Circolazione in fumatrice e assunzione pillola
Buongiorno , sono una ragazza di 26 anni e per tre anni e mezzo ho assunto la pillola per motivi curativi,interrotta da poco per verificare a che punto è il mio problema.Sono fumatrice(quasi un pacchetto al giorno)pratico u lavoro sedentario e poca attività fisica,ma non sono sovrapeso.Ho notato sulle braccia e in particolar modo sulle gambe capillari rotti in abbondanza,tra cui un paio di colore bluastro,in più la sera le mie caviglie sono gonfie e le gambe dolenti(ancke se il dolore non è particolarmente forte).
Sono andata dal mio medico di base,ma lui molto frettolosamente e senza neppure guardarli ha asserito che pillola e fumo possono creare tali fastidi,senza prescrivermi degli esami.Io sono preoccupata(Ultimamente molto ansiosa,forse un pò ipocondriaca) e volevo sapere se secondo voi sarebbe opportuno qualche esame,se sì quale,per controllare se rischio problemi quali trombosi o flebiti.Grazie anticipatamente per le Vostre eventuali risposte.
Cordiali saluti.
Sono andata dal mio medico di base,ma lui molto frettolosamente e senza neppure guardarli ha asserito che pillola e fumo possono creare tali fastidi,senza prescrivermi degli esami.Io sono preoccupata(Ultimamente molto ansiosa,forse un pò ipocondriaca) e volevo sapere se secondo voi sarebbe opportuno qualche esame,se sì quale,per controllare se rischio problemi quali trombosi o flebiti.Grazie anticipatamente per le Vostre eventuali risposte.
Cordiali saluti.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora, il quadro che riferisce è un po' sfumato...Francamente non saprei se imputarlo al fumo, benchè certo questo non Le giovi. Soprattutto indagherei il gonfiore e il dolore agli arti inferiori attraverso esami ematologici di base. Sarebbe interessante sapere se ha mai sofferto di malattie infettive di seria entità. Cordialmente,
Dr. Giancarlo Cavallino
Medicina Integrata
Tel: 3381997446
Fax: 0108630389
Web: www.smige.net
Dr. Giancarlo Cavallino
Medicina Integrata
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Web: www.smige.net
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Ex utente
So ke il fumo fa male....ho provato molte volte a smettere ma senza risultati...ank'io pensavo di farmi prescrivere tal esame.Il problema + grosso in questo momento sono gli attacchi di panico,il mio non riuscire a capire se effettivamente ho mal di gambe o è solo suggestione...cmq i capillari ci sono ed anke il gonfiore.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Se gli esami descritti sono a posto, oltre all'eco suggerito, chieda un'ecografia addome-pelvi di controllo. Per gli attacchi di panico, se non assume già farmaci antidepressivi, suggerirei un trattamento fitoterapico con: SERENICUM 1 CAPSULA ORE 8 + 1 ORE 15
TRIPOVAL 1 CAPSULA ORE 8 + 1 ORE 15 + 1 ORE 22
E' fondamentale NON associare antidepressivi chimici!!!
Ci tenga informat. Cordialmente,
Dr. G.Cavallino
TRIPOVAL 1 CAPSULA ORE 8 + 1 ORE 15 + 1 ORE 22
E' fondamentale NON associare antidepressivi chimici!!!
Ci tenga informat. Cordialmente,
Dr. G.Cavallino
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Sicuramente da effettuare ecocolordoppler arterioso e venoso arti inferiori ed indagini ematologiche sull'assetto lipidico e della coagulazione. A prescindere da ciò, tuttavia, l'associazione fumo-anticontraccetivi orali è sempre da considerare con estrema cautela.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
dr. Riccardo Lo Presti
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Ex utente
La mia ginecologa era informata del fatto che fumassi,ma ha ritenuto comunque opportuno prescrivermi la pillola.Oggi devo andarci per la visita annuale:le esporrò le mie preoccupazioni,che spero terrà più in considerazione rispetto al mio medico di base.Almeno da fare un controllo più approfondito sul mio quadro fisico,sperando che la mia ansia sia ingiustificata.
Grazie ancora per le risposte ricevute.
Grazie ancora per le risposte ricevute.
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Ex utente
Oggi ho effettuato alcuni esami del sangue tra i quali l'antitrombina III,prescrittimi dalla mia ginecologa per appurare se la pillola ha creato problemi alla mia circolazione.Temo però che il mio sia più che altro un problema di carattere psicologico:oggi avverto ansia,peso sul petto...assumo lo Xanax per gli attacchi di panico e sono piuttosto demoralizzata....la mia ginecologa prima di effettuare altri esami vuol vedere come andranno questi,ma non era particolarmente allarmata dal fatto che fumassi....non so più cosa pensare....se non all'inizio di uno stato depressivo...
