Legamento crociato anteriore

Buongiorno, il 25 dicembre ho avuto un infortunio sugli sci e, dalla RM è risultato:" regolarità strutture meniscali e normalità crociato posteriore. Rottura legamento crociato anteriore, vasta area di edema da impatto dell'angolo posterolaterale del piatto tibiale e del corrispondente condilo femorale. Interessamento traumatico di alto grado del legamento collaterale mediale. Sinovite reattiva. Alterazione dell'intensità di segnale della giunzione tenomuscolare del gemello laterale." Ho avuto due consulti con esiti discordanti, nel primo caso è stato proposto l'intervento come unica alternativa sia per l'età sia perché ho intenzione di continuare a sciare ed anche praticare saltuariamente tennis e pallavolo ma anche perché tale rottura, a detta dell'ortopedico, portera' delle conseguenze future al ginocchio. L'altro parere è che posso aspettare ed anche evitare l'intervento perché, se il ginocchio fondamentalmente è stabile, non dovrei avere problemi nella quotidianità ma anche nello sci (mentre dovrei rinunciare a tennis e pallavolo) e di non sottovalutare problematiche post operatorie. Avrei bisogno di un consiglio, un po' mi fa paura l'intervento in quanto tale anche se ora è considerato di routine (anche se la routine a volte porta alla leggerezza) ma dall'altra parte a 43 anni non mi va di precludermi delle cose. Vi ringrazio in anticipo .
[#1]
Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16
Gentile utente, la prima valutazione sul suo infortunio e cioè quella che propone l'intervento ricostruttivo a carico del LCA, mi sembra la più condivisibile anche in considerazione della sua età e del fatto che vuole continuare a fare sport. In effetti potrebbe anche non fare l'intervento giocando molto sul potenziamento muscolare (quadricipite femorale in primis) però in futuro potrebbe avere seri problemi artrosici al ginocchio ed anche alle cartilagini vista la presenza del moncone del crociato libero in articolazione. L'intervento, nelle sue modalità di protocollo, comporta una riabilitazione di 5-6 mesi. Spero di avere risolto i suoi dubbi. Cordiali saluti.

Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestività, la chiarezza e per aver dissolto i dubbi che avevo. Non vorrei rubarle altro tempo ma avrei un'altra domanda: quale potrebbero essere le conseguenze nel caso in cui l'intervento non dovesse andare bene ?Oppure è un intervento che non comporta particolari rischi?