Return to play si o no
Buonasera,
Vi contatto per un dubbio "burocratico".
Mio figlio pratica calcio e dai 12 anni, che compirà in Aprile, ci è stato richiesto dalla società un certificato medico agonistico.
Lui ovviamente è già in possesso del certificato non agonistico.
Ci hanno consegnato un foglio con il numero della Asl da contattare per prenotare gratuitamente la visita.
Ora alcuni genitori si sono recati presso la struttura convenzionata e hanno trovato una brutta sorpresa.
La segreteria ha chiesto loro se il figlio avesse contratto il covid negli ultimi 3 anni, alla risposta positiva gli è stato detto che in questo caso oltre la visita normale va fatto un test da sforzo con la ciclette pagando ben 70 euro.
La visita agonistica prevede già un test da sforzo con scalini.
Ma i suddetti ragazzi sono guariti dal covid più di un anno fa e nel frattempo è appunto più di un anno che fanno tranquillamente sport con ben 3 allenamenti a settimana più la partita.
Mi risulta che il return to play debba essere richiesto semmai dalla società sportiva immediatamente dopo la guarigione per il ritorno allo sport, o mi sbaglio?
Non so mi puzza un po' di fregatura.
Grazie
Vi contatto per un dubbio "burocratico".
Mio figlio pratica calcio e dai 12 anni, che compirà in Aprile, ci è stato richiesto dalla società un certificato medico agonistico.
Lui ovviamente è già in possesso del certificato non agonistico.
Ci hanno consegnato un foglio con il numero della Asl da contattare per prenotare gratuitamente la visita.
Ora alcuni genitori si sono recati presso la struttura convenzionata e hanno trovato una brutta sorpresa.
La segreteria ha chiesto loro se il figlio avesse contratto il covid negli ultimi 3 anni, alla risposta positiva gli è stato detto che in questo caso oltre la visita normale va fatto un test da sforzo con la ciclette pagando ben 70 euro.
La visita agonistica prevede già un test da sforzo con scalini.
Ma i suddetti ragazzi sono guariti dal covid più di un anno fa e nel frattempo è appunto più di un anno che fanno tranquillamente sport con ben 3 allenamenti a settimana più la partita.
Mi risulta che il return to play debba essere richiesto semmai dalla società sportiva immediatamente dopo la guarigione per il ritorno allo sport, o mi sbaglio?
Non so mi puzza un po' di fregatura.
Grazie
[#1]
Gentile signora,
la normativa della certificazione post covid 19, con la circolare 3566 del 18.01.2022, prevede al momento che chi ha avuto il covid e deve accedere alla certificazione per sport agonistici previsti dal D.M. 18.02.1982, debba integrare la visita con il test monitorato che significa, per l'appunto la monitorizzazione del tracciato in continuo fino al raggiungimento di almeno l'85% della frequenza cardiaca massimale. Questo perchè da studi intrappresi proprio in seguito alla pandemia, si sono evidenziati effetti avversi da covid 19 come miocarditi e pericarditi maggiormente evidenti in atleti under 35. Purtroppo al momento è così. Attualmente in base alle evidenze odierne, in sede di FMSI e Ministero della Salute, è allo studio la possibilità di eliminare la obbligatorietà del test per chi non è stato ospedalizzato.
Nessuna comunicazione, ad oggi, a noi medici dello sport è giunta da "chi comanda".......
Il certificato "return to play" lo deve fare l'atleta con il certificato ancora valido che nel frattempo abbia contratto il virus e deve essere fatto, o richiesto, dal medico che ha effettuato la visita e che provvederà ad integrare il certificato di idoneità con il return to play. La scadenza sarà sempre quella del primo certificato. Il return to play autorizza, di fatto, l'atleta a ritornare alla attività agonistica.
Inoltre il test da sforzo con lo scalino non è monitorabile e risulta sottomassimale.
Spero di esserLe stato utile.
Cordiali saluti.
Dr. Gianpaolo Sardo
la normativa della certificazione post covid 19, con la circolare 3566 del 18.01.2022, prevede al momento che chi ha avuto il covid e deve accedere alla certificazione per sport agonistici previsti dal D.M. 18.02.1982, debba integrare la visita con il test monitorato che significa, per l'appunto la monitorizzazione del tracciato in continuo fino al raggiungimento di almeno l'85% della frequenza cardiaca massimale. Questo perchè da studi intrappresi proprio in seguito alla pandemia, si sono evidenziati effetti avversi da covid 19 come miocarditi e pericarditi maggiormente evidenti in atleti under 35. Purtroppo al momento è così. Attualmente in base alle evidenze odierne, in sede di FMSI e Ministero della Salute, è allo studio la possibilità di eliminare la obbligatorietà del test per chi non è stato ospedalizzato.
Nessuna comunicazione, ad oggi, a noi medici dello sport è giunta da "chi comanda".......
Il certificato "return to play" lo deve fare l'atleta con il certificato ancora valido che nel frattempo abbia contratto il virus e deve essere fatto, o richiesto, dal medico che ha effettuato la visita e che provvederà ad integrare il certificato di idoneità con il return to play. La scadenza sarà sempre quella del primo certificato. Il return to play autorizza, di fatto, l'atleta a ritornare alla attività agonistica.
Inoltre il test da sforzo con lo scalino non è monitorabile e risulta sottomassimale.
Spero di esserLe stato utile.
Cordiali saluti.
Dr. Gianpaolo Sardo
Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.2k visite dal 09/03/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Covid-19
Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.