Lesione post trauma distrattivo
Buonasera,
scrivo per chiedere un consiglio in merito a un infortunio che ho avuto un paio di mesi fa.
Il 30 aprile, correndo, durante la fase di appoggio ho sentito tirare sotto la coscia sinistra in maniera lieve, ho continuato l'attività e la sera sentivo solo un leggero fastidio. Il giorno dopo ho camminato in montagna sentendo sempre solo un leggero fastidio, e il giorno successivo sono andato a giocare a calcetto e mi sono sentito tirare in maniera più decisa quando ho calciato il pallone.
Il giorno successivo il dolore era forte e per 4/5 giorni non riuscivo a camminare bene.
Dopo questo evento ho deciso di fermarmi una settimana, ho messo ghiaccio, Voltaren e muscoril e dopo una decina di giorni ho iniziato a fare cyclette senza accusare fastidi.
Nei giorni successivi, circa fine maggio, sono andato da un fisioterapista e lui mi ha fatto fare un paio di tecar e una seduta di ginnastica dicendomi che potevo provare a riniziare a correre leggermente.
Ora da una decina di giorni (10 giugno) ho riniziato a correre e sento solo un leggero fastidio, però, visto che ho un torneo di calcetto alle porte, ho deciso, di mia iniziativa, di fare un'ecografia, e qui veniamo al dunque: l'ecografo mi ha detto che avrei dovuto farmi subito l'ecografia e non dopo due mesi e ha detto che ad oggi si vede la presenza di "un'areola di lesione post distrattiva del diametro max di 20mm a livelli del capo laterale distale del bicipite in assenza di calcificazioni distrofiche". Praticamente ha detto che mi sono strappato.
La mia domanda è: come dovrei comportarmi? Lui mi ha semplicemente consigliato di fare massaggi e ultrasuoni, il mio medico dice di fare stretching e attività fisica leggera (corsa blanda), giocare a calcio tra una decina di giorni è impensabile?
Grazie in anticipo per la pazienza e la disponibilità.
Buona sera e buon lavoro,
Daniele.
scrivo per chiedere un consiglio in merito a un infortunio che ho avuto un paio di mesi fa.
Il 30 aprile, correndo, durante la fase di appoggio ho sentito tirare sotto la coscia sinistra in maniera lieve, ho continuato l'attività e la sera sentivo solo un leggero fastidio. Il giorno dopo ho camminato in montagna sentendo sempre solo un leggero fastidio, e il giorno successivo sono andato a giocare a calcetto e mi sono sentito tirare in maniera più decisa quando ho calciato il pallone.
Il giorno successivo il dolore era forte e per 4/5 giorni non riuscivo a camminare bene.
Dopo questo evento ho deciso di fermarmi una settimana, ho messo ghiaccio, Voltaren e muscoril e dopo una decina di giorni ho iniziato a fare cyclette senza accusare fastidi.
Nei giorni successivi, circa fine maggio, sono andato da un fisioterapista e lui mi ha fatto fare un paio di tecar e una seduta di ginnastica dicendomi che potevo provare a riniziare a correre leggermente.
Ora da una decina di giorni (10 giugno) ho riniziato a correre e sento solo un leggero fastidio, però, visto che ho un torneo di calcetto alle porte, ho deciso, di mia iniziativa, di fare un'ecografia, e qui veniamo al dunque: l'ecografo mi ha detto che avrei dovuto farmi subito l'ecografia e non dopo due mesi e ha detto che ad oggi si vede la presenza di "un'areola di lesione post distrattiva del diametro max di 20mm a livelli del capo laterale distale del bicipite in assenza di calcificazioni distrofiche". Praticamente ha detto che mi sono strappato.
La mia domanda è: come dovrei comportarmi? Lui mi ha semplicemente consigliato di fare massaggi e ultrasuoni, il mio medico dice di fare stretching e attività fisica leggera (corsa blanda), giocare a calcio tra una decina di giorni è impensabile?
Grazie in anticipo per la pazienza e la disponibilità.
Buona sera e buon lavoro,
Daniele.
[#1]
gentile utente, il suo ecografista ha detto bene che avrebbe dovuto fare l'ecografia al massimo dopo una settimana dal primo infortunio. Probabilmente la cosa si sarebbe potuta risolvere più velocemente. Il massaggio su una lesione lo sconsiglio in maniera assoluta perchè facilmente si potrebbe amplificare l'effetto lesivo sulla parte. Ultrasuoni in pulsato e tecarterapia nelle due modalità capacitiva e resistiva potranno completare l'iter riabilitativo con le macchine. Quindi, come le ha detto bene il suo medico curante potrà riprendere blandamante in "surplace" con 10 minuti di corsetta seguiti da qualche minuto di stretching dei flessori. Questa corsetta e lo stretching vanno ripetuti tre volte (30 minuti di corsetta e circa 15 di stretching) ad ogni allenamento. assolutamente impensabile pensare di andarsi a fare il torneo.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it
[#2]
Utente
Gentile Dr., grazie mille per la risposta.
