Dubbi su diagnosi e terapia per distorsione alla caviglia
Salve,
sto cercando di guarire e recuperare da una distorsione a una caviglia e sono un po’ perplesso riguardo a quello che l’ortopedico mi ha consigliato di fare. Vivo da pochi mesi in Germania e sono alle prime esperienze col “metodo” tedesco.
Mi sono storto la caviglia a fine settembre. La radiografia dice tutto a posto. L’ortopedico dice che il legamento è lesionato ma non rotto (ma non ho fatto risonanza né altri esami oltre alla radiografia). Un po’ di riposo, ghiaccio, gamba sollevata e Voltaren, e poi gradualmente inizio a camminare sempre di più, e a fare un po’ di ginnastica per la caviglia (esercizi che mi sono stati consigliati per una precedente distorsione: esercizi con l’elastico e tirare con le dita un asciugamano bloccato per terra).
Dopo due mesi la caviglia è sgonfia da un pezzo, posso camminare per un’ora (con calma) e ho fatto 3-4 settimane di ginnastica aumentando gradualmente, attento a rimanere sotto la soglia del dolore e del fastidio. Però non posso ancora piegare del tutto la caviglia all’interno.
Poi (sempre due mesi dopo) succede che faccio una rampa di scale (saranno stati 10-15 gradini, relativamente alti e stretti, salita e discesa) a piedi scalzi e senza la dovuta attenzione, spingendo troppo con la caviglia. Sul momento non noto niente, poi nei minuti successivi noto che c’è qualcosa che non va e un’ora dopo la caviglia è bella gonfia e non riesco a camminare dal male. Con ghiaccio e sollevamento della gamba, la sera stessa e il giorno dopo va un po’ meglio, ma mi sono comunque ritrovato indietro di un mese mezzo nel processo di guarigione.
Vado da un altro ortopedico (altra radiografia sempre negativa) che mi manipola caviglia e ginocchio e me li “sblocca”. Dice che quello era il problema che frenava la guarigione e che ha fatto sì che mi facessi male così facilmente e così gravemente.
Poi mi consiglia dei plantari (lui e il podologo lavorano insieme, devo solo andare nella stanza di fianco) con i bordi esterni rialzati in modo da evitare di avere altre distorsioni. Dice che questo migliorerà anche il fatto che non riesco ancora a piegare del tutto il piede. E dice anche che posso tranquillamente usarli al posto dei plantari che uso già e che mi erano stati fatti per correggere un problema posturale (tendo a mettere troppo peso sulla gamba destra e di conseguenza ad appoggiare i piedi in modo diverso), perché, dato che i plantari cambiano la postura dei piedi, anche il problema posturale dovrebbe correggersi.
Sono molto dubbioso riguardo a varie cose: è normale un incidente del genere in quel modo e a quel punto del processo di guarigione? Possibile che il problema fossero il ginocchio e la caviglia “bloccati” (non conosco il termine corretto)?
E soprattutto: ha senso il discorso dei plantari?
Grazie tante.
sto cercando di guarire e recuperare da una distorsione a una caviglia e sono un po’ perplesso riguardo a quello che l’ortopedico mi ha consigliato di fare. Vivo da pochi mesi in Germania e sono alle prime esperienze col “metodo” tedesco.
Mi sono storto la caviglia a fine settembre. La radiografia dice tutto a posto. L’ortopedico dice che il legamento è lesionato ma non rotto (ma non ho fatto risonanza né altri esami oltre alla radiografia). Un po’ di riposo, ghiaccio, gamba sollevata e Voltaren, e poi gradualmente inizio a camminare sempre di più, e a fare un po’ di ginnastica per la caviglia (esercizi che mi sono stati consigliati per una precedente distorsione: esercizi con l’elastico e tirare con le dita un asciugamano bloccato per terra).
Dopo due mesi la caviglia è sgonfia da un pezzo, posso camminare per un’ora (con calma) e ho fatto 3-4 settimane di ginnastica aumentando gradualmente, attento a rimanere sotto la soglia del dolore e del fastidio. Però non posso ancora piegare del tutto la caviglia all’interno.
Poi (sempre due mesi dopo) succede che faccio una rampa di scale (saranno stati 10-15 gradini, relativamente alti e stretti, salita e discesa) a piedi scalzi e senza la dovuta attenzione, spingendo troppo con la caviglia. Sul momento non noto niente, poi nei minuti successivi noto che c’è qualcosa che non va e un’ora dopo la caviglia è bella gonfia e non riesco a camminare dal male. Con ghiaccio e sollevamento della gamba, la sera stessa e il giorno dopo va un po’ meglio, ma mi sono comunque ritrovato indietro di un mese mezzo nel processo di guarigione.
Vado da un altro ortopedico (altra radiografia sempre negativa) che mi manipola caviglia e ginocchio e me li “sblocca”. Dice che quello era il problema che frenava la guarigione e che ha fatto sì che mi facessi male così facilmente e così gravemente.
Poi mi consiglia dei plantari (lui e il podologo lavorano insieme, devo solo andare nella stanza di fianco) con i bordi esterni rialzati in modo da evitare di avere altre distorsioni. Dice che questo migliorerà anche il fatto che non riesco ancora a piegare del tutto il piede. E dice anche che posso tranquillamente usarli al posto dei plantari che uso già e che mi erano stati fatti per correggere un problema posturale (tendo a mettere troppo peso sulla gamba destra e di conseguenza ad appoggiare i piedi in modo diverso), perché, dato che i plantari cambiano la postura dei piedi, anche il problema posturale dovrebbe correggersi.
Sono molto dubbioso riguardo a varie cose: è normale un incidente del genere in quel modo e a quel punto del processo di guarigione? Possibile che il problema fossero il ginocchio e la caviglia “bloccati” (non conosco il termine corretto)?
E soprattutto: ha senso il discorso dei plantari?
Grazie tante.
[#1]
Non ricevendo risposte in questa area Le consiglierei di ripostare ANCHE in area ORTOPEDIA
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 07/12/2016.
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