Sono fermo da ottobre, mese in cui ho avuto un crollo a cuasa di lieve depressione e ansia acuta,

Gentili Dottori,

negli ultimi anni per poter praticare attività fisica normalmente ho cominciato a dover mangiare poco tempo prima dell'attività calcistica. A volte due ore, a volte un ora, a volte anche mezz ora. Se così non facevo, dopo poco tempo di movimento (mezz ora o un quarto d'ora) provavo un enorme senso di fame e di debolezza pecialmente alle coscie. Ciò un pò mi dava fastidio perchè i miei compagni seguivano tranquillamente i consigli di medici e preparatori, ovvero di mangiare 3 ore prima dell'attività. Per me naturalmente risultava quasi impossibile. Inoltre gli allenamenti mattutini erano diventati un incubo perchè con una semplice colazione la mia autonomia era davvero breve dopodichè cominciavo a sentir giramenti di testa, una fame incredibile, e molta debolezza. E' come se per fare sport avessi un serbatoio da comare ogni volta altrimenti non stavo bene.

ultima nota: sono fermo da ottobre, mese in cui ho avuto un crollo a cuasa di lieve depressione e ansia acuta, tuttavia mai avuti in 18 anni della mia vita.

Vi ringrazio per un eventuale risposta. Cordiali saluti, A.C.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
La situazione che riferisce non è normale, ma deve essere inquadrata correttamente dal punto di vista clinico. Si rivolga allo specialista in medicina dello sport per una valutazione clinica e strumentale e per un esame della sua alimentazione che potrebbe non essere corretta.
In seguito se non dovessero emergere dati sufficienti a spiegare la sintomatologia che riferisce, si rivolga ad un endocrinologo per un esame del suo sistema metabolico ed ormonale.

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com

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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Lupo, qualche volta mi viene il dubbio che magari la fame sia la conseguenza di qualcosa di psicologico, magari troppo stress. Infatti ultimamente ho notato che la fame era collegata all'ansia, nelle situazioni di ansia appunto, a volte accusavo debolezza, a volte mal di testa, mentre altre volte in assenza di queste due: fame! Ho fatto svariate analisi e sembra tutto a posto, a parte un modesto incremento del TSH. Ho avuto anche un paio di incontri con una psichiatra per il mio presunto problema d'ansia, ma prima di poter iniziare una terapia o comunque valutare se realmente esiste questo problema di ansia, la psichiatra vuole avere i risultati di una visita endicrinologica. Quindi faccio la visita dall'endocrinologo, torno dalla psichiatra a vedere com'è la situazione per quanto riguarda l'ansia, e per ultimo, se il problema dovesse persistere, andrò da un medico dello sport come lei mi consiglia. Nei primi giorni di marzo sono andato due volte a giocare un pò a calcio. La prima è stata in tarda mattinata, dopo una semplice colazione, e infatti dopo quindici minuti sono stato un pò male ed ho cominciato ad avere un enorme senso di fame. Tornato a casa ho mangiato davvero parecchio dopodichè mi sono sentito abbastanza bene. La seconda volta invece sono andato di pomeriggio e sono stato un ora abbondante, non ho avuto ne particolari problemi, ne la solita fame. E' andata abbastanza bene.

La ringrazio per la risposta ed il tempo dedicatomi, magari la terrò aggiornata, cordiali saluti, A.C.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Probabilmente l'alimentazione legata alla prima colazione è indsufficiente per permetterle una corretta pratica sportiva. Riprovi a svolgere attività nel pomeriggio: potrebbe essere la soluzione, in attesa di ottimizzare le sue condizioni e la sua alimentazione.
Per l'ansia io le consiglio uno psicologo (e non uno psichiatra) con esperienza nello sport. Potrà così effettuare una valutazione della sua condizione di gestione dell'ansia e dello stress ed eventualmente intervenire per migliorarla.
Legga gli articoli della sezione specifica del mio portale:http://www.sportmedicina.com/psicologia_sport.htm
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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottor Lupo, nell'indirizzo che lei mi ha linkato, ho trovato questa pagina che mi è risultata molto interessante:

http://www.sportmedicina.com/attacchi_di_panico.htm

in quanto la prima parte del discorso, sembra riguardare in tutto e per tutto il mio caso, compresi i sintomi. A questo punto non mi spiego la fatica che già ad agosto avvertivo...

Ad ogni modo in queste due settimane dovrei fare gli ultimi controlli sul TSH, autoanticorpi antitiroide ed endocrinologo, in modo da escludere del tutto qualche problema alla tiroide. Successivamente tornerò dalla psicologa o dalla psichiatra. Non so ancora bene da chi andare, visto che ho avuto un paio di incontri con l'una ed un paio di incontri con l'altra, e visto che qualche medico mi consiglia l'una e qualche medico l'altra. Io comunque sono molto riluttante all'idea di dover far ricorso ai farmaci, anche per cercare di stare lontano da un eventuale dipendenza od assuefazione. Penso che il principale contributo possa essere quello di recuperare sicurezza, grinta ed autostima, fattori difficilmente recuperabili con l'aiuto di pastiglie, se non solo momentaneamente. Qualcuno mi corregga pure se sbaglio.

La ringrazio nuovamente per il suo incredibile aiuto, che con due semplici post è riuscito a farmi 'cadere' sul mio problema. Infatti di pagine sull'ansia o sugli attacchi di panico ne ho lette parecchie, ma in nessuna sentivo pienamente che fosse il mio problema. I sintomi invece elencati nella pagina sopralinkata (http://www.sportmedicina.com/attacchi_di_panico.htm) sono esattamente quelli che provo io in determinate situazioni!

Cordiali saluti, A.C.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Con sincerità: da subito ho avuto la sensazione che il suo fosse un problema legato alla cattiva gestione dell'ansia e dello stress, ma volevo che ci arrivasse da solo.
Confermo la mia preferenza per lo psicologo, meglio se esperto di sport: lo psichiatra spesso utilizza terapie farmacologiche (a differenza dello psicologo).
[#6]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
La ringrazio nuovamente. Parlerò con il mio medico di base per cercare un eventuale figura che lei mi suggerisce.

A questo punto crede che anche la fame e la stanchezza generale possano essere collegati a questo disturbo? Una conseguenza?
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