Ho sentito di nuovo il fisioterapista e lui ha ipotizzato che quello che si vede dall'ecografia sia il residuo di una vecchia lesione e che ora io abbia "soltanto" una tendinite dietro la coscia (lui dice che lo strappo al flessore di solito si verifica in posizione più alta, salendo verso il gluteo, mentre nel mio caso è molto più in basso il dolore, più vicino alla zona posta dietro il ginocchio per intenderci). Ora mi ha sbloccato il bacino, applicato un kinesio taping e programmato un paio di sedute di ionoforesi per la prossima settimana.
Io nel frattempo sto continuando un paio di volte a settimana a fare corsa leggera e stretching come anche da lei consigliato.
Aggiungo che un paio di settimane fa, durante una seduta di posturale, mi hanno fatto provare a fare balzi e cambi di direzione e non avevo sentito alcun fastidio.
Per il torneo il fisioterapista mi ha detto di aspettare almeno altri 10 giorni e vedere la situazione, e poi valutare se provare o meno.
Lei cosa ne pensa?
Grazie ancora per la disponibilità e buon lavoro.
Ho sentito di nuovo il fisioterapista e lui ha ipotizzato che quello che si vede dall'ecografia sia il residuo di una vecchia lesione e che ora io abbia "soltanto" una tendinite dietro la coscia (lui dice che lo strappo al flessore di solito si verifica in posizione più alta, salendo verso il gluteo, mentre nel mio caso è molto più in basso il dolore, più vicino alla zona posta dietro il ginocchio per intenderci). Ora mi ha sbloccato il bacino, applicato un kinesio taping e programmato un paio di sedute di ionoforesi per la prossima settimana.
Io nel frattempo sto continuando un paio di volte a settimana a fare corsa leggera e stretching come anche da lei consigliato.
Aggiungo che un paio di settimane fa, durante una seduta di posturale, mi hanno fatto provare a fare balzi e cambi di direzione e non avevo sentito alcun fastidio.
Per il torneo il fisioterapista mi ha detto di aspettare almeno altri 10 giorni e vedere la situazione, e poi valutare se provare o meno.
Lei cosa ne pensa?
Grazie ancora per la disponibilità e buon lavoro.
[#3]
Gentile utente, la parola "TORNEO" presuppone un impegno certamente non volto al risparmio. Non mi sento di essere d'accordo per vari motivi:
1. il cosiddetto residuo di una vecchia lesione, così come lo hanno definito, consta sicuramente di una zona fibrosa e quindi poco estensibile. Basta un balzo o un movimento eccessivo per ricadere nell'infortunio.
2. la "tendinite" non guarisce in 10 giorni e comunque crea uno squilibrio a livello muscolare dovuto alla alterazione posturale e della deambulazione.
Le suggerisco cautela.
Cordiali saluti
1. il cosiddetto residuo di una vecchia lesione, così come lo hanno definito, consta sicuramente di una zona fibrosa e quindi poco estensibile. Basta un balzo o un movimento eccessivo per ricadere nell'infortunio.
2. la "tendinite" non guarisce in 10 giorni e comunque crea uno squilibrio a livello muscolare dovuto alla alterazione posturale e della deambulazione.
Le suggerisco cautela.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Capisco, proprio oggi ho la seconda seduta di ionoforesi e nella giornata di ieri ho provato a correre aumentando un pò l'intensità svolgendo una decina di ripetute (ormai è quesi un mese che corro in maniera leggera); è andata abbastanza bene, dolore non lo sento, sento solo una sensazione al muscolo della gamba infortunata come se si "stancasse" prima rispetto all'altro.
Prima e dopo la corsa ho effettuato stretching con vari esercizi di allungamento per i flessori e non sento alcun fastidio riuscendo a portare a termine lo stretching senza problemi anche forzando abbastanza.
Ora penso che continuerò a correre alternando corsa leggera e una volta a settimana proverò a correre aumentando il ritmo, poi, quando mi sentirò pronto, proverò a giocare a calcio.
Una domanda, secondo lei è consigliabile utilizzare una cosciera elastica o una fasciatura quando deciderò di provare un'attività fisica più intensa o è meglio non applicare nulla?
Grazie per la disponibilità e buon lavoro.
Prima e dopo la corsa ho effettuato stretching con vari esercizi di allungamento per i flessori e non sento alcun fastidio riuscendo a portare a termine lo stretching senza problemi anche forzando abbastanza.
Ora penso che continuerò a correre alternando corsa leggera e una volta a settimana proverò a correre aumentando il ritmo, poi, quando mi sentirò pronto, proverò a giocare a calcio.
Una domanda, secondo lei è consigliabile utilizzare una cosciera elastica o una fasciatura quando deciderò di provare un'attività fisica più intensa o è meglio non applicare nulla?
Grazie per la disponibilità e buon lavoro.
[#5]
gentile utente, la cosciera elastica serve a poco se non a far sentire la sua presenza e fare da monito all'atleta. Il potere compressivo è poco ma riuscirebbe a darle fastidio nel caso di una attività più intensa. Sentire la coscia "stanca" è il sintomo che le avevo anticipato: si crea uno squilibrio muscolare per cui alcuni muscoli sopperiscono a quello danneggiato andando in overtraining.
Auguri per la sua ripresa.
Auguri per la sua ripresa.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 21/06/2018.
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