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Gentile Utente,
non so se e quanto questa mia risposta potrà risultarLe utile, in quanto io ho probabilmente un approccio lievemente diverso ai problemi, e specialmente (ed abbastanza ovviamente) quelli che riguardano l'apparato vascolare.
Per una questione di rigorosità di termini, che a mio parere è la premessa indispensabile per comprendersi, tenga presente i due punti che seguono:
1) la "circolazione" è un fenomeno che, sebbene *mediato* dai vasi, dipende dal cuore
2) l'antitrombina III è un inibitore fisiologico della coagulazione, e le cause di deficit di essa sono o su base genetica, o vengono acquisite nel corso di gravi malattie epatiche o renali quando si verifichi un'insufficienza della funzione di questi organi; l'assunzione di un anticoncezionale orale non può in alcun modo influenzarne i livelli, né tantomeno ciò può causare (anche in virtù del punto 1) "problemi alla circolazione"
Detto ciò, veniamo al Suo problema.
Ciò che l'anticoncezionale orale può causarLe è
1) un incremento delle teleangectasie visibili (ciò che Lei chiama "capillari")
2) un eventuale aumento del rischio di trombosi venosa
Il primo fenomeno è probabilmente legato ad un'azione ormonale sui piccoli vasi, analogo a quello che si verifica nell'insufficienza epatica. Ciò non accade a tutti, e non a tutti nello stesso modo, ed il risultato nel singolo individuo non può venire previsto, ma solo verificato dopo la somministrazione. In ogni caso, il danno risultante è puramente estetico (le teleangectasie sono assolutamente ininfluenti sul ritorno venoso) e può facilmente venire rimediato con scleroterapia e/o fotoagulazione laser.
Il secondo fenomeno assume rilevanza solo quando chi assume l'anticoagualente orale è portatore di qualche forma di trombofilia, congenita (solitamente su base genetica) o acquisita. Il deficit di antitrombina III è una di queste, ma non è sicuramente la più frequente (allo stato attuale delle conoscenze, la condizione in assoluto più frequente senbra essere una mutazione nel gene che codifica il Fattore V, e che genere il cd "Fattore V Leiden"). In ogni caso, verificare ciò *dopo* aver sospeso l'assunzione dell'anticoncezionale orale ha poco senso; in queste condizioni, una ricerca dell'eventuale stato trombofilico ha un senso solo se compaiono i segni clinici di esso (solitamente trombosi venose profonde o superficiali). Se tali segni non sono comparsi durante l'assunzione, è poco verosimile che compaiano una volta che l'assunzione sia stata sospesa.
Un gonfiore alle gambe *può* essere il segno di una trombosi venosa in atto, ma tale ipotesi è scarsamente compatibile con il modo in cui esso si manifesta, e specialmente con la manifestazione solo serale, con il dolore, e con la bilateralità. Se vuole tranquillizzarsi, può eseguire una determinazione dei livelli di D-dimero. Se essi sono normali, una trombosi venosa è da escludere. Se sono abnormemente elevati, ciò può essere attribuibile ad una trombosi venosa, o può non esserlo; solo in questa circostanza, nel caso di segni clinici come i suoi, può manifestarsi l'indicazione all'ecoDoppler VENOSO.
Riguardo al fumo, come le hanno già sottolineato i Colleghi, esso è dannosissimo a prescindere da tutto. Gli effetti deleteri sull'apparato vascolare riguardano però il versante arterioso, e quindi non hanno nulla a che vedere né con il gonfiore, né con le teleangectasie. Anche il fumo può procurare un lieve stato di ipercoagulabilità, ma esso è minimo, e le eventuali conseguenze sono ben poca cosa rispetto agli altri potenziali danni. Tranne che nel caso di patologie particolari e relativamente rare, gli effetti del fumo sulle arterie sono quelli di una forte predisposizione all'aterosclerosi. Tenga però presente come le giovani donne mestruate siano in qualche modo protette dai fenomeni aterosclerotici, e non si è mai vista un'aterosclerosi in una donna di 26 anni che non abbia delle altre condizioni predisponenti associate (ipercolesterolemia familiare, iperomocisteinemia, etc.). D'altra parte, il fumo non è qualcosa che "Le capita" come potrebbe essere una malattia, ma una Sua azione deliberata; ha un senso continuare a provocarsi volontariamente e continuativamente un danno, e poi preoccuparsi di verificarne l'eventuale presenza o entità?
