Sintomi influenzali simili ad attacchi di panico

Buongiorno, vi scrivo perchè da qualche giorno accuso sintomi strani tipo influenzali ma senza febbre e ho il dubbio che possano essere invece nuovamente attacchi d'ansia/panico. Premetto che due mesi fa ho terminato cure omeopatiche per i miei disturbi d'ansia con successo, non li ho più avuti finora. I disturbi che avvertivo (e che mi hanno tenuto compagnia per circa 3 anni a fasi alterne) erano: giramenti di testa tipo svenimenti, brividi, nausea, poca lucidità mentale, tachicardia (mai superto i 120 di frequenza e pressione sempre 100/60), dolori agli arti e formicolii, dolore zona lombare, stanchezza incredibile e difficoltà a reggersi in piedi.
Ora da 5 giorni avverto gli stessi sintomi senza febbre e senza palpitazioni però e in più mi addormento di continuo, ho brividi alternati a vampate di calore, bruciore di stomaco e frequente bisogno di urinare.
Dieci giorni fa ho avuto per 3 giorni dissenteria e nausea fortissima! Poi raffreddore e catarro che ho ancora.
Il mio medico curante, via telefono perchè non posso raggiungerlo di persona, non posso guidare in questo stato, mi ha detto che questa volta propende per la diagnosi influenzale più che altro e mi ha consigliato di assumere la tachipirina o VivinC 3 al dì.
Ultimi esami effettuati, sangue e pap test, a posto.
Cosa mi suggerite? Sono un po' preoccupata! Potrebbe essere qualcos'altro? Cioè nè influenza nè attacchi di panico?
Grazie mille per la vostra disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

non è chiaro perché dica di avere superato i problemi diagnosticati come "ansia" se poi i sintomi ce li ha ancora. La febbre non ce l'aveva neanche prima.

Se poi ha un raffreddore, magari esteso, questa è una diagnosi diversa che può avere o meno a che fare con alcuni dei sintomi.

Segua le indicazioni del medico. Tenga però presente che se le è stata fatta una diagnosi di disturbo di panico (non è chiaro perché parla di attacchi di panico ma non specifica la diagnosi) le terapie di riferimento e affidabili per la sua cura non sono quelle che cita.
Un miglioramento temporaneo si può ottenere con il placebo, se è ottenuto mediante cure di efficacia verificata secondo metodi scientifici, è ovviamente affidabile, altrimenti no.

Non sarebbe quindi strano se i sintomi che ha avuto riprendessero in futuro.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pacini,
sono passate oramai 4 settimane dall'inizio dei sintomi. Fino ad una settimana fa i sintomi sono rimasti esattamente uguali a quelli descritti precedentemente ed in particolare forti giramenti, nausea persistente, stanchezza e debolezza infinita tanto da non riuscire ad uscire di casa, a guidare, a lavorare ed in più una certa ansia generale. Da una settimana mi sto aiutando con i fiori di bach e va un po' meglio.
Ho fatto visita di controllo dal mio medico curante e lui ritiene a questo punto che sia una ripresa di ansia generalizzata e pertanto mi ha riprescritto cura fatta in precedenza (Triptosind 2 al dì + Gelsemium 30, 5 granuli al bisogno) da continuare almeno per 6 mesi. Il tutto con sostegno nuovamente della psicoterapeuta.
Quindi mi sono recata dalla psicoterapeuta e dopo colloquio approfondito lei ESCLUDE tale ricaduta e non ritiene necessario un suo aiuto se non esplicitamente richiesto da me. Ritiene piuttosto che ci siano da fare degli accertamenti con esami del sangue (esami che invece il medico esclude perchè fatti ad ottobre approfonditi e risultati a posto).
Conclusione: non so cosa pensare! Cosa devo fare se neanche loro concordano sulla terapia? La situazione è pesante e debilitante soprattutto sul lavoro perchè oramai sono a casa da UN MESE!!
Grazie per la sua disponibilità.
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