Ricostituente per quarantenne sotto esame
Gent.mi buon giorno. Ho 41 anni e da un po di tempo sto preparando un esame di qualifica professionale, da sostenere negli Stati Uniti. Da mesi sto studiando per lo piu la sera e fino alle 2 di notte circa, poiché di giorno lavoro. Non ho avuto il coraggio di fare le analisi del sangue, che annualmente faccio e che quest'anno rimanderò appena tornato dagli USA, per non avere sorprese su questo "maltrattamento" fatto all'organismo.
Ho il mio medico in ferie e chiedo a voi. Posso prendere qualche farmaco che mi permetta di ridarmi un po di tono, visto che ho una stanchezza al limite e che mi ritroverò ad affrontare un esame di 8 ore durante un orario che per noi italiani è notte ?? (sosterrò l'esame con un fuso orario di circa 9 ore dl nostro). Premetto che non soffro di patologie particolari.
Ringrazio e saluto cordialmente.
Ho il mio medico in ferie e chiedo a voi. Posso prendere qualche farmaco che mi permetta di ridarmi un po di tono, visto che ho una stanchezza al limite e che mi ritroverò ad affrontare un esame di 8 ore durante un orario che per noi italiani è notte ?? (sosterrò l'esame con un fuso orario di circa 9 ore dl nostro). Premetto che non soffro di patologie particolari.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Se lei è in buona salute e non soffre di patologie particolari,
non comprendo perchè dovrebbe avere sorprese
(<<Non ho avuto il coraggio di fare le analisi del sangue>>)
piuttosto l'unico rimedio possibile è recuperare un corretto stile di vita ed assicurare il giusto riposo al suo organismo,
evitando di aggiungere, a quello che lei definisce <<"maltrattamento">>, un ulteriore stress farmacologico (che in ogni caso dovrebbe prevedere, necessariamente, una preliminare valutazione medica diretta).
Cordiali Saluti
non comprendo perchè dovrebbe avere sorprese
(<<Non ho avuto il coraggio di fare le analisi del sangue>>)
piuttosto l'unico rimedio possibile è recuperare un corretto stile di vita ed assicurare il giusto riposo al suo organismo,
evitando di aggiungere, a quello che lei definisce <<"maltrattamento">>, un ulteriore stress farmacologico (che in ogni caso dovrebbe prevedere, necessariamente, una preliminare valutazione medica diretta).
Cordiali Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 27/07/2013.
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