Ho scoperto di avere il colesterolo alto
Buon pomeriggio,
ho scoperto da poche ore di avere nei miei esami del sangue il colesterolo alto (249/200), HDL 85 (c'è scritto rischio alto se <45), TRIGLICERIDI 111/200.
Ho 25 anni, peso 47 kg e sono alta 160cm. Nell'ultimo periodo sono conscia di aver mangiato male, e sicuramente intraprenderò una dieta più sana, e avevo anche sospeso l'attività fisica per motivi di lavoro. La riprenderò appena possibile. Non funo, non bevo nessun tipo di alcolico, niente cose gasate e nemmeno caffè. Prendo la pillola (lucille) da quasi 3 anni.
Cosa rischio con questo coloresterolo? Non sono amante della frutta e verdura, quali sono le più indicate nel mio caso?
Grazie della cortese attenzione
ho scoperto da poche ore di avere nei miei esami del sangue il colesterolo alto (249/200), HDL 85 (c'è scritto rischio alto se <45), TRIGLICERIDI 111/200.
Ho 25 anni, peso 47 kg e sono alta 160cm. Nell'ultimo periodo sono conscia di aver mangiato male, e sicuramente intraprenderò una dieta più sana, e avevo anche sospeso l'attività fisica per motivi di lavoro. La riprenderò appena possibile. Non funo, non bevo nessun tipo di alcolico, niente cose gasate e nemmeno caffè. Prendo la pillola (lucille) da quasi 3 anni.
Cosa rischio con questo coloresterolo? Non sono amante della frutta e verdura, quali sono le più indicate nel mio caso?
Grazie della cortese attenzione
[#1]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Cominciamo dalla fine.
Frutta e verdura hanno effetto antiossidante e aiutano a smaltire più in fretta il colesterolo "cattivo". Qualsiasi verdura è indicata, in particolar modo quelle "verdi".
L'attività fisica aumenta progressivamente la quantità di HDL e, conseguentemente, la protezione.
A un calcolo mentale, il suo Colesterolo LDL dovrebbe essere attorno al 130-135, quindi al di sopra dei valori raccomandati. I puristi diranno di abbassarlo sotto i 90 ma le Linee Guida utilizzate in Europa distinguono tra chi non ha fattori di rischio ( precedenti cardiovascolari anche infamiglia sotto i 40 anni, fumo, malattie note, obesità e così via) nei quali non c'è evidenza scientifica che una riduzione cos' drastica sia utile. Nel Suo caso, le LG prevederebbero una riduzione sotto i 130 ma, essendo sotto terapia estroprogestinica, dovremmo scendere sotto i 100.
Sia le LG che la legge sulle prescrizioni, prevederebbero almeno 12 settimane di dieta controllata prima di aggiungere una medicina (la cui scelta dipende dall'entità della riduzione delle LDL che vogliamo).
Per dieta si intende riduzione drastica della carne rossa, insaccati, formaggi molli e, meno, quelli stagionati, riduzione dei grassi di condimento limitandoli a olio d'oliva e generose quantità di pesce non grasso, il psce azzurro ha mostrato capacità molto positive. Trascorsi tre mesi, si dosa di nuovo l'assetto lipidico (farlo prima di questo periodo è un'abitudine diffusa in Italia ma non lascia stabilizzare il quadro e quindi non consente di valutarlo appieno).
Saluti :)
Frutta e verdura hanno effetto antiossidante e aiutano a smaltire più in fretta il colesterolo "cattivo". Qualsiasi verdura è indicata, in particolar modo quelle "verdi".
L'attività fisica aumenta progressivamente la quantità di HDL e, conseguentemente, la protezione.
A un calcolo mentale, il suo Colesterolo LDL dovrebbe essere attorno al 130-135, quindi al di sopra dei valori raccomandati. I puristi diranno di abbassarlo sotto i 90 ma le Linee Guida utilizzate in Europa distinguono tra chi non ha fattori di rischio ( precedenti cardiovascolari anche infamiglia sotto i 40 anni, fumo, malattie note, obesità e così via) nei quali non c'è evidenza scientifica che una riduzione cos' drastica sia utile. Nel Suo caso, le LG prevederebbero una riduzione sotto i 130 ma, essendo sotto terapia estroprogestinica, dovremmo scendere sotto i 100.
Sia le LG che la legge sulle prescrizioni, prevederebbero almeno 12 settimane di dieta controllata prima di aggiungere una medicina (la cui scelta dipende dall'entità della riduzione delle LDL che vogliamo).
Per dieta si intende riduzione drastica della carne rossa, insaccati, formaggi molli e, meno, quelli stagionati, riduzione dei grassi di condimento limitandoli a olio d'oliva e generose quantità di pesce non grasso, il psce azzurro ha mostrato capacità molto positive. Trascorsi tre mesi, si dosa di nuovo l'assetto lipidico (farlo prima di questo periodo è un'abitudine diffusa in Italia ma non lascia stabilizzare il quadro e quindi non consente di valutarlo appieno).
Saluti :)
[#2]
Utente
Grazie per la gentile e celere risposta. Dieta e attività fisica iniziate da stasera.
