANNI, diabetico da 5\6 anni, pastiglie: pressione, cardirene,diabete mellito, insomma prenderà circa 10-12 pastiglie al giorno) è da fine giugno che ha febbre alta (38-39) senza altri sintomi importanti; successivamente accusava un dolore alla schiena corrispondente quasi alla spina dorsale. E' entrato al pronto soccorso e subito ricoverato, la cura che gli somministravano erano antidolorifici e antibiotici. Ha fatto 1 T.A.C con contrasto e una risonanza senza contrasto (entrambe non complete, solo una parte di addome e una parte di schiena) e hanno detto che vedevano qualcosa all'altezza della milza (nella lettera di dimissioni c'era scritto: ASCESSO ALLA MILZA? INFARTO DELLA MILZA?) tutto molto vago insomma. L'hanno dimesso dopo 12 giorni con antibiotici e antidolorifici anche a casa. La febbre si è fermata dopo 15 giorni che aveva smesso di prendere antibiotici fino a due giorni fa, che la febbre è salita a 39, cosi decidiamo di portarlo nuovamente in ospedale; ora è ricoverato e questa notte ha perso COMPLETAMENTE memoria (è a letto che non sa più nulla, muove le mani verso l'alto e gli hanno messo il pannolone). Secondo il punto di vista dei familiari : è da quandoè tornato da una gita a Innsbruck (in aprile) che ha iniziato ad avere due linee di febbre, che se ne sono andate dopo 2 giorni; da allora sporadicamente accusava pochissime linee di febbre.
Vi prego attendo risposta, spero di essere stata chiara e abbastanza esauriente!
Grazie in anticipo, cordiali saluti.
[#1]
Gentile ragazza,
sembra strano che Suo zio sia stato dimesso col dubbio di quelle diagnosi senza altre indicazioni.
In ogni caso essendo ora ricoverato mi auguro che sia sottoposto agli accertamenti opportuni.
A distanza non è possibile orientarsi su qualche ipotesi diagnostica, ma se è subentrato un stato di scarsa coscienza e vigilanza le indagini andranno indirizzate anche a livello neurologico.
Cordiali saluti e auguri
sembra strano che Suo zio sia stato dimesso col dubbio di quelle diagnosi senza altre indicazioni.
In ogni caso essendo ora ricoverato mi auguro che sia sottoposto agli accertamenti opportuni.
A distanza non è possibile orientarsi su qualche ipotesi diagnostica, ma se è subentrato un stato di scarsa coscienza e vigilanza le indagini andranno indirizzate anche a livello neurologico.
Cordiali saluti e auguri
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 02/09/2013.
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