Lesione legamento

Gentile dottore,
un mese fa ho appoggiato male il piede sinistro con conseguente caduta + distorsione in inversione (trauma distorsivo di II grado). Sul momento il dolore è stato forte ma senza creare alcun problema per la deambulazione, mentre la flessione del piede era dolorosa ma possibile. La caviglia si è gonfiata solo il giorno dopo, e avendo solo dolenzia alla flessione ho provveduto a fasciare la caviglia e ad applicargli qualche pomata antinfiammatoria. Dopo 10 giorni non presentavo alcun dolore alla deambulazione nè al fare le scale, ma la caviglia era ancora gonfia (edema perimalleolaere esterno), mi reco al pronto soccorso dove mi consigliano di usare una cavigliera elastica che inizio subito ad usare per altri 10 giorni. In concomitanza all'uso della cavigliera l'edema si è riassorbito ma è comparso un ematoma scuro a livello perimalleolare esterno associato ad un dolore più forte, anche nella deambulazione, ma soprattutto nella flessione del piede, che non mi è più possibile sia per il dolore sia perchè nel compiere tale movimento la caviglia si blocca, come se fosse "incordata". Quando vado a togliere la cavigliera la caviglia torna gonfia come prima. 10 giorni fa eseguo visita ortopedica in cui sulla base di alcune manovre semeiologiche mi viene diagnosticata la lesione del legamento astragalo peroneale anteriore, effettuo rx negativa per fratture ossee recenti, e mi viene fasciata la caviglia in posizione "a martello" fino al ginocchio invitandomi a non sforzarla (da allora uso le stampelle) e a tenere l'arto in scarico per ridurre l'edema. Ora sono in attesa di RMN (tra 20 giorni) e successiva rivalutazione, nel frattempo quindi non posso intraprendere fisioterapia perchè manca ancora il referto rm. Il problema è che nonostante il riposo noto un costante e progressivo peggioramento, la caviglia è completamente bloccata in posizione "a martello", la benchè minima flessione è impossibile a causa della sensazione di una "grossa corda dura, tesa e dolorante" a livello del malleolo laterale anteriore. Dopo questo riposo anche la deambulazione è divenuta dolorosa.
Il problema è: in questi 20 giorni in attesa dela risonanza magnetica è meglio che continuo a tenere l'arto a riposo o è meglio provare a deambulare normalmente vista la progressiva tendenza dell'articolazione a bloccarsi? La fasciatura può influire? Posso fare la cyclette?
Infine può fornirmi un suo parere soggettivo basato sulla sua esperienza personale (so che ci vuole l'esito della rm per poter fare affermazioni certe) sul cosa può essere questa sensazione di "incordamento" e sul perchè la funzionalità regredisce col passare del tempo anzichè migliorare? E' meglio che mi rivolgo ad un fisioterapista nel frattempo anche senza rm?
La ringrazio in anticipo per una risposta.
Cordiali saluti
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
La diagnosi spesso si fa con una accurata visita clinica: gli esami servono solo per una conferma e/o maggior precisione della diagnosi.
Dal mio punto di vista di medico dello sport è comunque assurdo tenere una articolazione bloccata (30 + 30 giorni ...!!!???) senza effettuare alcuna terapia, in attesa di una risonanza ...
Possibile che non si riesca a fare l'esame in tempi più rapidi?
Io comunque mi rivolgerei ad uno specialista in medicina dello spoprt che, essendo abituato a dover recuperare rapidamente gli atleti dopo un infortunio, sicuramente potrà darle le indicazioni per iniziare una terapia almeno anti-infiammatoria e anti edema.
Se non ci sono fratture e instabilità evidenti è molto probabile sia possibile iniziare la fisioterapia e una cauta chinesi.

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie della celere risposta dottore,
anche io sono molto preoccupata di questo ritardo per fare la rm (purtroppo nonostante l'impegnativa reciti "urgente" l'unico modo per averla in tempi brevi è spendere alcune centinaia di euro, per non parlare delle "case di cura accreditate" che dovrebbero smaltire le lunghe file d'attesa e invece sono costantemente irreperibili), ieri sera già di mia iniziativa ho provato a camminare un pò perchè quest'articolazione così bloccata proprio non mi piaceva, infatti in seguito ho percepito l'articolazione leggermente più mobile, ma poi è subentrato un dolore di tipo nervoso dapprima in zona metatarsale esterna che poi si è esteso dalla punta del V° dito fino a risalire al ginocchio e più su, e sono dovuta ricorrere al Brufen. E' normale?
Inoltre che fare, lasciare l'edema libero di espandersi all'esterno o continuare con misure contenitive come fasciatura o cavigliera?
Vedo che lei è di Genzano, conosce validi specialisti in medicina dello sport in zona Bologna a cui rivolgermi in attesa dell'esito radiologico?
cordiali saluti e grazie ancora della risposta.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Mi dispiace ma non posso rispondere ai suoi quesiti senza un esame clinico.
Non conosco specialisti a Bologna: si può rivolgere al centro di medicina dello sport della Federazione Medico Sportiva Italiana dove troverà sicuramente degli specialisti in grado di aiutarla.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, la informo sull'evoluzione della vicenda, dopo molte insistenze stamattina sono riuscita a svolgere la RM senza mdc e ad ottenere subito la refertazione, e l'esito ha cambiato tutta la situazione:
"si evidenziano:
- cospicuo versamento articolare associato a flogosi sinoviale
- tumefazione ed edema dei tessuti molli sottocutanei perimalleolari esterni
- non segni di edema della spongiosa ossea
- legamenti peroneo-astragalico anteriore, posteriore, peroneo-calcaneare, deltoideo e interosseo regolari
- normali strutture tendinee.
Per quel poco che me ne intendo (studio medicina) sembra che ho un'artrite post-traumatica, giusto?
A questo punto è meglio che mi rivolgo ad un ortopedico o ad un reumatologo?
cordiali saluti, la ringrazio della disponibilità prestata
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Lei ha i postumi di un trauma distorisivo mal curato.
Le rinnovo il consiglio precedentemente espresso: "Non conosco specialisti a Bologna: si può rivolgere al centro di medicina dello sport della Federazione Medico Sportiva Italiana dove troverà sicuramente degli specialisti in grado di aiutarla".
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Fatto, tra una settimana effettuerò la visita sportiva. Nel frattempo può essere di qualche utilità assumere cortisonici o FANS per os o alternativamente applicare localmente degli antinfiammatori?
Secondo la sua esperienza professionale questi fastidiosi postumi si riescono generalmente a risolvere bene senza ricorrere all'artroscopia?
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Non continui con gli errori: la terapia deve essere prescritta dal medico dopo la visita. Non può essere indicata a distanza e "al buio" ...