Infine, riguardo ad eventuali approcci futuri ai suoi problemi, mi sia consentito farle presente come "i problemi di circolazione" sono qualcosa che può essere attribuibile al centro storico nell'ora di punta, e non alle persone; le persone hanno malattie, e non "problemi di qualcosa". Cercare di individuare la malattia, e cioè cercare di inquadrare la malattia in un'entità nosologica conosciuta, è ciò che si chiama "porre la diagnosi", ed è l'unico approccio medico finora riconosciuto come corretto. Il mio consiglio, se lo accetta, è quello di cercare di interagire con Colleghi che cerchino di adottare questo metodo; altrimenti, rischia di non venire mai a capo di nulla.
Cordiali saluti
non so se e quanto questa mia risposta potrà risultarLe utile, in quanto io ho probabilmente un approccio lievemente diverso ai problemi, e specialmente (ed abbastanza ovviamente) quelli che riguardano l'apparato vascolare.
Per una questione di rigorosità di termini, che a mio parere è la premessa indispensabile per comprendersi, tenga presente i due punti che seguono:
1) la "circolazione" è un fenomeno che, sebbene *mediato* dai vasi, dipende dal cuore
2) l'antitrombina III è un inibitore fisiologico della coagulazione, e le cause di deficit di essa sono o su base genetica, o vengono acquisite nel corso di gravi malattie epatiche o renali quando si verifichi un'insufficienza della funzione di questi organi; l'assunzione di un anticoncezionale orale non può in alcun modo influenzarne i livelli, né tantomeno ciò può causare (anche in virtù del punto 1) "problemi alla circolazione"
Detto ciò, veniamo al Suo problema.
Ciò che l'anticoncezionale orale può causarLe è
1) un incremento delle teleangectasie visibili (ciò che Lei chiama "capillari")
2) un eventuale aumento del rischio di trombosi venosa
Il primo fenomeno è probabilmente legato ad un'azione ormonale sui piccoli vasi, analogo a quello che si verifica nell'insufficienza epatica. Ciò non accade a tutti, e non a tutti nello stesso modo, ed il risultato nel singolo individuo non può venire previsto, ma solo verificato dopo la somministrazione. In ogni caso, il danno risultante è puramente estetico (le teleangectasie sono assolutamente ininfluenti sul ritorno venoso) e può facilmente venire rimediato con scleroterapia e/o fotoagulazione laser.
Il secondo fenomeno assume rilevanza solo quando chi assume l'anticoagualente orale è portatore di qualche forma di trombofilia, congenita (solitamente su base genetica) o acquisita. Il deficit di antitrombina III è una di queste, ma non è sicuramente la più frequente (allo stato attuale delle conoscenze, la condizione in assoluto più frequente senbra essere una mutazione nel gene che codifica il Fattore V, e che genere il cd "Fattore V Leiden"). In ogni caso, verificare ciò *dopo* aver sospeso l'assunzione dell'anticoncezionale orale ha poco senso; in queste condizioni, una ricerca dell'eventuale stato trombofilico ha un senso solo se compaiono i segni clinici di esso (solitamente trombosi venose profonde o superficiali). Se tali segni non sono comparsi durante l'assunzione, è poco verosimile che compaiano una volta che l'assunzione sia stata sospesa.
Un gonfiore alle gambe *può* essere il segno di una trombosi venosa in atto, ma tale ipotesi è scarsamente compatibile con il modo in cui esso si manifesta, e specialmente con la manifestazione solo serale, con il dolore, e con la bilateralità. Se vuole tranquillizzarsi, può eseguire una determinazione dei livelli di D-dimero. Se essi sono normali, una trombosi venosa è da escludere. Se sono abnormemente elevati, ciò può essere attribuibile ad una trombosi venosa, o può non esserlo; solo in questa circostanza, nel caso di segni clinici come i suoi, può manifestarsi l'indicazione all'ecoDoppler VENOSO.
