Controindicazioni cipralex

Buongiorno, volevo un parere sul come comportarmi dopo aver terminato una cura durata 7 mesi con il farmaco Cipralex. All'inizio della cura (luglio) pesavo 50 chili: ho sempre mangiato moltissimo ma sono sempre stata molto esile di costituzione. Ho deciso di terminare la cura, sempre assistita dal medico, a febbraio di quest'anno dopo aver preso gradualmente da luglio ben 15 kg in più di peso! Ho terminato quindi da 3 mesi ma il mio peso non è variato nonostante l'attività fisica quotidiana ed una dieta variata. Vorrei capire il motivo, ma soprattutto il da farsi per poter tornare al mio peso di sempre poiché così cambiata mi sento molto a disagio e l'impegno costante non porta frutti. Che io abbia ancora in me i residui del farmaco? Cosa posso fare?
Ringrazio in antcipo.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Cominciamo a dire che 7 mesi di terapia sono molto pochi. Se si tratta del primo episodio, la depressione dovrebbe sempre essere curata almeno per 6 mesi dopo la completa remissione dei sintomi e l'Escitalopram (a che dosaggio, a proposito?) ha una latenza minima di 15 giorni, solitamente di più. Analogo è il suo "wash-out time", cioè il tempo che intercorre tra la sospensione della terapia e il "mantenimento" dei suoi effetti.

Un certo aumento di peso dopo assunzione di Escitalopram è frequente. In parte si tratta di un buon segno perché, avendo tra le sue indicazioni l'anedonia della depressione (che si esprime tramite la perdita di interesse e gratificazione per l'alimentazione), rispecchia un miglioramento del quadro clinico; in parte è anche da riferirsi a una vera e propria "ricostruzione" delle riserve di Serotonina, un neuromediatore che spesso si trova ridotto nelle sindromi depressive e che "regola" il senso di fame e sazietà.

Detto questo, va anche chiarito che la perdita di peso da incremento dell'attività fisica può essere leggermente rallentata dopo terapia con i farmaci di questa classe ma, generalmente, ci si riesce in alcuni mesi. Da quanto riesco a capire dalla Sua scheda, comunque, Lei rientrerebbe sempre nei canoni del peso normale per la Sua altezza (anche se il BMI è uno strumento molto impreciso) e mi sentirei di rassicurarLa e incoraggiarla a mantenere un buon livello di attività senza lasciarsi troppo influenzare dall'ago della bilancia.

Auguri :)
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua prontissima risposta,
se non ricordo male il dosaggio era di 10mg. Mi è stata prescritta dopo un ricovero al pronto soccorso dopo una crisi di panico.
Ho sofferto di attacchi di panico regolari dal 2005, ho acconsentito solo l'anno scorso di sottopormi alla cura farmacologica. Il mio psicologo era contrario ai farmaci e, sinceramente, anche io: avrei preferito cavarmela da sola!
Da febbraio ad oggi non ho ancora avuto nessun attacco, neanche in forma lieve. Mi scuso per la domanda frivola ma sono sempre stata magrissima, sono ballerina e così non sono abituata a vedermi e sentirmi..mi sento molto più pesante ed affaticata.
La ringrazio nuovamente per la sua gentilezza.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

malgrado io sia un Medico, tendo ad essere d'accordo con lo Psicologo. Una diagnosi di attacco di panico fatta in PS non attrae automaticamente una terapia farmacologica (e francamente dubito che sia stata fatta accuratamente) e la corretta prassi sarebbe stata quella di rinviare al MMG (se questi è familiare con la patologia psichiatrica) o allo Psichiatra perché se ne prendano carico. Personalmente, sono solito gestire tutte queste cose io stesso ma so che in Italia, purtroppo, non è un atteggiamento costante nella Medicina Generale.

La terapia farmacologica del disturbo di panico (che NON è l'attacco di panico) va effettuata solo quando questo sia costante e influenzi le condizioni di vita, altrimenti la psicoterapia sarebbe la cosa migliore da iniziare malgrado quanto affermino alcuni DColleghi à la page sui media; certo, la terapia farmacologica va spesso di pari passo ma alterare l'ideazione non è la scelta più saggia se non per il portafogli del professionista.

Inoltre, la scelta dell'Escitalopram come prima molecola è poco razionale, dal momento che di recente sono stati pubblicati studi che dimostrano l'Escitalopram essere valido quanto la vecchia Sertralina e la Lofepramina (che però in Italia non è in commercio) che però essendo meno recente è meno "di moda"; per quanto su esposto, dubito che la scelta del Collega di PS sia stata effettuata con piena cognizione di causa.

Mi scuso per la conferenza ma sono argomenti che conosco piuttosto bene e gli strafalcioni terapeutici che vedo mi iorritano moltissimo :)

Auguri e saluti cordiali