Le farò una domanda che le sembrerà stupida, ma non ho capito qual è il valore che dovrebbe scendere a 100, quello da lei calcolato.. LDL a cosa corrisponde?
Che cosa comporta a livello fisico l'avere questi valori? C'è qualche rischio finchè non ristabilizzo?
Grazie ancora per la precisione e la pazienza nel rispondere
Le farò una domanda che le sembrerà stupida, ma non ho capito qual è il valore che dovrebbe scendere a 100, quello da lei calcolato.. LDL a cosa corrisponde?
Che cosa comporta a livello fisico l'avere questi valori? C'è qualche rischio finchè non ristabilizzo?
Grazie ancora per la precisione e la pazienza nel rispondere
[#3]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
Il Colesterolo è "diviso" in diverse frazioni a seconda delle proteine dalle quali è trasportato e che vengonmo classificate in base alla densità che risulta dalla loro elettroforesi. In particolare il "cattivo" è associato a proteine che si chiamano LDL, laddove invece il "buono" quello HDL.
La formula per trovare il valore LDL, che è quello sul quale si deve lavorare è la formula di Friedwald, cioè C Totale - C Hdl - (Trigliceridi/5), molto semplice. Questo è il cosiddetto "LDL Calcolato". Alcuni medici chiedono direttamente L'LDL (che in questo caso si chiama misurato) ma io non vedo motivo per spendere soldi delle nostre tasse per pagare un esame il cui risultato posso trovarlo io da solo.
Una volta avuto questo valore, devo applicarlo al Paziente e devo considerarne il sesso, l'età, i precedenti familiari, le eventuali pregresse patologie: a questo punto saprò come classificare il Paziente e, di conseguenza, quale percentuale di riduzione delle LDL mi serve per "andare a segno", cioè per ridurre le LDL al di sotto di un valore che indica un rischio cardiovascolare serio.
Ne approfitto per sottolineare come non basti, come vede, "fare le analisi": bisogna sapere cosa cercare e che uso fare dei risultati applicandoli alla persona in oggetto, altrimenti basterebbe una tabellina di equivalenze e qualsiasi studente di scuola elementare saprebbe fare il medico.
Ribadisco che qualcuno parla di riduzione delle LDL a 85 ma numerosi lavori dimostrano che questo valore ottimale non è necessario se la "stratificazione" del paziente è tale da non comprendere rischi specifici. In questo caso è sufficiente scendere sotto i 130 o i 100.
A livello fisico significa semplicemente una maggiore o minore percentuale di eventi cardiovascolari maggiori in, di solito, 10 anni. La Sua, varia tra il 10 e il 20% con questi valori.
La precisione è importante: ai miei Pazienti dico sempre che se la pelle è loro, devono capire cosa faccio per essere o meno d'accordo e per capire bene perché io dico sì o no a qualcosa.
Auguri e grazie per avermi permesso di spiegare un argomento importante.
Il Colesterolo è "diviso" in diverse frazioni a seconda delle proteine dalle quali è trasportato e che vengonmo classificate in base alla densità che risulta dalla loro elettroforesi. In particolare il "cattivo" è associato a proteine che si chiamano LDL, laddove invece il "buono" quello HDL.
La formula per trovare il valore LDL, che è quello sul quale si deve lavorare è la formula di Friedwald, cioè C Totale - C Hdl - (Trigliceridi/5), molto semplice. Questo è il cosiddetto "LDL Calcolato". Alcuni medici chiedono direttamente L'LDL (che in questo caso si chiama misurato) ma io non vedo motivo per spendere soldi delle nostre tasse per pagare un esame il cui risultato posso trovarlo io da solo.
Una volta avuto questo valore, devo applicarlo al Paziente e devo considerarne il sesso, l'età, i precedenti familiari, le eventuali pregresse patologie: a questo punto saprò come classificare il Paziente e, di conseguenza, quale percentuale di riduzione delle LDL mi serve per "andare a segno", cioè per ridurre le LDL al di sotto di un valore che indica un rischio cardiovascolare serio.
Ne approfitto per sottolineare come non basti, come vede, "fare le analisi": bisogna sapere cosa cercare e che uso fare dei risultati applicandoli alla persona in oggetto, altrimenti basterebbe una tabellina di equivalenze e qualsiasi studente di scuola elementare saprebbe fare il medico.
Ribadisco che qualcuno parla di riduzione delle LDL a 85 ma numerosi lavori dimostrano che questo valore ottimale non è necessario se la "stratificazione" del paziente è tale da non comprendere rischi specifici. In questo caso è sufficiente scendere sotto i 130 o i 100.
A livello fisico significa semplicemente una maggiore o minore percentuale di eventi cardiovascolari maggiori in, di solito, 10 anni. La Sua, varia tra il 10 e il 20% con questi valori.
La precisione è importante: ai miei Pazienti dico sempre che se la pelle è loro, devono capire cosa faccio per essere o meno d'accordo e per capire bene perché io dico sì o no a qualcosa.
Auguri e grazie per avermi permesso di spiegare un argomento importante.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.4k visite dal 29/03/2011.
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