Riguardo al fumo, come le hanno già sottolineato i Colleghi, esso è dannosissimo a prescindere da tutto. Gli effetti deleteri sull'apparato vascolare riguardano però il versante arterioso, e quindi non hanno nulla a che vedere né con il gonfiore, né con le teleangectasie. Anche il fumo può procurare un lieve stato di ipercoagulabilità, ma esso è minimo, e le eventuali conseguenze sono ben poca cosa rispetto agli altri potenziali danni. Tranne che nel caso di patologie particolari e relativamente rare, gli effetti del fumo sulle arterie sono quelli di una forte predisposizione all'aterosclerosi. Tenga però presente come le giovani donne mestruate siano in qualche modo protette dai fenomeni aterosclerotici, e non si è mai vista un'aterosclerosi in una donna di 26 anni che non abbia delle altre condizioni predisponenti associate (ipercolesterolemia familiare, iperomocisteinemia, etc.). D'altra parte, il fumo non è qualcosa che "Le capita" come potrebbe essere una malattia, ma una Sua azione deliberata; ha un senso continuare a provocarsi volontariamente e continuativamente un danno, e poi preoccuparsi di verificarne l'eventuale presenza o entità?
Infine, riguardo ad eventuali approcci futuri ai suoi problemi, mi sia consentito farle presente come "i problemi di circolazione" sono qualcosa che può essere attribuibile al centro storico nell'ora di punta, e non alle persone; le persone hanno malattie, e non "problemi di qualcosa". Cercare di individuare la malattia, e cioè cercare di inquadrare la malattia in un'entità nosologica conosciuta, è ciò che si chiama "porre la diagnosi", ed è l'unico approccio medico finora riconosciuto come corretto. Il mio consiglio, se lo accetta, è quello di cercare di interagire con Colleghi che cerchino di adottare questo metodo; altrimenti, rischia di non venire mai a capo di nulla.
Cordiali saluti
dr Vincenzo Scrivano
ANGIOLOGO
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Ex utente
La ringrazio per la risposta,mi scuso se i termini da me utilizzati non sono i più appropriati,ma non sono un medico....temo che i miei disturbi siano attribuibili al mio stato ansioso,soffro di attacchi di panico da più di un mese e le trombosi sono una delle mie ossessioni principali.Prendo ansiolitici,ma presto consulterò un neurologo....insomma per me questo è un periodo di forte stress e somatizzo la mia ansia pensando di avere chissà quale male....continuo a far esami per cercar di star + tranquilla,ma anke se per ora non è stato riscontrato nulla di anomalo fisicamente io non sto bene.Oggi per esempio ho la testa pesante,la cosa mi terrorizza,ma sono in ufficio,cerco di non pensarci...
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora, accanto all'ineccepibile consiglio del Collega angiologo, se desidera affrontare il problema depressivo-ansioso può utilizzare quanto in precedenza Le ho suggerito. Se va dal Neurologo NON dimentichi di precisare che la mia prescrizione NON è compatibile con antidepressivi triciclici o SSRI. A presto,
Dr. Giancarlo Cavallino
Tel: 3381997446
Fax: 0108630389
Web: www.smige.net
Dr. Giancarlo Cavallino
Tel: 3381997446
Fax: 0108630389
Web: www.smige.net
[#12]
Ex utente
Buongiorno,ho effettuato gli esami del sangue prescrittemi dalla ginecologa:Prototrombina 121 antitrombina 95%,PT,PTT e fibrinogeno nella norma.Trigliceridi a posto e colesterolo leggermente alterato(226).Il medico mi ha prescritto dello Stesiven una pasticca al dì per due mesi per sollecitare la microcircolazione.Secondo lei al momento non corro rischi e non devo effettuare altri esami.Puo' lo stesiven procurare prurito alle gambe?Dovrebbe essere un semplice integratore , ma da quando lo assumo mi prudono molto...
[#13]
In linea strettamente teorica, no...sebbene la quantità assoluta di principio attivo contenuta nei prodotti registrati come integratori sia davvero ridotta, l'effetto farmacologico dei componenti di Stasiven dovrebbe estrinsecarsi, tra l'altro, nel senso di una riduzione della permeabilità capillare, e quindi a lungo termine lo Stasiven dovrebbe, semmai, ridurre il prurito... Un segno che può cominciare a fornire qualche orientamento diagnostico è l'eventuale comparsa di alterazioni cutanee; provi ad osservare se compaiono insieme al prurito, ed eventualmente le mostri al MdF.
Riguardo a protrombina, PT e PTT, non posso che ribadirLe la loro inutilità. Tenga presente come tali esami siano stati originariamente progettati per le alterazioni dell'emostasi e non per la trombosi; quindi il significato di una loro alterazione al di fuori delle sindromi emorragiche è praticamente nullo. Le condizioni trombofiliche causate da un incremento primitivo del fibrinogeno sono rarissime; esso si comporta come una proteina della fase acuta, quindi si eleva negli stati infiammatori senza che ciò abbia alcun significato patologico.
