Certificato idoneità sportiva, agonistico o non agonistico
Salve dottori. Sono una persona che fa molto sport, sia a livello di corsa e nuoto (alle volte anche ore) e palestra che sport giocato (tennis).
Premesso che non è detto che io in futuro non abbia voglia di tesserarmi ufficialmente per giocare tornei di tennis, mi è stato consigliato dalle palestre e dalle scuole sportive di effettuare esami per certificazione non agonistica per praticare i miei hobby.
Quello che non capisco è perché da un punto di vista della certificazione sull'idoneità sportiva la discriminante tra un esame più approfondito e meno approfondito la fa solo se uno fa attività agonistica o meno. Indipendentemente da quanto sport effettiamente pratichi. Questo è giusto?
Conosco persone che a livello amatoriale fanno allenamenti a livello di triatlon. Perché una persona del genere solitamente fa solo esami per certificazioni non agonistiche e neanche i medici solitamente consigliano esami diversi?
Sia chiaro io non mi riferisco all'esenzione dal pagamento, ma esclusivamente a quello che un medico consigli o meno di fare. Il fatto è che nemmeno su internet ho trovato risposte a questa domanda.
Pertanto mi viene da chiedermi se limitarmi a una certificazione non-agonistica sia sufficiente, e rimandare quella agonistica a eventuali (precisiamo eventali) mie scelte future di tesseramento, oppure per via della mia comunque forte dedizione nello sport come quasi una fisolofia di vita e di benessere non sia meglio fare esami come ECG da sforzo o altro previsti in genere nelle certificazioni agonistiche.
Premesso che non è detto che io in futuro non abbia voglia di tesserarmi ufficialmente per giocare tornei di tennis, mi è stato consigliato dalle palestre e dalle scuole sportive di effettuare esami per certificazione non agonistica per praticare i miei hobby.
Quello che non capisco è perché da un punto di vista della certificazione sull'idoneità sportiva la discriminante tra un esame più approfondito e meno approfondito la fa solo se uno fa attività agonistica o meno. Indipendentemente da quanto sport effettiamente pratichi. Questo è giusto?
Conosco persone che a livello amatoriale fanno allenamenti a livello di triatlon. Perché una persona del genere solitamente fa solo esami per certificazioni non agonistiche e neanche i medici solitamente consigliano esami diversi?
Sia chiaro io non mi riferisco all'esenzione dal pagamento, ma esclusivamente a quello che un medico consigli o meno di fare. Il fatto è che nemmeno su internet ho trovato risposte a questa domanda.
Pertanto mi viene da chiedermi se limitarmi a una certificazione non-agonistica sia sufficiente, e rimandare quella agonistica a eventuali (precisiamo eventali) mie scelte future di tesseramento, oppure per via della mia comunque forte dedizione nello sport come quasi una fisolofia di vita e di benessere non sia meglio fare esami come ECG da sforzo o altro previsti in genere nelle certificazioni agonistiche.
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Salve, la differenza la fa il medico certificatore. Il certificato "non agonistico" può essere rilcioè lasciato legge, dal pediatra o dal medico di famiglia (relativamente ai loro assistiti), dal medico dello sport e dai medici iscritti alla federazione medico sportiva italiana(fmsi) e da nessun altro medico. Il certificato che rilascia il suo medico di famiglia, presuppone che egli conosca le sue condizioni di salute e che abbia almeno in memoria nella sua cartellina elettronica almeno un suo ecg refertato effettuato nel corso della sua vita(la legge recita così, personalmente non sono d'accordo perché alcune patologie cardiache si possono rendere evidenti col passare degli anni)...per cui potrebbe rilasciarle il certificato senza richiedere ulteriori controlli. Il certificato rilasciato dal medico dello sport prevede in ogni caso l'esecuzione di un ecg a riposo al momento della visita, secondo le direttive della fmsi e per quanto mi riguarda, anche da sforzo. Il certificato agonistico, rilasciato esclusivamente dal medico dello sport prevede per il suo rilascio l'esecuzione di esami che sono diversi in base all'età e al tipo di sport.
Personalmente tratto tutti gli atleti allo stesso modo sia che pratichino attività agonistica che non, cioè come se fossero tutti atleti agonisti.
Il mio consiglio è di sottoporsi in ogni caso a visita agonistica, se poi non vuole fare gare, si farà rilasciare un certificato non agonistico
Personalmente tratto tutti gli atleti allo stesso modo sia che pratichino attività agonistica che non, cioè come se fossero tutti atleti agonisti.
Il mio consiglio è di sottoporsi in ogni caso a visita agonistica, se poi non vuole fare gare, si farà rilasciare un certificato non agonistico
Dr. Antonio Carmelo Ceravolo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 26/08/2015.
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