Tenga sotto controllo la colesterolemia. Sebbene 226 mg/dl non siano un valore così alto, le tendenze attuali sono quelle di una politica estremamente aggressiva (anche farmacologicamente) verso il colesterolo, e Lei ha solo 26 anni, e tanti anni davanti a sé...personalmente ritengo che Le basterebbe una sana attività sportiva per risovere tutti i suoi mali; ma è solo, ovviamente, una mia opinione...
Cordiali saluti
Riguardo a protrombina, PT e PTT, non posso che ribadirLe la loro inutilità. Tenga presente come tali esami siano stati originariamente progettati per le alterazioni dell'emostasi e non per la trombosi; quindi il significato di una loro alterazione al di fuori delle sindromi emorragiche è praticamente nullo. Le condizioni trombofiliche causate da un incremento primitivo del fibrinogeno sono rarissime; esso si comporta come una proteina della fase acuta, quindi si eleva negli stati infiammatori senza che ciò abbia alcun significato patologico.
Tenga sotto controllo la colesterolemia. Sebbene 226 mg/dl non siano un valore così alto, le tendenze attuali sono quelle di una politica estremamente aggressiva (anche farmacologicamente) verso il colesterolo, e Lei ha solo 26 anni, e tanti anni davanti a sé...personalmente ritengo che Le basterebbe una sana attività sportiva per risovere tutti i suoi mali; ma è solo, ovviamente, una mia opinione...
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
Prima di tutto grazie per il suo interessamento...ho collegato il prurito a Stasiven perchè è cominciato il giorno dopo l'assunzione della prima compressa,con una sensazione di qualcosa che scorre nel polpaccio sinistro...per quanto riguarda il colesterolo ho tagliato i pasticci e i dolci,bevo molto,ho ridotto pasta e affini e aumentato frutta e verdura.Visto ke x ora non ho il tempo di andare in palestra uso pochissimo la macchina e cammino il più possibile durante il giorno...sto cercando di scrollarmi,come giustamente lei afferma ho 26 anni,è ora di darsi una smossa!!!
Grazie ancora.
Grazie ancora.
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Gentile signora, ho continuato a seguire la sua vicenda con interesse e dal susseguirsi degli eventi da lei riferiti credo che, effettivamente (magari anche attraverso le giustificabili cautele e raccomandazioni di noi colleghi), il principale e, probabilmente, unico problema che si è configurato è (sono d'accordo con lei), quello dell'ansia e dell'ipocondria. Il mio consiglio definitivo, a questo punto, sarebbe: si dia, veramente, la fatidica smossa, per quello che è nelle sue possibilità (metta da parte i timori, ha praticamente controllato di tutto e di più, bene gli accorgimenti sulle abitudini di vita che ha già preso, tenendo presente che, probabilmente, frequentare una palestra sarebbe ancora più utile, perché interferirebbe positivamente proprio sull'aspetto ansioso) ma soprattutto non esiti più, se, come mi sembra, i suoi problemi stanno interferendo significativamente con il suo benessere, a rivolgersi ad uno specialista per un eventuale trattamento farmacologico e/o per un supporto psicoterapico, per risolvere sul nascere la sindrome che la affligge.
Tanti auguri e ci dia buone notizie!
Tanti auguri e ci dia buone notizie!
[#16]
Ex utente
Intanto la ringrazio per la risposta datami...la prossima settimana ho appuntamento con un neurologo per farmi indirizzare verso la cura o lo specialista più adatti al mio caso:mi sono resa conto che effettivamente la maggior parte dei miei sintomi si presentano quando sono sola,con troppo tempo per per pensare...ogni cosa che avverto e mi sembra anomala la collego immediatamente ad una possibile grave malattia.In ufficio sono poco concentrata e anche quando sono in giro mi faccio prendere da momenti di paura quasi ingiustificata.Effettivamente non sto passando un bel periodo,ma razionalmente associo le mie paturnie all'ipocondria(i sintomi che avverto sono differenti di giorno in giorno)X ora sotto consiglio del mio medico assumo lo Xanax(1 mg al dì),lui per primo mi ritiene fisicamente sana,ma ossessionata dalle malattie.Mi ha consigliato una visita dal neurologo da cui andrò la prossima settimana,dato che ritiene sia più valido per darmi le indicazioni per risolvere il mio malessere(se indirizzarmi da uno psicoterapeuta o cambiare cura).In palestra spero di riuscire ad andare a Gennaio:ora il lavoro non me lo permette.
Grazie ancora per il suo interessamento.
Grazie ancora per il suo interessamento.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 12.1k visite dal 02/12/2004.
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